Dalla Luna alla Terra: recensione di Chiedimi la Luna
di Emanuela BrumanaDalla Luna alla Terra, la breve storia di Aibek, che dal cielo arriva nel nostro mondo.
Ho letto la trama di questo libro e subito mi sono incuriosita. C'erano magia e poesia, elementi che mi promettevano una fiaba delicata e suggestiva. Purtroppo, la narrazione perde incisività quando si abbandona a digressioni evocative e invece delle azioni ritorna (a mio parere troppo spesso) sulla poeticità della vita di Aibek, che si occupa con il padre di accendere la Luna e da lassù guarda la Terra.
Trama di Chiedimi la Luna
Aibek, insieme al padre, accende la Luna. Questo è il suo compito, questa è la sua vita. Ci vuole precisione, ci vuole dedizione per spostare ogni sera i granelli luminosi e disporli in modo omogeneo sulla superficie della Luna.
Un giorno, il padre di Aibek si ritira e lascia a lui il compito, ma il ragazzo è mosso da una grande curiosità e così si spinge nel lato oscuro della Luna. Improvvisamente, tutto cambia e Aibek viene catapultato sulla Terra. Qui, il ragazzo sperimenta la gravità, ma anche il cinema all'aperto in compagnia di una dolce ragazza che, credendolo un po' pazzo, non può fare a meno di aiutarlo.
Chiedimi la Luna, la recensione
Come ho detto in apertura, la trama di questo libro mi ha da subito intrigata e penso che, soprattutto dalla seconda parte, quando le azioni prevalgono sulle descrizioni, la storia si faccia più fluida e godibile. La prima parte, però, mi sembra incatenata all'idea di voler evocare a tutti i costi un'emozione e una poesia che così si finisce per perdere.
Tralasciando il senso di déjà vu a cui va incontro chi ha visto il corto La Luna di Disney Pixar, in generale l'idea è bella e nella seconda parte esplode in momenti intensi e coinvolgenti, ma la sensazione è che se i pesi fossero stati gestiti meglio, la storia ne sarebbe uscita più forte. Certe azioni e certi momenti meritavano forse un approfondimento maggiore, mentre, come detto, certe digressioni avrebbero potuto essere più sintetiche; i personaggi avrebbero giovato di una messa a fuoco più centrata.
In generale, questo racconto breve si fa leggere, ma non lascia quel solco nel cuore che avrebbe potuto imprimere in potenza.
Una short story che oscilla tra i ritmi lenti delle digressioni poetiche e l'accelerazione di azioni che scorrono via veloce. Bella l'idea, ma qualcosa non mi ha convinta.