10 saggi per conoscere Umberto Eco

di Simone Alvaro Segatori

Un personaggio estremamente carismatico del nostro paese, esplorato attraverso 10 volumi di ogni genere e che toccano temi sempre differenti: dalla genesi della lingua italiana ai giochi di parole, dai luoghi leggendari all'analisi della bruttezza.

Indice

Filosofo, semiologo, scrittore, traduttore e medievista Umberto Eco è stato una delle personalità più sfaccettate e influenti della contemporaneità, non solo italiana. Conosciuto dal grande pubblico per le sue opere letterarie, come quel capolavoro che è Il nome della rosa, ci ha lasciato anche numerosi saggi e articoli in cui si è soffermato ad indagare la lingua, la cultura e la società, senza tralasciarne alcun aspetto. Un corpus molto vasto, iniziato sul finire degli anni ’50, di cui abbiamo selezionato i dieci saggi più interessanti per conoscere meglio l’autore e la nostra società.

Apocalittici e integrati - 1964

Tra i primi saggi scritti da Eco e pubblicato nel 1964, ma ancora estremamene attuale, analizza la cultura e i mezzi di comunicazione di massa. Rifiutando di schierarsi e assumendo invece una posizione di positivo equilibrio nel mezzo, Eco fa una distinzione tra agli “apocalittici” ossia coloro che assumono un atteggiamento ostile e tradizionalista nei confronti della cultura moderna, e gli “integrati” quindi chi l’abbraccia senza riserve e con troppo ottimismo. Partendo da questo presupposto, riflette tra le varie cose, sul fumetto visto come strumento di “persuasione occulta” e sulle caratteristiche di quella fetta di musica leggera, puramente di consumo.

Lector in fabula. La cooperazione interpretativa nei testi narrativi - 1979

Vestendo i panni a lui molto cari del semiologo, nel 1979 Eco pubblica Lector in fabula, uno dei suoi scritti più studiati nelle scuole. Nel corso dell’opera, l’autore definisce i testi scritti come macchine pigre, che richiedono quindi al lettore di interpretarli durante la fruizione e di riempire i non-detti o i già detti del testo con le sue conoscenze e competenze.

La ricerca della lingua perfetta nella cultura europea - 1993

Partendo dal mito della torre di Babele, Eco ripercorre le tappe di una delle più grandi illusioni dell’uomo e dei suoi fallimenti: la ricerca di una lingua perfetta che possa unire tutte le genti. Con la sua fervida curiosità ed erudizione, lo scrittore tocca argomenti lontanissimi tra di loro, quindi non soltanto le lingue ibride moderne e l’esperimento dell’esperanto, ma anche la matematica, il linguaggio codificato dei computer, l’astronomia e persino la magia.

Sulla letteratura - 2002

Tra il 1990 e il 2002, Umberto Eco si sofferma spesso a riflettere sulla letteratura. In occasione di convegni, ricorrenze e prefazioni, stende diversi saggi che raccoglie poi in questo volume. In queste pagine invita il lettore a riflettere con lui sull’importanza storica che la letteratura ha avuto, andando anche a condizionare il corso delle cose. Si sofferma poi sul ruolo e sul lavoro del narratore, delle difficoltà che ciò comporta e dei concetti che sono alla base della creatività.

La memoria vegetale e altri scritti di bibliofilia - 2005

Tra le varie definizioni che si possono utilizzare per cercare di definire Umberto Eco, non può mancare bibliofilo. La memoria vegetale è un saggio che l’autore dedica a sé stesso, a chi come lui ama i libri indiscriminatamente e soprattutto a chi ancora non sa di essere un bibliofilo. I libri infatti sono stati una parte fondamentale nell’evoluzione dell’uomo, delle civiltà e delle grandi religioni monoteistiche ed Eco ci racconta questa grande storia soffermandosi su opere importantissime e immortali, su aneddoti divertenti e cercando di tracciare una summa di una storia che non si concluderà mai.

Sator arepo eccetera - 2006

In questo libriccino Eco mescola sapientemente l’umorismo all’amore per la lingua, dedicandosi ai giochi linguistici. Non solo il quadrato magico che dà il titolo all’opera, ma anche parti della Divina Commedia scritte al rovescio, acronimi e quartine di omonimi, omofoni e omografi. Non possono poi mancare i consigli di buona scrittura rivolti a chi come lui vuole divertirsi scrivendo.

Storia della bellezza e della bruttezza - 2004 - 2007

Due saggi, estremamente originali, pubblicati nel 2004 e nel 2007, che andando controcorrente, sondano in uno i canoni di bellezza che attraverso i secoli hanno contribuito al formarsi di un’ideale di bruttezza sempre diverso, e nel secondo tutto il contrario. Dal mondo classico sino ad oggi, passando non solo dalle arti visive, ma anche per la filosofia e la letteratura, Eco definisce tre distinte categorie di brutto: il brutto formale, il brutto artistico e il brutto in sé e fa altrettante divisioni per il bello. Nei libri trovano ampio spazio anche le tematiche della morte, della stregoneria e del satanismo.

Vertigine della lista - 2009

Nel 2009 il Museo del Louvre chiese ad Eco di tenere delle conferenze su un argomento a sua scelta. Lo scrittore privilegiò quindi le liste, elementi poco considerati ma che fanno parte della letteratura da sempre. Una lista può avere uno scopo pratico ed essere finita, ma può anche diventare illimitata e senza confini. E di quest’ultimo caso in particolare, l’arte ne è piena.

Costruire il nemico e altri scritti occasionali - 2011

Costruire il nemico è solo uno dei quindici saggi che compongono questa variegata raccolta, e si rifà tra l’altro al tema principale del romanzo Il cimitero di Praga: la necessità quindi di instillare nei popoli una paura che possa tenerli a bada. Gli altri scritti, estrapolati per lo più da conferenze, toccano altri argomenti in puro stile Eco, tra disquisizioni scientifiche, pura curiosità e humor sincero. Troviamo quindi anche i quattro elementi, il culto delle reliquie cristiane e la censura che si accompagna alla sovrabbondanza di notizie futili.

Storia delle terre e dei luoghi leggendari - 2013

Accanto al mondo fisico e reale che possiamo ogni giorno vivere ed esplorare, esistono infiniti altri luoghi che non sono mai esistiti. Alcuni sono stati tramandati sino ad oggi all’interno di miti e leggende considerate un tempo reali, come la misteriosa Atlantide ma anche Iperborea e il paese della Cuccagna. Altri ancora sono nati dell’immaginazione di scrittori come Arthur Conan Doyle e il suo appartamento al 221B di Baker Street. Nel 2013 Umberto Eco realizzò un vero e proprio censimento di questi luoghi fantastici, raccogliendoli in un volume ricco di aneddoti e illustrazioni.