Dopodiché o dopo di che?

di Elisabetta Rossi

Non sapete quale versione è corretta tra dopodiché o dopo di che? Niente paura, nel nostro articolo vi chiariamo il dubbio.

  • Opzione correttaDopodiché
  • Opzione correttaDopo di che
Indice

Dopodiché o dopo di che? Può succedere di essere assaliti da dubbi ortografici quando ci si trova a scrivere parole che in entrambe le diciture hanno lo stesso suono, rendendo complicato capire quale delle due sia corretta.

Nel nostro articolo siamo pronti a spiegarvi qual è la versione giusta e per quale ragione bisogna stare attenti al modo in cui si usa l’accento.

Come si scrive dopodiché

A discapito di quanto si possa pensare, entrambe le diciture sono ammesse e dunque giuste. Ciò significa che potete scrivere la parola tutta attaccata, una versione che si è affermata in epoca moderna e nella quale è stato messo in atto un processo di univerbazione, ossia l’unione di tre termini distinti.

Gli aspetti da tener presente nei due casi sono soprattutto due:

  • Se utilizzate dopodiché, l’accento deve essere acuto. Tutte le parole che terminano con che, infatti, lo richiedono. Un esempio è macché.
  • Se invece preferite usare la forma staccata dopo di che, non occorre accentare il che. Tale termine da solo non lo richiede mai.

Significato dopodiché

Ma cosa significa questo avverbio? Affidiamoci per saperlo al nostro Dizionario Italiano della Garzanti che lo indica così:

avv. dopo la qual cosa, il quale fatto.

Per comprendere meglio l’uso del termine, vi riportiamo un paio di esempi:

  • Giulio mi ha chiamata il mese scorso, dopodiché non si è fatto più vivo.
  • Posò il viso tra le mani, dopodiché fece un sospiro di rassegnazione.

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