Il libro È facile smettere di fumare se sai come farlo: funziona davvero?

di Chiara Poli

È facile smettere di fumare se sai come farlo: il celebre libro di Allen Carr ha aiutato milioni di persone in tutto il mondo. Ma funziona davvero? Di cosa parla? Scopriamolo insieme.

Indice

Ho fumato per 16 anni. Fumavo molto, e - colpo di scena - avevo l'unica malattia cronica al mondo per la quale il fumo non era controindicato.

La mia IBD, malattia infiammatoria cronica intestinale, condiziona la mia vita da 23 anni. Ne avevo solamente 22 quando mi venne diagnosticata, determinando il mio futuro.

Non avrei potuto fare ciò che avevo sempre voluto. Avendo altre malattie croniche, tutte autoimmuni, non ho potuto avere figli. Non ho viaggiato per moltissimi anni.

E ancora oggi, in piena emergenza Covid-19 - a Bergamo - le mie malattie mi stanno mettendo a durissima prova.

Vi racconto tutto questo per farvi capire quanto il fumo fosse, per me, un conforto. Tanto più che il medico che mi diagnosticò la malattia mi disse che si usavano i cerotti di nicotina come parte della terapia.

Finalmente qualcuno mi diceva che potevo fumare. Liberamente. Per capirci: ero una di quelle che, da ricoverata, prendeva la sua piantana con la flebo e usciva a fumare sul pianerottolo del reparto.

Nessuno, però, mi aveva avvertito che negli anni avrei sviluppato altre malattie autoimmuni, e che il fumo avrebbe potuto uccidere.

Non avevo mai voluto smettere di fumare: mi piaceva troppo. Ma dopo un grande spavento, all'inizio di luglio nel 2005, decisi di darci un taglio.

Ma come fare?

Fumavo moltissimo, e da molti anni. Le sigarette erano un'abitudine consolidata, anche solo la gestualità faceva parte dei miei rituali quotidiani.

Ma dovevo smettere. Volevo. E nella vetrina della libreria vicino a casa c'era lui: Allen Carr. L'uomo che smise di fumare, e fece smettere milioni di persone, ma morì comunque per le conseguenze nel fumo. È facile smettere di fumare è il suo lascito. E funziona, sì. L'ho provato personalmente.

A patto che si voglia smettere, come in qualsiasi altra impresa: la volontà è l'unico mezzo per il successo.

È facile smettere di fumare se sai come farlo

Ci sono un'infinità di libri, seminari e "corsi" per smettere di fumare. Quand'ero bambina, mio fratello mise la famosa (all'epoca) graffetta all'orecchio: smise immediatamente, perché solo l'odore del fumo gli provocava una nausea intollerabile. Una volta rimossa la graffetta, ricominciò subito.

Fra cerotti di nicotina, training autogeno, diete particolari e metodi aggressivi (come, appunto, le graffette), abbiamo visto fiorire decine di metodi per smettere di fumare.

In realtà, l'unico mezzo per farlo è volerlo. Magari con un piccolo aiuto, come quello di Allen Carr.

Le innumerevoli pubblicazioni sui danni del fumo, un po' come le scritte allarmanti comparse molti anni fa sui pacchetti di sigarette, hanno il solo scopo di spaventare il fumatore.

In rarissimi casi questo approccio funziona, ma si tratta di eccezioni: chi fuma sa benissimo che fa male. Eppure, continua.

Allen Carr non ha nessuna bacchetta magica, ha semplicemente un approccio opposto a quello di tutti gli altri: un approccio positivo.

Carr fu il primo a tentare di convincere le persone ad abbandonare le sigarette illustrandone i vantaggi.

Niente messaggi minatori sui danni del fumo, solo elementi positivi di una vita libera dalla schiavitù del fumo.

Vantaggi e danni permanenti

Il gusto cambia, ed è vero. Ci si può godere un film al cinema senza doversi precipitare fuori a fumare durante l'intervallo, ed è un gran sollievo. Si può uscire a cena con gli amici o la famiglia senza doversi imbacuccare per uscire a fumare fra una portata e l'altra, magari a zero gradi, d'inverno.

Si risparmiano un sacco di soldi (oggi più che mai), tanto che gente che ha smesso di fumare con il libro ha messo da parte la cifra investita in sigarette e ci è andata in vacanza con tutta la famiglia.

E via dicendo.

Il prossimo 22 agosto festeggerò 15 anni senza fumo. Ho fumato dai 14 ai 30 anni, e ora ne ho 45. Durante le frequenti visite mediche, mi viene sempre chiesto se fumo. Quando rispondo di aver smesso mi chiedono da quanto tempo. E rispondendo "14 anni" finisci ancora nella lista dei fumatori.

Ho un caro amico di famiglia che, 24 anni dopo aver smesso di fumare, si è sentito dire "lei deve smetterla con le sigarette" dopo una lastra al torace.

Il fumo lascia segni indelebili sul nostro corpo. E lo fa per sempre, se non smettiamo presto.

Leggete Allen Carr: mal che vada, non sarete determinati a smettere di fumare. Ma prima o poi ci arriverete...