Gli italiani hanno letto meno libri in quarantena

di Cristina Migliaccio

Più tv e smartphone, meno libri: gli italiani hanno dedicato molto meno tempo alla lettura durante il lockdown.

Il sogno di un lettore è avere più tempo possibile per leggere tutti i libri acquistati (o da acquistare), spuntando rapidamente la propria lista. Pare, però, che durante il lockdown causato dalla pandemia questo sogno non sia stato esaudito per gran parte degli italiani. Stando al primo rapporto dell'indagine del Centro per il Libro e la Lettura con l'Associazione Italiana Editori (Cepell-AIE), gli italiani durante il lockdown hanno letto meno di prima, così come hanno acquistato anche meno libri, evidenziando una carenza nella categoria "lettori forti".

Secondo l'indagine, la lettura nei dodici mesi precedenti (che riguarda sia libri cartacei che ebook e audiolibri) ha toccato il valore più basso dal 2017: a maggio 2020, la percentuali d'italiani che dichiarava di aver letto almeno un libro è del 58% (includendo persone dai 15 ai 74 anni), un calo di 15 punti percentuali rispetto al marzo 2019. Un valore che cala ulteriormente di altri 8 punti percentuali se si considerano solo le letture di marzo e aprile. Il 50% della popolazione, tra marzo e aprile, non ha letto neanche un libro.

Come riporta l'Ansa, Paola Passarelli della direzione generale Biblioteche e diritto d'autore del Mibact ha spiegato: "I numeri dell'indagine Cepell-AIE confermano le criticità per la lettura e la filiera del libro, indispensabili per la crescita, culturale ed economica del Paese. Un calo dovuto forse alla paura nei giorni del lockdown. Il governo ha dato una significativa risposta prevedendo interventi diretti sulla domanda come ad esempio il fondo per gli acquisti di libri da parte delle biblioteche pubbliche, l'albo delle librerie di qualità, la carta della cultura per le famiglie bisognose. E ancora ci sono iniziative che potrebbero andare a buon fine".

tabella che spiega perché gli italiani hanno letto di meno in quarantenaAIE
Statistiche: perché gli italiani hanno letto di meno?

Gli italiani dedicano meno di un'ora al giorno alla lettura, con valori ancora più in calo rispetto allo scorso anno: va molto di più l'utilizzo di tv e smartphone (whatsapp e social network). Quasi la metà di chi non ha letto durante il lockdown ha dichiarato che il motivo è la mancanza di tempo (47%), il 35% invece si giustifica per la mancanza di spazi in casa dove potersi concentrare, il 33% per le preoccupazioni e il 32% ha invece sostituito la lettura dei libri con quella delle notizie.

E chi ha letto, cosa ha letto? Sempre secondo lo studio, pare che il 51% degli italiani abbia letto i libri presenti in casa, soltanto il 39% ha acquistato dagli store online, le librerie fisiche invece sono crollate dal 74% al 20%. Cresce di conseguenza la lettura di ebook e audiolibri: la lettura digitale è al 31% nel 2020, mentre l'anno scorso era al 26%.

"Il quadro della lettura nel nostro Paese è allarmante. Sostegno alla domanda pubblica e privata di libri, contrasto alla povertà educativa, aiuti diretti a piccoli editori e librai e alle iniziative che più hanno subito i contraccolpi del distanziamento sociale, come fiere, festival e mostre, sono misure necessarie: chiediamo al Governo e al Parlamento, che con i primi provvedimenti adottati hanno dimostrato sensibilità sul tema, di proseguire in questa direzione", ha dichiarato il presidente dell'Associazione Italia Editori Ricardo Franco Levi.