Radiant: il primo manga di successo nato in Europa
di Silvio MazzitelliDirettamente dalla Francia arriva Radiant, un manga non nato in Giappone che ha avuto successo anche nel paese del Sol Levante.
Quando parliamo di manga la nostra mente vola fino in Giappone pensando alle tante importanti opere realizzate dagli autori nipponici. Nonostante manga in giapponese sia il nome per descrivere i fumetti in generale, senza distinzione di nazionalità, nel resto del mondo la parola manga tende a identificare tutte le opere fumettistiche nate nel Paese del Sol Levante.
Con il passare degli anni questa tendenza sta iniziando però ad avere delle importanti eccezioni, in quanto sono cresciute nuove generazioni di autori occidentali che creano i loro fumetti con uno stile grafico e narrativo molto simile a quello dei manga. Questo è il caso di Radiant, opera fumettistica creata dall’autore francese Tony Valente, ispirata chiaramente agli shonen giapponesi più famosi come ad esempio Dragon Ball.
Radiant è stato pubblicato in Francia dalla casa editrice Ankama a partire dal 2013. Attualmente sono stati pubblicati 14 volumi in totale. In breve tempo il fumetto è diventato un successo sia nel suo paese di origine che in molti altri paesi d’Europa, fino ad arrivare persino a essere pubblicato in Giappone per la casa editrice Asukashinsha. In Italia l’opera è attualmente pubblicata da J-Pop.
La serie di Tony Valente ha però ottenuto un riconoscimento molto prestigioso per un manga non creato in Giappone. Della serie infatti sono state realizzate ben due serie animate, tra il 2018 e il 2019 per un totale di 42 episodi. Probabilmente Radiant è il primo manga occidentale ad aver avuto un trattamento simile. Vediamo dunque di cosa parla la serie.
La trama
Radiant è ambientato in un mondo fantasy dove esistono molte isole volanti abitate da esseri umani e altre razze particolari. In questo mondo però esiste una piaga misteriosa, ossia delle creature chiamate Nemesis che cadono dal cielo per portare caos e distruzione. Nessuno sa da dove questi mostri arrivino, ma chi entra in contatto con loro e riesce a sopravvivere, ha una piccola percentuale di possibilità di poter ottenere dei poteri speciali con cui poter controllare l’energia magica. Queste persone vengono chiamate stregoni, e nel mondo di Radiant vengono discriminati per le loro capacità.
Seth è un giovane stregone che, stufo di essere discriminato, decide di partire per un viaggio alla ricerca della leggendaria Radiant, un luogo leggendario da dove si dice provengano tutti i Nemesis. Seth nel suo viaggio incontrerà altri stregoni come Melie e Doc, che si uniranno al suo viaggio alla ricerca della misteriosa Radiant. Il loro viaggio sarà irto di pericoli, in particolar modo Seth dovrà vedersela contro gli Inquisitori, un’associazione di stampo militare il cui scopo è dare la caccia agli stregoni.
Un manga europeo
Il manga di Tony Valente, sia nella struttura che nello stile di disegno, prende a piene mani dalla tradizione degli shonen giapponesi, con una storia semplice e piuttosto lineare piena di avventure e combattimenti a base di poteri speciali. Ci sono dei misteri, al momento ancora non svelati che lasciano presagire a diversi colpi di scena futuri.
La caratterizzazione dei personaggi è piuttosto minimale, con ad esempio Seth che rispetta tutti i cliché del tipico protagonista da shonen manga, mentre tra i comprimari e gli antagonisti ci sono alcuni personaggi che spiccano maggiormente grazie a una backstory ben costruita. I combattimenti invece sono altalenanti, con alcuni scontri davvero ben costruiti, soprattutto al culmine di alcune saghe, mentre altri sono realizzati in maniera piuttosto basilare.
Nonostante Radiant provi a imitare il modello da shonen manga giapponese, è evidente come l’autore abbia inserito delle tematiche molto più vicine al mondo europeo, e in particolar modo quello francese rispetto a quanto si vede solitamente dalle opere nate in Giappone. Ad esempio in una delle prime saghe importanti viene resa centrale la discriminazione che si verifica in una città dove molte persone sono state costrette a emigrare per via dei Nemesis. Il nemico di questa saga è poi un membro corrotto dell’Inquisizione che odia in maniera viscerale qualsiasi persona diversa da lui, che sia uno stregone o un immigrato. Chiaramente una tematica che si rifà ai problemi che molti paesi europei hanno vissuto negli ultimi anni.
Radiant dunque è un’opera che non spicca per originalità e che prova a emulare i suoi fratelli maggiori provenienti dal Giappone per la maggior parte del tempo. Il fumetto di Tony Valente riesce a distinguersi invece nei momenti in cui mette in scena delle tematiche maggiormente vicine ai problemi di stampo europeo, dando un tocco unico al suo manga. Speriamo che l’artista prosegua verso questa strada nella prosecuzione della sua opera.