Il manga di Nobuhiro Watsuki è un ottimo shonen che unisce a spettacolari combattimenti un po' di storia giapponese.
Tra gli shonen meno conosciuti, ma che sono rimasti nel cuore di molti lettori in passato non si può non citare Ruroni Kenshin, conosciuto in Italia con il nome di Kenshin Samurai Vagabondo. Questo manga è stato realizzato da Nobuhiro Watsuki tra il 1994 e il 1999 sulla famosa rivista Weekly Shonen Jump di Shueisha, per un totale di 28 volumi. In Italia Kenshin è stato pubblicato da Star Comics agli inizi degli anni 2000.
La storia dello spadaccino Battosai ha avuto un grande successo sia in Giappone che nel resto del mondo. In patria è stata realizzata una serie animata e diversi OAV, mentre negli ultimi anni sono stati realizzati anche dei film live-action che ripercorrono le prime saghe del manga.
Arrivato subito dopo l’era di Dragon Ball su Jump, Ruroni Kenshin è stato un manga shonen molto significativo, che ha unito e fatto conoscere alcuni aspetti della storia del Giappone a molti lettori nel resto del mondo. La fama del personaggio è ancora oggi presente soprattutto nel paese del Sol Levante dove è in previsione l’arrivo di un nuovo film live-action e un nuovo manga in futuro.
La trama
La storia è ambientata nell’epoca Meiji e ha per protagonista Kenshin Himura, un ex assassino conosciuto come Battosai, che nel periodo del Bakumatsu aveva partecipato a una guerra tra le due fazioni pro e contro il potere dello Shogun assassinando innumerevoli avversari. La sua forza è dovuta al suo stile di spada leggendaria chiamata Hiten Mitsurugi Ryu, che presenta delle tecniche molto superiori a qualunque altra scuola di kenjutsu.
Nella nuova epoca di pace Kenshin ha promesso di non uccidere più nessuno, e viaggia per il Giappone con la sua spada Sakabato, un’arma speciale con la lama invertita in modo che anche in combattimento non possa infliggere colpi letali. Nel suo nuovo cammino Kenshin si impegna a proteggere i deboli dalle ingiustizie e proprio per questo motivo finirà per stabilirsi nel dojo di Kaoru Kamiya, una ragazza figlia di un samurai che tenta di difendere la sua scuola di spada da alcuni malintenzionati. Kenshin qui si farà diversi amici, come il giovane Yahiko o il teppista Sanosuke Sagara. Ben presto però il suo passato verrà a reclamarlo sotto forma di alcune vecchie conoscenze, pronte a farlo ricadere nella spirale di violenza di quando veniva chiamato Battosai.
La spada fulminea
Kenshin è un ottimo shonen manga, che, nonostante presenti elementi classici del genere, tra combattimenti molto spettacolari ed esagerati e tecniche impossibili nella realtà, presenta un contesto storico molto affascinante e con basi molto reali. La storia della fine dello shogunato dei Tokugawa è sempre sullo sfondo e invoglia il lettore a saperne di più, grazie a diversi flashback che riprendono personaggi realmente esistiti e momenti molto importanti per la storia giapponese.
Al di là del fattore storico Kenshin Samurai Vagabondo è un manga molto ben fatto, che presenta un cast di personaggi vario e ben caratterizzato, sia dalla parte dei protagonisti che per quanto riguarda i vari antagonisti di tutta la storia. Ognuno di essi ha un proprio background spesso raccontato in maniera articolata, che riesce a dare un’identità e un carisma unico a molti personaggi.
Una delle parti più belle è quella dedicata al passato di Kenshin quando veniva chiamato ancora Battosai, una storia che quasi cambia le atmosfere della storia di base, diventando più cupa e violenta per raccontare al meglio un periodo storico molto diverso da quello che i personaggi vivono nel presente.
Anche i combattimenti sono sempre molto ben fatti e, seppur non realistici quanto le ambientazioni, riescono a divertire e a sorprendere i lettori. Molto belli anche i disegni di Watsuki, dallo stile semplice e preciso che riesce a disegnare con grande maestria le tante scene d’azione del fumetto.
Kenshin Samurai Vagabondo è un ottimo manga shonen ancora oggi, che piacerà soprattutto a chi ama la storia del paese nipponico.
Un ottimo manga shonen, che oltre a personaggi ben caratterizzati e spettacolari combattimenti, racconta anche uno dei periodi più affascinanti della storia giapponese.