Pompei: il romanzo di Robert Harris fra realtà e immaginazione

di Chiara Poli

Robert Harris ci porta indietro nel tempo, fino al 79 d.C., poco prima della catastrofica eruzione del Vesuvio. Quattro personaggi ci raccontano la vita dell'epoca e i segnali del disastro in arrivo... Ecco trama e recensione di Pompei.

Indice

Robert Harris è uno scrittore molto prolifico, molto conosciuto e molto amato.

Proprio per questo ha potuto fare ciò che molti altri avevano solo sognato: cimentarsi nel racconto, fra realtà e immaginazione, degli ultimi giorni di Pompei.

L'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. ha ispirato molti romanzieri, cineasti e studiosi. Harris l'ha considerata come il punto da cui partire per ricostruire la vita sociale dell'epoca.

Ecco come.

La trama di Pompei

Nei giorni finale di un caldo agosto, i ricchi cittadini di Roma si trasferiscono nelle loro ville nei dintorni di Ercolano e di Pompei.

Le giornate trascorrono fra le solite, oziose occupazioni, mentre qualcosa inizia a cambiare. Un uomo scompare misteriosamente, nel nulla.

I pozzi e le sorgenti d'acqua stanno subendo dei mutamenti. L'acquedotto Aqua Augusta, grande orgoglio dell'ingegneria dell'epoca, non funziona più.

Cosa sta succedendo?

Ce lo raccontano un ingegnere, uno scienziato, una ragazza e un ricco corrotto, nei giorni precedenti la più grande catastrofe naturale che l'uomo avesse visto fino a quel momento.

Ingiustizia sociale e imprecisioni storiche

Specializzato in romanzi storici, Robert Harris ha fatto molte ricerche prima di cimentarsi nella scrittura di Pompei.

Il romanzo è appassionante, la ricostruzione tecnica - chiamiamola così - degli eventi è piuttosto precisa e dettagliata e anche lo stile di vita dell'epoca viene ricostruito in modo verosimile.

Ci sono delle imprecisioni storiche, di tanto in tanto, ma siamo pur sempre di fronte a un romanzo.

Un'opera di fantasia basata su un evento reale che ha segnato per sempre la storia dell'umanità.

A colpirmi in modo particolare è stata l'attenzione di Harris per il clima morale della società in cui Pompei è ambientato.

L'ingiustizia sociale, in un'epoca in cui c'era chi aveva tutto e chi faceva lo schiavo, è solo la proverbiale punta dell'iceberg.

Fra discriminazione, corruzione e, appunto, ingiustizia, l'autore sembra quasi anticipare che l'eruzione del Vesuvio fosse arrivata a spazzare via qualcosa che non andava come doveva. La società di Pompei doveva essere ricostruita da zero e, per questo, rasa al suolo.

Naturalmente, si tratta solo di una mia interpretazione, ma credo che sia piuttosto evidente il legame fra la cattiveria umana e la punizione della natura, che ricorda all'uomo quanto sia piccolo e impotente. E quanto debba essere rispettoso della vita, in tutte le sue forme.

Pompei è un romanzo avvincente, con dei personaggi che appassionano grazie alle loro vicissitudini ma anche grazie al loro sguardo sul mondo, che cambia completamente quando Harris ci racconta i pensieri dell'uno o dell'altra.

Ripeto: non è privo di imprecisioni storiche, che possono far storcere il naso anche a chi non sia uno storico di professione, ma nonostante tutto la lettura scorre.

Lo studio degli eventi che, presumibilmente, anticiparono l'eruzione in un momento in cui nessuno sarebbe stato in grado di prevedere un disastro simile è interessante e proietta la narrazione in un'ottica che ti spinge a proseguire nella lettura.

Molto consigliato ai fan di Harris, ma suggerito anche a chi non lo conoscesse ancora.

Pompei, libro di Robert HarrisFrasix / Mondadori
Pompei di Robert Harris
VOTO7 / 10

Un romanzo avvincente, diviso fra la realtà storica - con qualche imprecisione - e l'immaginazione di Robert Harris, che ci porta indietro nel tempo fino al 79 d.C. e alla catastrofe di Pompei.