Il mostro cinese: la ricostruzione della storia di Covid-19 nel libro di Maria Giovanna Maglie

di Chiara Poli

Una ricostruzione degli eventi che hanno portato alla diffusione di Covid-19 in tutto il mondo, e in particolare in Italia, con le conseguenze che conosciamo. Maria Giovanna Maglie nel suo Il mostro cinese ci racconta anche l'arrivo del virus in Europa.

Proprio oggi, al primo TG del mattino, ho sentito che la Cina - in risposta agli attacchi verbali americani - rivendicava la globalizzazione e invocava la pace nel mondo. La Cina. Sì, la Cina.

Reduce da una serata in cui ho letto tutto d’un fiato (sono 100 pagine scarse) Il mostro cinese di Maria Giovanna Maglie, ero incredula. Poi mi sono ricordata che vivo nel Paese che ha gridato al razzismo e lanciato iniziative come “abbraccia un cinese” e “mangia un involtino primavera” anziché preoccuparsi di mettere in quarantena chi veniva dall’estero. Le visite di Mattarella alle scuole frequentate principalmente da studenti cinesi e la sua assenza nelle aree più colpite fino alla fine di giugno.

Ho “conosciuto” Maria Giovanna Maglie molti anni fa, quando venne chiamata a realizzare uno speciale per il lancio di una serie TV in qualità di esperta di politica internazionale, maturata in decenni di professione, anche come inviata di guerra.

La Maglie ha delle posizioni politiche molto forti, che non condivido, ma il suo valore di giornalista è indubbio. Ecco perché la sua ricostruzione degli eventi che hanno portato Covid-19 a devastare l’Italia è impeccabile.

Nella seconda settimana di gennaio 2020 [a Wuhan] parte una direttiva precisa: ai laboratori locali viene ordinato di distruggere tutti i campioni patologici in loro possesso. - Maria Giovanna Maglie

Attraverso documenti, articoli, reportage e testimonianze, la Maglie tira le fila arrivando alla stessa conclusione che io, come giornalista a Bergamo - nell’epicentro del dramma italiano - avevo maturato informandomi tramite tutte le fonti ufficiali più rigorose. Ovvero: la Cina ha mentito, nascosto e manipolato le informazioni. Ancora oggi credere al numero dei morti dichiarati ufficialmente è francamente ridicolo.

In uno studio dell’università di Hong Kong viene pubblicato un dossier secondo il quale il 20 febbraio ci sarebbero stati 232.000 casi di Covid-19 in Cina, quattro volte più di quanto dichiarato ufficialmente dal Governo. - Maria Giovanna Maglie

La Cina ha impedito, per evidenti motivi economici e politici - il regime dittatoriale della “Repubblica” Popolare Cinese impedisce di fatto ai cittadini di essere liberi e calpesta quotidianamente i diritti umani - che Covid-19 si diffondesse al di fuori del suo territorio.

Come tutte le altre pandemie storiche, inclusa l’influenza spagnola che, nonostante il nome, viene fatta risalire ai territori asiatici e cinesi, per poi essere esportata negli Stati Uniti e, mutata, importata in Europa, anche il nuovo Coronavirus deriva dai comportamenti scellerati di una cultura che trova nei wet market la summa dei comportamenti che avrebbero dovuto essere vietati molti anni fa per questioni di salute pubblica.

Ciò premesso - e lo scrive chi ha subito un lutto per Covid al culmine dei contagi nella bergamasca - le responsabilità internazionali e nazionali sono sempre state chiarissime.

Maria Giovanna Maglie ricostruisce i gravissimi errori che il nostro governo ha compiuto.

Una linea governativa “anti-tampone”, che segue, come già detto, l’orientamento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e che durerà fino al 16 marzo, quando quest’ultima cambierà idea. - Maria Giovanna Maglie

Lo possiamo testimoniare tutti: nella bergamasca non c’era modo di essere sottoposti a tampone, se non al momento del ricovero già in insufficienza respiratoria. E si trattava del protocollo imposto dal Governo.

Da quel famigerato “siamo prontissimi” alle circolari ministeriali che hanno impedito agli operatori sanitari di contenere il disastro, dal rifiuto della quarantena chiesta dai governatori delle regioni che sarebbero state colpite in modo durissimo alla mancata zona rossa nella bergamasca più volte rivendicata da Giuseppe Conte (anche col favore delle tenebre, a Bergamo, nel video di fronte ai giornalisti), le responsabilità sono chiarissime. Innegabili. Che poi la manipolazione politica - inclusi il drammatico “Bergamo non si ferma” di Giorgio Gori - e l’informazione schierata abbia restituito un altro quadro, favorendo il tentativo del governo di addossare le responsabilità alle Regioni, è altrettanto indubbio.

Trovare riscontro nelle inchieste internazionali di ciò che ho sempre capito e pensato è stato da un lato consolante e dall’altro drammatico. Perché quei camion militari che portavano fuori le salme, inclusa quella di un mio caro, dal cimitero di Bergamo si sarebbero potuti evitare.

Ancora una volta, gli interessi economici e politici - in Cina come in Italia - hanno sacrificato tutto. Incluse le nostre vite.

La “paziente zero” di Colmar [Francia] è una francese di 28 anni, ricoverata il 16 novembre, mai stata in Cina. - Maria Giovanna Maglie

A metà novembre il virus era già in Europa. Secondo le ricostruzioni delle inchieste, in Cina era già diffuso a ottobre. Forse addirittura in estate.

Maria Giovanna Maglie, a prescindere dalle sue considerazioni nella parte iniziale, ha ricostruito con cura la storia di un massacro che si sarebbe potuto e dovuto evitare.

Il mostro cinese è la summa dei meccanismi che regolano il mondo di oggi: propaganda, denaro, manipolazione e occultamento delle informazioni.

Contano solo il denaro e il potere. Lo confermano i casi di Hong Kong e Taiwan, ricostruiti dalla Maglie.

Nulla di nuovo: lo sapevamo già. Solo che non avevamo pagato un tributo di sangue inaccettabile in loro nome, prima. Almeno non nella mia generazione.

Libro Il mostro cinese: Le bugie di Pechino, gli errori di Roma. Cronaca di una pandemia che si poteva evitareEdizioni Piemme / Frasix
Il mostro cinese: Le bugie di Pechino, gli errori di Roma. Cronaca di una pandemia che si poteva evitare
VOTO9 / 10

Ho vissuto Covid-19 dall'inferno di Bergamo. E trovare conferma della mia ricostruzione dei fatti in quella, documentata, de Il mostro cinese è sia consolante che spaventoso. Leggere per credere.