Enola Holmes, da Netflix alla libreria: la recensione di Il caso del marchese scomparso, da cui è tratto il film
di Elisa GiudiciSe avete amato il film di Netflix con protagonista Millie Bobby Brown vi conviene dare un'occhiata al romanzo e al fumetto di Nancy Springer a cui è ispirato, pubblicati in Italia da DeA Planeta. La recensione di Il caso del marchese scomparso.
Dopo il successo del film Netflix con protagonisti Henry Cavill nei panni di un'improbabile Sherlock Holmes e Millie Bobby Brown in quelli della sua giovane sorellina, in molti si sono chiesti se Enola Holmes fosse stato ispirato da un libro. La risposta è sì e, grazie a DeA Planeta, ora è possibile godersi il primo romanzo dedicato alle sue avventure anche in italiano. Tra le uscite più attese e stuzzicanti del mese di settembre 2020 c'è infatti Enola Holmes - Il caso del marchese scomparso, il primo romanzo di una saga di sei titoli dedicati all'eroina della scrittrice per ragazzi Nancy Springer.
Enola Holmes è un personaggio immaginario nato dalla penna di Nancy Springer, che riscrive il pantheon del celebre investigatore di Arthur Conan Doyle in chiave moderna e femminista. Enola è infatti lasorellina di Sherlock e Mycroft, nata quando i due erano già adulti e per questo considerata il frutto di un'unione scandalosa. Nel primo libro della saga intitolato Il caso del marchese scomparso scoprirà di aver ereditato una notevole abilità investigativa, esattamente come il fratello minore di 20 anni più vecchio di lei.
Il caso del marchese scomparso: la trama del primo libro di Enola Holmes
Il giorno del suo quattordicesimo compleanno, la giovane Enola riceve dalla governante i regali che le ha lasciato la madre, uscita per una passeggiata qualche ora prima: un set per disegnare, un tomo sul significato dei fiori, un libriccino composto da messaggi in codice e crittografie. Enola però non ha tempo di decifrarlo, consumata dall'angoscia per il mancato ritorno a casa della mamma, con cui vive da sola nella campagna inglese poco fuori Londra. Quando ogni tentativo di ricerca della donna si rivela infruttuoso, Enola manda un telegramma ai fratelli Mycroft e Sherlock, che non vede dal funerale del padre, dieci anni prima.
Ciò che scopre è sorprendente. La madre ha litigato con Mycroft dopo essere diventata vedova e per questo motivo i fratelli non hanno mai fatto visita alla sorellina, cresciuta dalla madre seguendo i dettami del femminismo più che le regole dell'etichetta e del galateo. Negli anni la vedova ha spillato al suo tutore Mycroft un gran quantitativo di soldi, con cui ha finanziato la sua fuga e quella di Enola.
La ragazza infatti scopre che la madre ha nascosto per lei un ingente quantitativo di denaro in giro per casa, consapevole che Mycroft avrebbe tentato di spedire sua sorella in collegio. Con il denaro lasciatole dalla madre, Enola riesce a sfuggire ai due fratelli, imbattendosi però in uno stuzzicante caso investigativo: quello della misteriosa scomparsa di un giovanissimo marchese (di qualche anno più piccolo di lei) il cui ritratto campeggia su tutti i giornali.
Perché leggere il romanzo di Enola Holmes
Il film realizzato da Netflix sfrutta nel migliore dei modi il canovaccio narrativo di Springer, attualizzando ancor di più l'eroina femminista e ribelle dell'autrice statunitense. Il caso del marchese scomparso è stato pubblicato per la prima volta nel 2006 e da allora tanto è cambiato nel mondo della letteratura per ragazzi, eppure alla lettura risulta un libro freschissimo e di grande attualità. Lo stile scrittura di Springer non è certo un pinnacolo di letterarietà, ma è davvero perfetto per stimolare alla lettura i più giovani. Inoltre fa anche un discreto lavoro per intrattenere i più grandi con un paio d'ore di lettura scorrevole, con un caso investigativo affascinante il giusto.
Se avete già visto il film, non temete: i cambiamenti apportati alla trama (in particolare alla sparizione del marchesino) sono tali che ci saranno molti passaggi sorprendenti durante la lettura. D'altronde il motivo per cui oggi vediamo questo film è che l'attrice protagonistaMillie Bobby Brown ha amato così tanto i romanzi di Springer da diventare la produttrice del film a loro ispirati. Netflix ha dovuto però attendere qualche anno per realizzare il film, in modo che l'interprete potesse diventare abbastanza grande da interpretare Enola.
Questo consiglio di lettura arriva di prima mano da Undici, che rientra(va) perfettamentenella fascia d'età a cui il romanzo è rivolto. La protagonista di Stranger Things è rimasta ammaliata dalla lettura de Il caso del marchese scomparso e dei successivi titoli della serie. D'altronde ogni generazione prima della sua ha potuto godere di riletture "giovanili" di un classico come Sherlock Holmes. Tra giovani Sherlock Holmes, nipoti del detective e libri game dedicati, il materiale a riguardo non è mai mancato.
Questa generazione di lettori ha dalla sua un'eroina affascinante, indipendente e fiera, ma comunque ingenua e credibile come ragazzina di sedici anni alle prese con una Londra per lei spesso incomprensibile, oltre che molto pericolosa. Se il film risulta meglio sviluppato per trama e rapporti tra personaggi, continuo a preferire la fuga della madre di Enola raccontata nel romanzo, a suo modo ancor più radicale e sorprendente della soluzione scelta dal film. Anzi, a tratti durante la lettura mi è spiaciuto che lo stile di Springer fosse così piano e che in molti passaggi (specie nelle ricostruzioni storiche) la scrittrice optasse per l'opzione più banale, perché c'erano davvero i presupposti per un piccolo classico della letteratura per ragazzi.
Il libro è comunque consigliato, specie ai giovani lettori. Per più refrattari alla lettura e per i più piccoli esiste un adattamento a fumetti, tradotto come il romanzo da Serena Blasco. Proposto a colori e in grande formato, può rivelarsi un ottimo acquisto per accompagnare i lettori novizi nelle prime prove a fumetti da leggere da soli.
Chi è Nancy Springer
Praticamente sconosciuta in Italia, l'autrice statunitense vanta una lunga carriera nella narrativa di genere fantastico e fantascientifica. Nata nel New Jersey e cresciuta in Pennsylvania, la scrittrice è attiva sin dall'inizio degli anni '80 sul mercato della narrativa SFF, alternando prove dedicate a un pubblico adulto a testi pensati per i più giovani. Vincitrice di importanti premi come il Tiptree Award e il Edgar Award (uno dei premi annuali chiave sullo scenario letterario giallo e crime anglofono), Springer è nota negli Stati Uniti soprattutto perle sue saghe per ragazzi che rielaborano figure iconiche della letteratura inglese in chiave moderna, sbarazzina e femminista.
Oltre ad Enola Holmes, serie conclusa di sei romanzi che sta conoscendo una seconda giovinezza grazie al film Netflix, Springer è anche l'autrice di Tales of Rowan Hood. La saga formata da 5 titoli incentrati su una ragazzina che si traveste da maschio per unirsi al gruppo di uomini di Robin Hood, ovvero suo padre.
Ancora un volta il mito di Sherlock Holmes viene "svecchiato" per avvicinare il pubblico dei giovani lettori: Enola Holmes è una delle riletture più azzeccate in campo YA. Contemporanea e femminista.