20th Century Boys: un grande manga tra misteri e segreti
di Silvio MazzitelliRiscopriamo il capolavoro di Naoki Urasawa, un grande manga che ha segnato diverse generazioni.
Tra le grandi opera create dal famoso mangaka Naoki Urasawa, probabilmente una delle più famose è indubbiamente 20th Century Boys. L’opera ha incantato tanti fan del fumetto in tutto il mondo grazie a una costruzione avvincente della storia e ai suoi personaggi iconici, sfruttando la genialità di costruire trame basate su misteri e segreti di Urasawa.
Questo seinen è stato pubblicato per la casa editrice Shogakukan a partire dal 1999 fino al 2006 per un totale di 22 volumi. Alla serie è seguito subito dopo un piccolo sequel in soli 2 volumi chiamato 21st Century Boys, che in realtà si potrebbe considerare come un tutt’uno con l’opera precedente dato che la storia riprende dal finale di quest’ultimo e ne completa diversi passaggi rimasti irrisolti.
Il manga ha avuto talmente successo in Giappone che tra il 2008 e il 2009 è stata anche realizzata una trilogia di film con attori in carne ed ossa che ripercorrono l’intera storia del manga. Oltre a ciò l’opera ha vinto diversi riconoscimenti, tra cui anche un Eisner Award come miglior fumetto asiatico pubblicato negli Stati Uniti tra il 2011 e il 2013. Scopriamo dunque perché 20th Century Boys è così amato.
La trama
All’inizio della vicenda ci troviamo nel Giappone del 1969 dove un gruppo di bambini composti da Kenji, Donkey, Yoshitsune, Maruo, Occio e Yukiji, ha creato una propria base segreta dove nascondersi e giocare insieme, a volte interpretando i personaggi di un popolare show in stile Power Rangers. La banda crea anche un simbolo che rappresenta la loro amicizia, questo è composto da un occhio posto sopra una mano che indica. Il gruppo per gioco inizia a fantasticare su una fantomatica organizzazione malvagia che vuole distruggere il mondo, mentre loro sono gli unici che possono fermarla e scrivono ogni dettaglio in un libro chiamato il Libro delle Profezie.
Passano 30 anni e le vite dei bambini sono cambiate completamente. Kenji, il capogruppo ora gestisce un minimarket prendendosi cura della madre e della nipote rimasta senza genitori. Tutto cambia quando nel mondo inizia a comparire una misteriosa organizzazione che come simbolo utilizza proprio quello che lui e i suoi amici avevano inventato per gioco. Il gruppo è comandato da un misterioso personaggio conosciuto solamente come “L’Amico”. Da qui in poi tutti gli avvenimenti descritti nel Libro delle Profezie inizieranno a verificarsi, e Kenji dovrà riunire la sua vecchia banda di amici per capire cosa sta realmente succedendo e soprattutto capire chi è L’Amico.
L'Amico di Urasawa
20th Century Boys colpisce sin dal primo numero per la narrazione diretta e coinvolgente di Urasawa. Il mangaka descrive in maniera semplice i suoi personaggi, ma con la stessa semplicità riesce a creare una rete di misteri e intrighi che catturano il lettore lasciandolo imbrigliato nei fili che compongono la storia. La voglia di andare avanti e sbrigliare tutti questi fili fino a comprendere la verità sarà altissima, e una volta iniziato non si riesce a smettere di leggere.
Inutile dire che i colpi di scena saranno molti e spesso arriveranno in maniera inaspettata. La storia è anche raccontata in maniera non convenzionale, spesso infatti ci saranno diversi flashback e flashforward che ci mostreranno i diversi avvenimenti delle epoche storiche coinvolte, passando dal 1969 alla fine degli anni ’90 e gli inizi degli anni 2000. I temi trattati sono svariati: da diverse teorie di cospirazione alla cultura popolare giapponese, fino a passare a riferimenti alla musica rock, alla fantascienza e molto altro. Da una storia all’apparenza limitata al solo Giappone ben presto si passerà a una storia di più ampio respiro che coinvolgerà il mondo intero fino al gran finale.
I personaggi sono poi realizzati in maniera ottima e Urasawa è maestro nel gestirli sapientemente passando da un’epoca all’altra. Kenji, sua nipote Kanna e molti altri sono davvero indimenticabili, e resteranno facilmente nel cuore, così come invece i cattivi sapranno farsi odiare facilmente.
Il difetto principale di 20th Century Boys è legato principalmente alla parte finale comprendente anche 21st Century Boys, dove la conclusione si fa affrettata in alcuni punti e dove alcuni enigmi restano irrisolti o spiegati troppo sommariamente. Tolto ciò l’opera di Urasawa rimane comunque uno dei migliori manga realizzati negli ultimi 20 anni, la cui lettura è consigliata a tutti gli amanti dei fumetti in generale.
Un capolavoro senza tempo nel mondo dei manga, nonostante un finale un po' affrettato e che lascia alcuni punti in sospeso, ci troviamo di fronte a un'opera imprescindibile per qualunque appassionato.