Un delicato e profondo viaggio nel tempo, Finché il caffè è caldo
di Emanuela BrumanaUn insieme di vite e storie che gravitano intorno a un caffè antico, che nasconde una speciale magia.
Ci sono libri che lascio sedimentare, prima di parlarne. Altri che invece è come se mi imponessero di scrivere di loro appena chiusa l'ultima pagina. Finché il caffè è caldo è uno di questi.
Finché il caffè è caldo: trama
In Giappone esiste un bar in cui si può viaggiare nel tempo, ma per farlo bisogna rispettare alcune regole, che rendono la cosa molto meno attraente.
Qualsiasi cosa si farà nel passato, il presente non cambierà.
Non ci si può alzare dalla sedia, mentre si è nel passato.
E, soprattutto, bisogna tornare prima che il caffè si raffreddi.
Nonostante questi paletti, ci sono persone bisognose di dire una parola in più o di rivedere una persona, e così accettano e si siedono davanti a una fumante tazza di caffè, in attesa che tutto si faccia nebbia e vapore, e il tempo si riavvolga.
In questo luogo incantato, incontriamo Fumiko, disperata dopo la rottura col fidanzato; Kōtake e il marito; Hirai, che finalmente decide di affrontare da sorella e Kei, che ha bisogno di risposte sul suo essere madre.
Tanti racconti che si intrecciano nella caffetteria, creando una piccola famiglia che insieme, davanti a una speciale tazza di caffè, scopre non tanto l'importanza di cambiare il passato, quando la necessità di vivere il presente.
Recensione di Finché il caffè è caldo
Non amo i libri di racconti e non amo il realismo magico, quelle storie cioè in cui su un'apparente normalità si innesta la magia. Con Finché il caffè è caldo è però successo che ho amato ogni racconto e che la nota incantata non mi abbia disturbata. Anzi.
Si tratta di un libro molto giapponese: delicato e leggero, senza perdere in profondità. Ci sono passaggi intensi, soprattutto l'ultimo capitolo che mi ha strappato qualche lacrima, proprio quando pensavo di aver superato indenne i racconti precedenti.
A renderlo scorrevole e coinvolgente penso sia proprio l'assenza di fronzoli, sia nella descrizione dei luoghi, sia dei personaggi e dei loro stati d'animo. Ogni conclusione è lasciata al lettore, che non deve far altro che seguire le briciole di pane che l'autore dissemina nella storia per arrivare al messaggio del libro.
E per dire quanto mi sia piaciuto, posso solo aggiungere che, mentre lo leggevo, già pensavo a chi regalarlo.
Un mosaico di storie raccontate con delicatezza e profondità, che incanta il lettore e dice senza moralismi quanto conti il presente.