La storia della famiglia dalla Chiesa, della carriera del generale Carlo Alberto, di una vita di trasferimenti e di minacce. Rita dalla Chiesa ci racconta la sua vita e un pezzo di storia d'Italia in un libro da leggere.
Il generale Carlo Alberto dalla Chiesa ha combattuto a lungo la criminalità, la mafia, le brigate rosse.
Ha segnato un'epoca, ha dedicato la sua esistenza alla difesa dei cittadini onesti e al bene comune.
Ha dato la vita per il suo Paese e ha sacrificato tutto, inclusa la serenità famigliare, per non cedere il passo ai criminali e agli assassini.
Il mio valzer con papà, scritto dalla figlia Rita dalla Chiesa, ci racconta la storia del generale ucciso dalla mafia il 3 settembre del 1982, poco dopo essere stato nominato prefetto di Palermo.
Rita racconta la sua infanzia, la carriera di papà, i continui trasferimenti, la spensieratezza dell'infanzia che lascia il posto, nell'età adulta, alla paura delle minacce ricevute per la lotta di Carlo Alberto al terrorismo negli anni di piombo.
Il mio valzer con papà è una storia d'amore: la storia di una figlia innamorata del suo papà, ma anche la storia di una ragazza che cresce, sposa un carabiniere, diventa madre e si trova a dover temere per l'incolumità della sua bambina.
Rita dalla Chiesa è una donna coraggiosa, così come lo era suo padre. Non a caso, i due a volte si scontravano: avevano lo stesso carattere, la stessa determinazione.
In questo libro autobiografico, la celebre giornalista e conduttrice TV ci racconta la storia della sua vita e di quella della sua famiglia, ma soprattutto ci racconta un pezzo importante della storia d'Italia.
Avevo solo trent'anni, e vivevo da troppo tempo una vita troppo diversa da quella, più facile e libera, delle mie amiche. Loro non dovevano guardarsi alle spalle ogni volta che uscivano. Non si facevano prendere dal panico quando di notte squillava il telefono. Ma era grazie a mio padre e agli uomini come lui che potevano vivere tranquille.
Mentre Carlo Alberto dalla Chiesa lottava contro il terrorismo, i cosiddetti intellettuali nei salotti bene in qualche modo giustificavano gli omicidi politici. Mentre Rita e i suoi fratelli vivevano ogni giorno con l'angoscia, le telefonate minatorie e le minacce, gli italiani dormivano sonni più tranquilli perché c'era il generale dalla Chiesa, con la sua famiglia, a stare sveglio per loro.
E mentre Carlo Alberto dalla Chiesa sceglieva di tornare a Palermo, dove aveva combattuto Cosa Nostra nell'arma, in veste di prefetto, veniva lasciato solo dallo Stato. I poteri aggiuntivi che aveva chiesto per combattere la criminalità organizzata arrivarono troppo tardi: al suo successore, dopo la strage di Via Carini.
Il mio valzer con papà si ferma prima. In un crescendo di emozione, di ricordi ma anche di tensione, Rita ci racconta la storia di famiglia, la sua storia e la storia di un Paese ostaggio del terrore, fermandosi un attimo prima di quel 3 settembre che avrebbe cambiato per sempre la sua vita.
Le gesta di dalla Chiesa, insieme alla ferma denuncia delle mancanze dello Stato - che aveva abbandonato il generale - diventano protagoniste di un libro in cui si racconta un pezzo d'Italia e si cancella ogni possibile giustificazione della violenza.
Perché la violenza, e Carlo Alberto dalla Chiesa lo sapeva bene, non è mai la soluzione. Il sangue porta solo altro sangue...
E le pagine de Il mio valzer con papà dovrebbero essere lette da tutti proprio perché lo spiegano con i fatti, con la realtà, con la cronaca di una morte annunciata che le istituzioni non hanno potuto e voluto impedire.
Rita dalla Chiesa ci parla dei suoi primi amore, della canzone che Bruno Lauzi le dedicò sul palco di Sanremo, del matrimonio e della separazione osteggiata dal padre, dell'incontro con un nuovo compagno e del matrimonio dei suoi genitori.
Ci racconta le ribellioni giovanili, l'amore per la cultura e la musica, la straordinaria difficoltà di essere continuamente sradicati mentre si cerca di capire che il bene più grande viene prima dei proprio amici e dei propri desideri di adolescente.
Ci parla senza censure di tutto, di una vita intera che si ferma un attimo prima di quel giorno maledetto.
Con un finale tronco, affidato al testo di Azzurro, la canzone preferita del suo papà. Un uomo che ha dato la vita per il suo Paese mentre l'opinione pubblica lo accusava, senza nemmeno riuscire a immaginare cosa si provasse a vivere sotto scorta.
Il mio valzer con papà è un libro pieno d'amore, di dolore, di paura e di denuncia. Un libro che tutti dovrebbero leggere, per ricordare - o riscoprire - quali siano i valori davvero importanti, le scelte giuste, il coraggio di affrontare la vita a testa alta seguendo la propria vocazione.
Rita dalla Chiesa ci racconta la sua storia e la storia del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ricostruendo la vita famigliare e un pezzo di storia d'Italia in un libro che tutti dovrebbero leggere.