Amore per lo sport e commedia sentimentale si fondono nel manga capolavoro di Mitsuru Adachi, il poeta del fumetto giapponese.
Lo chiamano "il poeta del fumetto" e non a torto, perché Mitsuru Adachi è il maestro del manga che più di altri ha saputo e sa tuttora conferire significato profondo e immensa forza a ogni parola. Nulla è mai banale nel mondo di Adachi, non un gesto, non uno sguardo, non quel sorriso appena abbozzato che si tenta con imbarazzo di nascondere. Tutto possiede uno smisurato valore nelle opere dell'autore giapponese, e Touch ne è forse l'espressione più lampante.
Delicato e toccante, contornato da un'aura di costante malinconia, Touch è un racconto che, pagina di dopo pagina, ci fa immergere nel mondo dei gemelli Kazuya e Tatsuya Uesugi, identici nell'aspetto e, almeno all'apparenza, diversissimi nel carattere, studioso, diligente e responsabile il primo, apatico e fannullone l'altro.
Kazuya è un vero talento, un ragazzo giovane e determinato che profonde le sue energie in tutto ciò che fa per raggiungere il suo obiettivo primario: vincere il campionato liceale giapponese di baseball e rubare così il cuore della bella Minami Asakura.
Tatsuya, d'altro canto, è agli occhi di tutti uno scansafatiche, il "fratello scemo" a cui non resta altro che osservare da lontano il formidabile fratello.
Ma sfogliando le pagine delle vite dei due fratelli, scopriamo lentamente che Tatsuya e Kazuya non sono poi così diversi. Solo chi sa osservare bene riesce a rendersene conto e nessuno sa farlo meglio di Minami.
Dietro la maschera di ostentata noncuranza, Tatsuya nasconde tutto un universo di sentimenti inespressi, un mondo all'interno al quale solo pochi è dato il permesso di entrare.
La spiccata sensibilità, l'amore per il fratello e lo smisurato altruismo fanno sì che Tatsuya si metta continuamente da parte, nascondendo le proprie capacità dietro frasi sciocche, movimenti goffi e comportamenti maldestri, in modo da far brillare il fratello Kazuya, promessa del baseball giovanile, il cui sguardo sembra essere sempre offuscato da un velo di amara malinconia.
A lungo Tatsuya ha lasciato che i riflettori illuminassero il fratello, tanto a lungo che diventa difficile disfarsi del suo travestimento, di riscoprire le proprie capacità nascoste, il talento innato per lo sport, l'acuta intelligenza.
Intenzionalmente Tatsuya danneggia sé stesso, fa un passo indietro e si arrende affinché sia Kazuya a risplendere. Ma c'è qualcosa che Tacchan – così lo chiama affettuosamente Minami – non è disposto a cedere al gemello, ed è la ragazza di cui entrambi sono innamorati.
Quando Minami chiede a Tacchan, del quale è da sempre innamorata, di lottare per lei, si preannuncia una grande sfida all'orizzonte per i fratelli Uesugi.
Tuttavia, proprio in quel momento, proprio quando Tacchan e Kacchan trovano il coraggio di esprimere ad alta voce la volontà di confrontarsi per vincere il cuore di Minami, Kazuya perde la vita e il mondo di Tacchan si capovolge, sembra non avere più senso. Disperato per aver perso la persona che amava più della sua stessa vita, Tatsuya Uesugi si fa carico di un gravoso fardello: realizzare il sogno del fratello, che resta fino alla fine il suo unico inarrivabile rivale, e disputare le finali del campionato di baseball giovanile nello stadio Kōshien.
Touch è una storia quotidiana, fatta di piccoli momenti, un racconto di rinascita e ritrovata consapevolezza di sé, di fiducia nelle proprie infinite potenzialità.
Touch è una storia d'amore e di passione per lo sport, di amicizia, di fratellanza, di momenti familiari, è la storia di Tacchan, che improvvisamente si trova costretto a fare i conti con un destino inaspettato e sceglie di ricostruire la propria immagine con impegno e dedizione.
Touch è fresco, semplice e divertente, ma sa essere al tempo stesso doloroso, drammatico e struggente.
Touch narra la quotidianità dell'amicizia, della sana competizione, della rivalità, della tenacia di inseguire i propri sogni con coraggio. Narra la forza e la fragilità di persone reali, alle prese con situazioni reali, personaggi mai banali, che sanno dire tutto senza proferire parola, che sanno raccontare il proprio vissuto con quello sguardo che, a volte, ha più valore di quanto detto ad alta voce.
Il poeta del fumetto giapponese ha creato un'opera malinconica e delicata, che mescola la passione per lo sport alla classica commedia scolastica e sentimentale.