Il romanziere dietro il professore: le 7 opere di narrativa di Umberto Eco

di Simone Alvaro Segatori

I viaggi fantastici di Eco non si fermano al monastero de Il nome della rosa. Ecco un compendio di scritti per mettersi in viaggio nella sua fantasia.

Indice

Prima di andarsene nel 2016, Umberto Eco ha scritto in tutto 7 romanzi, storie di narrativa che affondano però le proprie radici nella storia dell'uomo, prendendo spunto da eventi realmente accaduti o da leggende, per indagare in chiave nuova (e molto spesso umoristica) la storia e la natura di Dio. Ecco la lista in ordine cronologico.

Il nome della rosa - 1980

Ho scritto un romanzo perché me ne è venuta voglia. Credo che sia una ragione sufficiente per mettersi a raccontare.

Così Umberto Eco spiega la genesi del suo primo e più grande capolavoro: Il nome della rosa. Un romanzo, questo, che trae dall’amore e dallo studio scientifico della letteratura il suo senso d’essere. Una vicenda che ruota attorno a quei libri che hanno accompagnato Eco per tutta la vita e che egli ha studiato con avidità.

Il nome della rosa, è un classico moderno che non necessita di troppe presentazioni. Pubblicato nel 1980 si presenta a prima vista come un giallo deduttivo, il cui protagonista Guglielmo da Baskerville veste appunto i panni di uno Sherlock Holmes ante litteram, ma nasconde al suo interno numerose disquisizioni di carattere puramente filosofico e teologico. Con il classico espediente del manoscritto ritrovato, l’autore ci racconta una vicenda avvenuta nel 1327 in un’abbazia dell’Italia settentrionale dove, prima di un delicato incontro tra francescani e delegati del papa, iniziano ad avvenire misteriosi omicidi. Per assicurare una buona riuscita al futuro incontro, un monaco viandante e il suo compagno dovranno risolvere presto l’enigma dietro queste morti.

Il pendolo di Foucault - 1988

Il narratore di questo secondo romanzo pubblicato nel 1988 è Casaubon, editore milanese appassionato e studioso dei Cavalieri Templari. La sua vita e i suoi interessi si incrociano con quelli di altre personalità dell’editoria che, a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80 del 900, danno avvio allo studio scientifico di alcuni manoscritti sui templari. Eco decide di trattare questo argomento evitando di addentrarsi nell’atmosfera di mistero che lo circonda e preferisce un approccio più umoristico che tende quindi a scardinare le numerose teorie complottistiche nate a riguardo.

L’isola del giorno prima - 1994

Terzo romanzo in ordine cronologico, dato alle stampe nel 1994, L’isola del giorno prima è impregnato del tema della memoria. In seguito ad un naufragio nell’estate del 1643, Roberto de la Grieve trova rifugio su una nave deserta, la Daphne, ancorata a poche miglia da un’isola impossibile da raggiungere. Adattandosi a questa nuova vita, Roberto indugia spesso su quella passata, scrivendo lettere d’amore che mai potrà spedire e rimembrando così episodi della sua vita.

Baudolino - 2000

Quasi fosse un trattato umoristico di storia medievale, Baudolino riassume al suo interno una serie di suggestioni, miti, leggende e soprattutto fatti reali del 1100. Baudolino è un giovane contadino che, dopo aver aiutato l’imperatore Federico Barbarossa, viene da questi adottato e condotto a corte. La natura del ragazzo emerge subito: bugiardo e fantasioso, ama inventare storie che però immancabilmente finiscono per trovare riscontro nella realtà. Un romanzo di avventura avvincente e ricco di sorprese.

La misteriosa fiamma della regina Loana - 2004

Un titolo particolare per questo romanzo del 2004 e che trae ispirazione da un albo a fumetti di Cino e Franco. Ancora una volta sulla scia della memoria, Eco racconta la storia di Giambattista Bodoni, un’insegnante di lettere che in seguito ad un ictus perde parte della memoria, quella che riguardi i suoi ricordi personali, conservando però tutte le nozioni apprese negli studi. La moglie lo spinge quindi a tornare nella casa d’infanzia dove i libri, i fumetti e i dischi che l’hanno formato potrebbero aiutarlo a recuperare il suo passato.

Il cimitero di Praga - 2010

Per il suo sesto romanzo, Eco sceglie come periodo d’ambientazione il risorgimento, toccando tutti i fatti e i personaggi più importanti dell’epoca e unendoli tramite l’unico elemento inventato della storia: il protagonista, il falsario e agente segreto Simone Simonini. Ormai anziano e in seguito ad un’amnesia, l’uomo decide di raccogliere le sue memorie in un diario che lo possa aiutare a recuperare alcuni dettagli ormai persi.

Numero zero - 2015

Numero zero è l’ultimo romanzo scritto da Eco e pubblicato nel 2015. Affine a Il pendolo di Foucault, la vicenda si svolge nel mondo editoriale, dove un ghost writer fallito si ritrova a lavorare per un giornale di prossima uscita e dalle finalità puramente scandalistiche, che aiuteranno il finanziatore del giornale a corrompere e intimidire i suoi bersagli. In questo ambiente però, le varie penne coinvolte daranno vita ad una serie di inchieste storiche su alcuni momenti chiave della storia italiana, rilette tramite le lente del complottismo, uno dei temi più cari all’autore.