Le segnatrici: recensione del thriller dell'estate

di Emanuela Brumana

Un nuovo dramma sconvolge il presente di Sara, riportandola nell'incubo di un passato che voleva dimenticare: Le segnatrici è quel thriller da cui non riesci a staccarti.

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Che sia la borsa con cui giro in città o la valigia che sto preparando per andare in vacanza, una cosa non manca mai: un libro.

Quest'estate ho deciso di portare con me Le segnatrici, un romanzo uscito per Piemme, debutto di Emanuela Valentini nel mondo del thriller e devo dire che per me entra di diritto nei libri da leggere durante l'estate 2020 (ma anche dopo, eh!), soprattutto se anche voi, come a me, piace il contrasto tra ciò che c'è davanti agli occhi e le ambientazioni di un libro. Se anche in riva al mare sento il fresco della nebbiolina sulla pelle, vuol dire che l'autore è bravo. Ecco, leggendo Le segnatrici ho avvertito l'umido dei boschi, l'odore del camino, i brividi delle notti in montagna anche stando in spiaggia.

Trama de Le segnatrici

Sara è un chirurgo oncologico: cerca il male e lo estirpa, o almeno ci prova, perché non tutti possono essere salvati.

Il passato delle estati giovanili a Borgo Cardo torna però prepotentemente nella sua vita quando vengono ritrovate le ossa di Claudia, una ragazzina scomparsa tanti anni prima e che Sara stessa aveva conosciuto. Il paesino da cui era scappata la richiama sé: il funerale, gli sguardi di chi è rimasto, l'incontro con gli amici di un tempo ricordano alla donna un passato che credeva dimenticato, poi arriva Rebecca, una ragazzina che incontra per caso e che, come Claudia, scompare nel nulla.

Sara, durante il suo breve ritorno a Borgo Cardo, aveva incontrato Rebecca: la ragazzina l'aveva "segnata", ossia aveva curato un piccolo taglietto di Sara usando un'antica tradizione che ancora oggi spacca le opinioni, per qualcuno chi segna è un guaritore a tutti gli effetti, per altri si tratta solo di antiche credenze.

La sparizione di Rebecca riporta Sara a Borgo Cardo e, senza alcuna preparazione se non quell'istinto che la porta sulle tracce del male, la donna comincia a indagare, ridestando antichi fantasmi, rancori mai sopiti ma ben taciuti e un'inquietante verità: Claudia e Rebecca non solo le sole a essere scomparse nel nulla.

Recensione de Le segnatrici

Le segnatrici è un thriller magistralmente costruito, cattura da subito e non lascia al lettore nemmeno uno spiraglio di noia: l'ho praticamente divorato, complice una trama intrigante costruita su una figura reale della tradizione e una narrazione che sa dipingere gli scenari con potenza ed efficacia. Come detto, ho letto Le segnatrici al mare, ma ero così immersa nella lettura da non sentire le onde o i gabbiani.

L'aspetto a mio parere più interessante è l'innestarsi, sul thriller, di alcune visioni spettrali, quasi cinematografiche che ben sarebbero rese sul grande schermo: senza spoilerare nulla, il finale è davvero potente dal punto di vista immaginifico, anche se, ammetto, praticando un po' il genere, avevo intuito dove sarebbe andato a parare il libro.

Al di là di questo appunto, consiglio Le segnatrici: si tratta di una storia davvero intrigante, di quelle che, quando le leggi non vedi l'ora di arrivare alla fine per sciogliere il mistero ma poi, a libro chiuso, ti penti di averlo letto così in fretta perché le atmosfere, i personaggi ti mancano.

Le segnatrici libroFrasix / Piemme
Le segnatrici di Emanuela Valentini
VOTO8.5 / 10

Un thriller che toglie il fiato, ben costruito e originale, da leggere d'un fiato. Una storia in cui al mistero si intrecciano storia e tradizioni e splendide ambientazioni.