Il senso di una fine: una storia breve e intensa
di Emanuela BrumanaUn romanzo che parla al cuore, coinvolge con una narrazione arguta e sconvolge, mettendo a nudo ferite e dolore.
Attraverso una scrittura arguta e brillante, Barnes fa scorrere davanti agli occhi del lettore la vita del protagonista, riassunta attraverso verità dei vincitori e le imperfezioni della memoria, per dirla con le parole dei protagonisti.
Un romanzo breve ma densissimo, che coinvolge, strappa sorrisi e sconvolge.
Il senso di una fine: trama
Tony ripercorre la sua vita, partendo da una gioventù fatta di affermazioni assolute e pose filosoficheggianti, passata in compagnia di due amici presto diventati tre con l'arrivo del brillante Adrian.
E poi i primi amori, una relazione fallimentare con una certa Veronica, che poi gli preferirà proprio quell'Adrian a cui Tony si sentiva così affine. La fine di un'amicizia, il tempo che prova a ricominciare, ma viene sconvolto di nuovo, nel suo scorrere placido, dalla notizia del suicidio di Adrian. Il momento del dolore e delle congetture –perché Adrian si è ucciso? Troppo geniale? Troppo solo? – poi la vita riprende.
Tony si ritrova adulto, anziano, con una separazione alle spalle e una figlia che lo cerca un po' troppo poco, quando viene sorpreso dal rigurgito del tempo: un'inaspettata eredità lo obbliga a riprendere i contatti con Veronica e a smuovere il passato, o ciò che lui ne ricorda.
Recensione de Il senso di una fine
Il senso di una fina è uno di quei libri che leggi, e pagina dopo pagina senti che sta affondando gli artigli in profondità, celando questa sua potenza dietro una scrittura limpida, arguta, schietta. Una scrittura che strappa persino dei sorrisi per il modo diretto in cui racconta certi inciampi della vita, ma il suo scopo non è quello di farti divertire bonariamente, e lo sai: vuole farti riflettere, smuoverti pensieri e considerazioni, dimostrarti che, proprio come Tony, stai vivendo una vita che fluisce placida, ma che può scontrarsi e infrangersi contro la complessità in qualsiasi momento. Perché la memoria tradisce, i ricordi mutano il reale e, come Tony, potremmo scoprire che stiamo censurando sfaccettature poco lusinghiere di chi siamo stati.
Il senso di una fine è un libro potente, che non affida al solo colpo di scena finale il peso della propria forza, ma dissemina l'intera storia di nodi da affrontare e interrogativi da porsi.
È un libro che consiglio a chi ama le narrazioni spietatamente oneste, infarcite di spunti di riflessione non scontati e sa guardare l'abisso accettando il fatto che l'abisso guardi dentro di lui.
Un libro intenso, che unisce una narrazione schietta a potenti interrogativi filosofici.