"Ci sono troppi libri", la biblioteca di quartiere è costretta a chiudere

di Cristina Migliaccio

Accade a Palermo: il libraio Tramonte costretto a sgomberare la sua biblioteca itinerante perché "ha troppi libri".

Una biblioteca con troppi libri è costretta a chiudere: questo è quanto evidenzialo dal verbale di contestazione dei vigili che impongono la chiusura della biblioteca itinerante Pietro Tramonte in Piazza Monte S. Rosalia a Palermo. Una biblioteca itinerante gestita dal libraio che baratta i suoi libri o li regala agli abitanti del quartiere.

Come spiegano i vigili, l'attività non è provvista della prescritta autorizzazione e la quantità dei libri diventa via via sempre più copiosa, per questo hanno chiesto al proprietario pensionato di portare via tutti i libri e gli scaffali.

Il libraio non sa più come comportarsi. Come spiega La Repubblica, Tramonte ha dichiarato:

Sono veramente amareggiato. Oggi alle 15,25 mi hanno fatto firmare questo verbale, potete leggerlo tutti, viene scritto che la quantità di libri è copiosa, che strano, io pensavo fosse una cosa positiva soprattutto in un quartiere come la Loggia, volevo solo fare qualcosa di buono, portare un po' di cultura.

L'idea della biblioteca itinerante è nata nel 2013 con l'appoggio della Prima Circoscrizione e del consigliere (all'epoca) Marco Marceca. Quest'ultimo, infatti, ha spiegato che la biblioteca era nata con l'idea del baratto:

Tu porti un libro e puoi scegliere quello che vuoi, oltre a regalare libri, enciclopedie ai ragazzi difficili del quartiere. Ha semplicemente messo dei libri in un vicolo abbandonato del quartiere, in un cortile interno che non disturba nessuno, per diffondere cultura. Sono abbastanza arrabbiato: si punisce un pensionato perché riempie un vicolo abbandonato di libri, mentre il resto, tutto il degrado del quartiere, sporcizia, parcheggiatori abusivi, musica del weekend che supera la normale tollerabilità di legge è ammesso.

Tra i tanti commenti di solidarietà per il libraio, arrivano anche quelli da parte del sindaco Orlando, il quale ha spiegato di aver incaricato gli assessori per la cultura di adoperarsi affinché "si trovi una soluzione adeguata a far sì che si prosegua l'attività della biblioteca che è un modello di promozione culturale dal basso e spontanea".