Dragon Ball di Akira Toriyama, capostipite dei battle shonen
di Giulia GrecoDragon Ball è un'intramontabile classico per gli amanti dei fumetti del paese del sol levante, padre dei battle shonen e opera che ha consacrato Akira Toriyama nell'Olimpo dei grandi fumettisti giapponesi.
Se c'è una storia che conosciamo tutti, questa è quella di Son Goku, protagonista dell'amatissimo Dragon Ball, l'opera che per molti ha segnato l'ingresso nel mondo del fumetto giapponese.
Il manga, che dal 1984 a oggi ha riscosso un successo senza precedenti divenendo il battle shonen per antonomasia (quei manga per ragazzi basati su scontri e lotte contro potenti nemici, n.d.r.), è frutto del genio di Akira Toriyama, che all'epoca era già autore di Dr. Slump & Arale.
L'incipit potrebbe sembrare per niente originale, ispirato com'è al popolare romanzo Il viaggio in Occidente, eppure Dragon Ball riesce a sorprendere pagina dopo pagina, merito soprattutto della mitologia della serie e del tratto deciso dell'autore.
La lunga vicenda ha inizio quando Bulma, una ragazza di sedici anni alla ricerca delle leggendarie sfere del drago capaci di esaudire qualsiasi desiderio (o quasi), fa la conoscenza del piccolo e ingenuo Goku, che l'accompagna nel raggiungimento del suo obiettivo. Il mirabolante viaggio alla scoperta delle sfere del drago diventa la chiave che permette a Goku di incontrare amici e soprattutto nemici, di misurarsi con loro e diventare sempre più forte.
Dalla seconda metà del manga, il superamento dei propri limiti diventa il cardine attorno al quale ruota l'intera narrazione. Dragon Ball cambia pelle e Goku con lui. Il protagonista della storia non combatte più solamente per salvare i suoi cari dalle continue minacce che si affacciano sul pianeta Terra, ma lo fa per mettersi alla prova, testare le proprie capacità e poter diventare il numero uno dell'intera galassia.
La ricerca delle sfere del drago che danno il titolo all'opera si sposta sullo sfondo e diventa solo un espediente narrativo, un tesoro conosciuto ai quattro angoli dell'universo dai guerrieri più potenti e spietati che bramano di possederle.
La saga, come in ogni battle shonen che si rispetti, diventa così un concentrato di azione e battaglie, dure lotte, colpi sferrati all'ultimo sangue, dure perdite e traguardi sempre più difficili da raggiungere e superare.
Probabilmente però il successo di Dragon Ball non è tanto da attribuire alla sua capacità di rigenerarsi e cambiare, trasformandosi da un manga d'avventura a un classico picchiaduro, in cui la caratterizzazione dei personaggi va via via scemando, ma nell'abilità del maestro Toriyama di mescolare elementi diversi, antitetici addirittura, e amalgamarli l'uno con l'altro in perfetto equilibro.
La vera rivoluzione di Dragon Ball è probabilmente proprio questa. Toriyama ha saputo plasmare un mondo narrativo in cui convivono mezzi d'avanzata tecnologia e creature appartenenti a epoche passate.
Se da un parte ci sono il radar cerca sfere e l'orologio miniaturizzante di Bulma, le macchine volanti, le navicelle spaziali all'avanguardia e soprattutto le capsule Hoi Poi, capaci di contenere qualunque cosa (persino interi palazzi!), dall'altra Goku, Gohan e compagni fanno la conoscenza di simpatici dinosauri e animali parlanti (il re del mondo è addirittura un cane parlante!).
La fantasia di Toriyama gli ha permesso di creare un universo incredibilmente variegato e originalissimo, che mescola elementi realistici ad altri che sono solo frutto dell'immaginazione dell'autore. Ne emerge una storia che costantemente attinge alle leggende appartenenti al folklore orientale e che al tempo stesso si distacca da ogni riferimento a un epoca o un luogo reali dando vita a un mondo fantastico e diverso da qualsiasi altro immaginabile, uno in cui si accetta con nonchalance l'esistenza di persone con tre occhi o senza naso, di animali parlanti ed elementi magici di ogni sorta, ma nel quale la coda di Goku genera stupore costante.
È innegabile l'importanza che Dragon Ball e il suo autore hanno avuto nel panorama fumettistico giapponese. Il fumetto di Akira Toriyama può essere considerato il capostipite di un intero genere, un modello a cui tutti i suoi eredi (a cominciare da Naruto e One Piece) hanno guardato e guardano tuttora con ammirazione.
Poco importa che Dragon Ball non si prenda troppo sul serio o che non ci sia nessun messaggio morale nascosto tra le pagine del divertente manga, perché Dragon Ball resterà sempre un pilastro dell'arte del fumetto del paese del sol levante, un classico intramontabile che ha fatto innamorare generazioni di lettori in tutto il mondo. E siamo certi che continuerà a farlo anche in futuro.
Un classico senza tempo, che ha dato vita a un genere appassionante e coinvolgente.