Il diario del vampiro, la saga letteraria che ha ispirato la serie TV

di Giulia Greco

Il diario del vampiro, di Lisa Jane Smith, è la saga che ha ispirato la serie televisiva The Vampire Diaries.

Elena Gilbert è la ragazza più bella e popolare della scuola. Nessuno riesce a resistere al suo fascino, ai suoi occhi color lapislazzuli e ai lunghi capelli dorati. Così, quando Stefan Salvatore giunge a Fell’s Church e sembra indifferente al fascino della ragazza, per Elena conquistarlo diventa una sfida. Le cose si complicano ulteriormente quando fa la sua apparizione il pericoloso e affascina te Damon, fratello maggiore di Stefan.

Se l'incipit della saga creata da Lisa Jane Smith vi suona incredibilmente familiare è perché la storia, con le dovute modifiche, è stata resa popolare dalla serie televisiva The Vampire Diaries, trasmessa dalla rete americana The CW dal 2009 al 2017.

Era un periodo d'oro per il genere vampiresco, spopolava la Twilight saga, e così Kevin Williamson e Julie Plec hanno ben pensato di scavare nella letteratura urban fantasy per cercare una risposta televisiva al fenomeno cinematografico.

Chi si è lasciato trasportare dalle atmosfere della serie TV probabilmente rimarrà deluso dalla sua controparte cartacea. Il diario del vampiro rappresenta uno dei pochi casi in cui la trasposizione televisiva supera il materiale di partenza.

L'idea di ispirarsi solo in parte alla serie ideata da Smith nel 1991 ha fatto la differenza nella fortuna della serie, che riesce, dove i romanzi falliscono, a creare non solo un'empatia tra pubblico e personaggi che la scrittura rende impossibile, ma anche una trama solida, personaggi accattivanti e colpi di scena sorprendenti.

Ciò non vuol dire che la saga de Il diario del vampiro sia completamente priva di pregi. Pur nella sua banalità, pur con la scrittura criptica fatta di frasi brevissime e sconnesse, pur gravitando attorno a una studentessa viziata e fin troppo consapevole della propria avvenenza, la storia narrata ne Il diario del vampiro per lo meno di discosta dagli stereotipi del genere.

È sempre più raro trovarsi di fronte a una protagonista così diversa dalle altre. Laddove solitamente si opta per personaggi principali amabili, fin troppo buoni e generosi tanto da risultare stucchevoli, per ragazze timide, insicure e inconsapevoli delle attenzioni che attirano, la Elena Gilbert dei romanzi è decisamente antipatica, ma forse proprio per questo interessante, almeno in un primo momento. Eh sì, perché purtroppo i personaggi non conoscono poi alcuno sviluppo e se un cambiamento c'è non è abbastanza evidente o significativo. Certo, Elena cambia, ma il mutamento cui va incontro ha a che fare più con la dimensione sovrannaturale della saga che con l'interiorità del personaggio.

Se dal punto di vista della caratterizzazione dei personaggi la saga è carente, lo anche nell'introduzione delle minacce che di volta in volta Elena, Stefan e Damon sono costretti ad affrontare.

Dalla resurrezione di Elena, passando per l'introduzione del vampiro antico Klaus, fino alla mitologia giapponese che mette in campo i Kitsune, tutto ne Il diario del vampiro risulta mediocre, appena abbozzato e frettoloso.

Se proprio volessimo trovare un punto a favore dei romanzi, sarebbe da rintracciare nel passato dei fratelli Salvatore, che giungono a Fell's Chruch dopo aver trascorso la loro vita umana nell'Italia Rinascimentale, un'epoca di grande fioritura artistica e culturale che cede il passo, nell'adattamento televisivo, alla Virginia di fine Ottocento.

Insomma, vale la pena leggere la saga che ha ispirato The Vampire Diaries? La risposta è no, a meno che non vogliate conoscere qualcosa in più sui romanzi che hanno dato vita alla famosa serie TV.

VOTO4 / 10

Il diario del vampiro è una serie di romanzi urban fantasy poco accattivante e dallo stile elementare.