Grand Budapest Hotel: le frasi più belle ed emozionanti del film
di Silvio MazzitelliUno dei grandi film del regista Wes Anderson, ambientato in un hotel dei primi anni del '900.
Uscito nel 2014, Grand Budapest Hotel è un altro grande film del famoso regista Wes Anderson, che già in passato ha realizzato alcuni grandi capolavori come I Tenenbaum e Le avventure acquatiche di Steve Zissou. Anche in questa pellicola ritroviamo lo stile unico del regista, pieno di colori che spesso risaltano grazie a una scelta di contrasto e inquadrature particolari. Quello che più colpisce è però il racconto narrato da diversi punti di vista, sia personali che temporali, che danno un gusto unico alla storia.
Le vicende iniziano nel 1968, quando un giovane scrittore fa visita all’ormai decaduto Grand Budapest Hotel, dove incontra Zero Moustafa che gli racconta di come divenne il proprietario dell’albergo. La storia si sposta quindi al 1932, dove viene narrata la vicenda del concierge Gustave H. vero motore dell’hotel che gestisce ogni cosa al suo interno. Tra i suoi compiti vi è anche l’intrattenersi con la prestigiosa clientela che frequenta l’hotel, e in alcune occasioni non sono mancati i flirt amorosi. Tra questi vi è l’amore per Madame D. donna che alla sua morte lascia a Gustave quello che sembra essere un quadro dal valore inestimabile. Insieme al giovane Zero, Gustave dovrà cercare di ottenere il quadro nonostante il figlio della donna, il pericoloso Dmitri si rifiuti.
Anche in quest’occasione Wes Anderson ingaggia un cast di prim’ordine per il suo film. Tra gli attori presenti ricordiamo: Jude Law, F. Murray Abraham, Ralph Fiennes, Tilda Swinton, Edward Norton, Willem Defoe e l’immancabile comparsata di Bill Murray.
Grand Budapest Hotel frasi celebri
Grand Budapest Hotel è un film divertente, ma allo stesso tempo capace di regalare allo spettatore dei momenti toccanti e profondi. Vediamo quali sono le frasi più significative del film.
Monsieur Gustave H.Vedete, ci sono ancora deboli barlumi di civiltà lasciati in questo mattatoio barbaro che una volta era conosciuto come umanità. Infatti è quello che abbiamo a disposizione nel nostro modesto, umile, insignificante... oh, fanculo.
KovacsQueste sono le ultime volontà e il testamento di Madame D. : a Monsieur Gustave H. lascio il quadro noto come Ragazzo con mela.
Zero MoustafaCosì ebbe inizio la mia vita: apprendista fattorino d'albergo sotto il rigido dominio di Monsieur Gustave H. La maggior parte dei più stimati e illustri ospiti veniva per lui.
Monsieur Gustave H.Sei davvero uno schianto, tesoro, dico sul serio. Non so quale crema ti abbiano messo giù all'obitorio, ma ne voglio un po' anch'io.
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Un altro riuscitissimo film di Wes Anderson, che riesce a unire saggiamente malinconia e ironia in questo suo nuovo lavoro, accompagnato da un cast stellare.