Il segreto del rifugio di Mark Edwards: alla scoperta di un grande thriller
di Chiara PoliMark Edwards con Il segreto del rifugio ci regala una storia appassionante, ricca di suggestioni e colpi di scena, costellata da una schiera di personaggi interessanti e legati, ciascuno, a un aspetto di questa storia misteriosa. Un thriller da leggere.
In un thriller, quando non c’è la trama, l’atmosfera fa la differenza. Viceversa, se la trama funziona ma l’atmosfera non ingrana, la delusione del lettore si fa sentire.
Sorprendentemente, Il segreto del rifugio possiede entrambe: una trama solida, sebbene parzialmente prevedibile, e un’atmosfera efficace.
Mark Edwards è uno scrittore inglese di gialli e thriller che dimostra di conoscere perfettamente la tradizione letteraria di genere, e in particolare quella del suo Paese, per attingere a piene mani alle ambientazioni più suggestive e inserirvi elementi originali.
Il segreto del rifugio: La trama
Lucas è uno scrittore in crisi d’ispirazione. Ha ottenuto un grande successo con il suo romanzo precedente, ma ora non riesce ad andare avanti. Le aspettative, dopo il best-seller horror che ha dato alle stampe, sono altissime e il suo editore fa pressioni.
Per isolarsi e concentrarsi solo sulla scrittura, Lucas prenota una stanza presso il rifugio degli scrittori di Julia, una giovane donna con un passato drammatico.
Due anni prima, Julia ha visto morire il marito nel fiume non lontano da casa, mentre la loro bambina Lily è scomparsa.
Insieme agli altri ospiti del rifugio, più o meno famosi e dotati, Lucas imparerà a conoscere i segreti di quella casa, di quella madre disperata, di quel mondo in cui tutto ruota attorno alla superstizione e alle storie spaventose per evitare di guardare in faccia l’unico, vero orrore…
Fra superstizione e soprannaturale
L’elemento vincente di questo appassionante romanzo, lungo circa 380 pagine, si trova nel perfetto equilibrio che l’autore costruisce fra naturale e soprannaturale.
Quando Lucas e gli altri scrittori iniziano a sentire strane voci, a vedere ombre e a scorgere figure misteriose, ci troviamo in bilico fra eventi perfettamente spiegabili e suggestioni di cui la cittadina vicina al rifugio si nutre da molti decenni.
Mark Edwards sfrutta alla perfezione l’occasione di mettere insieme un gruppo di sconosciuti, ciascuno con le proprie fragilità, nella casa di una donna che sta disperatamente cercando di reinventarsi una parvenza di vita mentre cerca di fare i conti con il dolore più grande che un essere umano debba affrontare.
Non approfondisco la geniale scelta di restare costantemente in bilico fra realtà e immaginazione, né il modo in cui tutto viene sciolto in maniera efficace ed equilibrata: non voglio che nessuna sorpresa venga rovinata.
Mi limito solo a consigliarvi di leggere questo romanzo, che - se siete appassionati del genere - sarà anche per voi una piacevole sorpresa, come lo è stato per me.
Qui c’è tutto: l’atmosfera perfetta di un rifugio per scrittori, una cittadina dominata dalla superstizione, una donna distrutta e uno scrittore horror in cerca d'ispirazione. Un thriller da leggere.