La città dei ladri: l'assedio di San Pietroburgo come non lo avete mai letto
di Simone Alvaro SegatoriLa storia di due ragazzi in tempo di guerra che vengono spediti, mentre il mondo crolla, alla ricerca di una dozzina di uova.
C'è qualcosa di estremamente affascinante nella violenza, David Benioff questo lo sa bene e con La città dei ladri porta il lettore in uno degli eventi più violenti e cupi della storia dell'uomo: l'assedio di Piter (San Pietroburgo) per mano dei tedeschi durante la seconda guerra mondiale. I protagonisti della vicenda narrata però non sono i classici soldati, degli uomini in cerca di vendetta o qualche sopravvissuto che cerca di scampare alla guerra. I protagonisti sono un paio di ragazzi che il destino ha messo sullo stesso cammino per esaudire una stramba richiesta.
A fare le veci del destino è un colonnello russo che nel pieno della guerra decide di risparmiare due giovani da un'esecuzione e di spedirli alla ricerca dell'alimento più introvabile di tutta San Pietroburgo: delle uova. Sua figlia infatti sta per convolare a nozze, nonostante la fame abbia ferito a morte il paese, mentre la guerra e l'inverno gli stanno dando il colpo di grazia. Sposarsi senza una torta però è un problema e porta sfortuna e nonostante il generale abbia trovato tutte gli ingredienti gli mancano ancora una dozzina di uova e le galline sembrano essere sparite dalla faccia della terra. Lev e Kolja vengono quindi forniti di un lasciapassare per superare il coprifuoco imposto dall'esercito e partono per questo assurdo viaggio che cambierà le loro vite.
Per leggere La città dei ladri non vi serve altro che queste righe e, anche se non siete appassionati di romanzi storici, questo libro sarà in grado di stupirvi perché ancora prima di parlare di storia parla di un sentimento universale come l'amicizia. Nei pochi giorni di viaggio in cui i ragazzi avranno modo di analizzare tutte le sfaccettature del termine "sopravvivenza" l'autore costruisce un universo tangibile, una microstoria tutta da scoprire nella storia del mondo che tutti conosciamo.
Ogni passo nella neve è una scusa per saperne di più sul mondo circostante, ogni battuta tra i due è un momento per costruire un pezzo dei suoi personaggi: Lev, un giovane ebreo dal naso grande, chiuso e introverso il cui padre è stato ucciso dai suoi stessi compatrioti e Kolja, un cosacco impertinente, sempre con la risposta pronta che passa il tempo ad elencare i suoi scrittori preferiti come se il mondo non stesse bruciando intorno a lui.
La guerra permea ogni cosa nel libro, e ogni dettaglio descritto viene deturpato dal triste eco delle bombe o dalla voce sorda dei proiettili, ma non è mai la protagonista. Ad impreziosire il viaggio dei due cercatori di uova, ci sono infatti tantissimi altri personaggi che riescono a trovare il tempo di farsi ricordare e incidere sulla narrazione anche se il libro conta solo 258 pagine. Tutto merito della penna di Benioff, scrittore del pluripremiato la Venticinquesima ora e che tra le tante cose ha adattato anche Il Trono di Spade per la TV. La sua scrittura è chiara, semplice ed estremamente diretta e fa crescere continuamente la suspense tanto che anche una partita a scacchi riesce a tenere il lettore con il fiato sospeso.
Un libro che sarà in grado di farvi sentire addosso il freddo, la fame e la stanchezza dei suoi protagonisti, facendovi male, ma senza dimenticarsi mai di strapparvi prima un sorriso.