Le mille e una notte: la recensione del libro
di Laura De RosaLe mille e una notte è una delle raccolte di racconti più affascinanti e famose del mondo, narrati da una voce femminile, quella di Shahrazàd, basati su antichissime storie di varie origini.
Il re persiano Shahriyàr è furioso a causa del tradimento della moglie e per vendicarsi decide di sposare, ogni notte, una nuova donna, uccidendola al mattino.
La figlia del visir, venendo a sapere di questa terribile strage, decide di sposare volontariamente il sultano per impedirgli di continuare il suo massacro. Ha in mente un piano Shahrazàd, raccontargli ogni sera una storia affascinante interrompendola sul più bello, così da invogliarlo con l'inganno a rimandare la condanna a morte.
Il piano funziona e "per mille e una notte" Shahrazàd lo incanta con una nuova storia, ognuna con una morale destinata a insegnare qualcosa al sultano e con lui al lettore.
Così nasce questa raccolta di racconti intrecciati gli uni con gli altri, popolati da figure mitiche e indimenticabili come Aladino o il celebre Ali Baba. Finché il sultano, alla fine de "Le mille e una notte", totalmente innamorato della ragazza, rendendosi conto della sua crudeltà, non decide di porre fine alla terribile carneficina.
Recensione
Narrati per sfuggire a un crudele destino, i racconti del libro Le mille e una notte conquistano il lettore fin dalle prime pagine, con ambientazioni tra il reale e il fantastico, con personaggi affascinanti, sia realmente esistiti che frutto dell'invenzione.
Ma in realtà il libro nasce solo nel XII secolo, tradotto in Europa nel XVI secolo, prima di allora i racconti che lo compongono venivano infatti tramandati oralmente. E non sono mancate nel corso del tempo numerose rielaborazioni, non tutte note, anche se, secondo le teorie più accreditate, il nucleo originario del libro sarebbe in parte indiano, in parte persiano, successivamente tradotto in arabo.
AnonimoQualunque espressione si usi per esaltare una bellezza, essa non fa mai l’impressione che produce la vista della bellezza stessa
Le storie che ne fanno parte spesso celano morali e nonostante la voce narrante sia femminile, non mancano episodi che vedono le donne barbaramente trattate. D'altronde tutto parte da una terribile carneficina che le vede vittime: era questo il contesto in cui i racconti hanno preso vita e Shahrazàd ne svela aspetti inquietanti, cercando di estrapolare lezioni di vita destinate proprio al sultano, e quindi al lettore, affinché ne tragga preziosi insegnamenti.
AnonimoÈ proprio vero che un uomo felice rassomiglia a un albero carico di frutta. Finché ci sono frutti sull’albero gli stanno intorno per coglierne; appena non ce ne sono più, tutti si allontanano e lo lasciano solo
I racconti non sono tutti uguali, alcuni più lunghi, altri brevi, alcuni interessanti, altri più noiosi, e sullo sfondo ci sono sempre i due protagonisti, la voce narrante di Shahrazàd e il sultano intento ad ascoltarla e a innamorarsene, notte dopo notte. Il tutto è narrato con grande attenzione per i dettagli, caratteristica che contribuisce a rendere le storie ancor più coinvolgenti.
Le mille e una notte è una raccolta di racconti narrati dalla voce di una donna, Shahrazàd, che attraverso le sue storie, a volte terribili e crudeli, convince il marito a non uccidere più altre donne