Bedelia: come innamorarsi di una stronza (e non tornare più indietro)

di Lorenzo Bianchi

Nata sulle pagine della serie umoristica Venerdì 12, Bedelia è la protagonista assoluta del nuovo fumetto di Leo Ortolani, in libreria per Bao Publishing. La recensione del volume.

Da quando la serie di Rat-Man si è conclusa, Leo Ortolani ha iniziato una sorta di seconda vita. Una rinascita artistica che lo ha portato a sperimentare e diversificare tantissimo i suoi lavori, pur rimanendo sempre coerente al suo stile grafico e narrativo.

Lo abbiamo visto dedicarsi alle recensioni cinematografiche disegnate nei due volumi di CineMAH; parlare di stelle e pianeti in C'è spazio per tutti e Luna 2069; persino disquisire di paleontologia in Dinosauri che ce l'hanno fatta.

Le storie in cui però dà il massimo sono quelle in cui va a recuperare personaggi secondari di altri suoi lavori per renderli i protagonisti principali di opere a loro interamente dedicate. Ecco così che dopo il bellissimo Cinzia, incentrato sull'ex postino transessuale della serie di Rat-Man, Ortolani sforna un'altro volume tanto potente quanto delicato, questa volta dedicato alla bellissima, spietata e intangibile Bedelia.

Sì, proprio la Bedelia di Venerdì 12, la “donna del quadro” che tanto ha fatto penare il cuore del povero Aldo nelle divertenti strisce della serie, recentemente raccolte in un unico tomo da Bao Publishing.

La storia che viene raccontata in questo nuovo lavoro di Leo non è però un vero e proprio sequel di Venerdì 12 ma più propriamente un suo spin-off. Benché al suo interno siano infatti contenuti vari riferimenti alla serie originale, Bedelia è un fumetto autonomo, tranquillamente leggibile e apprezzabile anche se non avete mai sfogliato le strisce in cui è nato il personaggio. Una figura che, per citare e parafrasare la tagline del libro, è una stronza che imparerete ad amare.

Considerata da tutti, se stessa compresa, al pari di una divinità, per vent'anni Bedelia è stata la regina incontrastata delle modelle, volto – e corpo - di punta del brand di intimo Segreti. Un'assoluta icona di stile ma anche una donna vuota e distaccata, che guarda tutti dall'alto in basso. E non soltanto perché troneggia gigantesca sui manifesti pubblicitari sparsi in ogni angolo della città.

Se la sua bellezza è ancora quella di un tempo, i gusti delle persone sono però ciclicamente destinati a cambiare. È così che, da un giorno all'altro, Bedelia si trova a dover fare i conti con la giovane e ancora più splendente Elaiza, decisa a farla scendere una volta per tutte da quell'olimpo dorato in cui si è rifugiata per tutta la sua esistenza.

Per l'ex fiamma del buon Aldo – e di praticamente tutta la popolazione – inizia così un lungo e complesso cammino che ha il sapore di una lenta redenzione, in cui, per una volta, sarà chiamata a guardare oltre la sua immagine.

Una tavola tratta da Bedelia di Leo OrtolaniBao Publishing

In questo viaggio Bedelia potrà contare sul supporto di un angelo custode, Gaudio, e di una seconda figura, che preferiamo non anticiparvi per non rovinarvi la sorpresa. Un viaggio in cui si ride, tanto, grazie a una raffica di gag e battute che giocano con il mondo della moda, delle pubblicità o semplicemente con il nonsense, ma in cui Ortolani non si sottrae dall'inserire due momenti – una conversazione e una scena in taxi - che sono veri e proprio pugni allo stomaco tanto per il lettore quanto per la stessa protagonista.

È però proprio attraverso queste due scene e le interazioni con Gaudio e l'altro personaggio che l'immagine di Bedelia, dalla bidimensionalità del quadro di Venerdì 12, acquista la tridimensionalità e lo spessore necessari per permetterle di reggere un intero fumetto solo sulle sue spalle.

Una pagina tratta da Bedelia di Leo OrtolaniBao Publishing

A distanza di due anni da Cinzia, Leo Ortolani sfodera dunque un'altra grande prova del suo talento nella narrazione di figure femminili sfaccettate e complesse, riuscendo a trasformare due cliché, due macchiette comiche di contorno in due personaggi a tutto tondo, che non hanno nulla da invidiare a Rat-Man, la sua più celebre creatura. Il tutto, ancora una volta, riuscendo a coniugare l'alto con il basso, la satira arguta e pungente con la comicità dissacrante e piena di doppi sensi.

Siamo sicuri che, una volta letta l'ultima pagina del fumetto, anche voi vi sarete innamorati di Bedelia e non vorrete più lasciarla. Perché, per quanto stronza possa essere, alla fine della storia non si può non volerle bene e patteggiare per lei.

VOTO8 / 10

Innamorarsi di una stronza non è facile, ma con Bedelia vi basteranno meno di 200 pagine per farlo. E non tornerete più indietro. Non aspettatevi però un Venerdì 12 bis: potreste rimanere delusi.