Streghe, giganti, furbissime volpi e tartarughe, questo e molto altro nell'immaginario creato da Roald Dahl che più di una volta ha raggiunto il grande schermo.
Quello di Roald Dahl è un nome importante e onnipresente nell’infanzia di chiunque. Lo scrittore inglese ha infatti il merito di averci regalato tanti romanzi, in cui realtà e magia si miscelano sapientemente. Nelle sue storie l’orrore fa parte del quotidiano, si nasconde dietro le persone e le cose più comuni, ma proprio i bambini più comuni sono in grado sconfiggere qualsiasi mostro, armati solo di coraggio e fantasia.
Dahl però non ha solamente riempito gli scaffali delle nostre librerie, ma anche i nostri schermi televisivi e ci ha portato e ci porta tuttora al cinema, sempre curiosi di rivedere la sua genialità declinata in una chiave nuova. Ma quali sono le opere da cui sono stati tratti degli adattamenti? Vediamole insieme.
Le streghe - 1983
Pubblicato per la prima volta nel 1983, Le streghe racconta le vicissitudini di un bambino che, dopo esser rimasto orfano, viene affidato alla nonna. La vecchia signora è una donna intraprendente e divertente che ama raccontare al nipote delle storie sulle streghe, insegnandogli a scovarle in base alle loro caratteristiche fisiche e comportamentali. Ben presto i due si ritroveranno però proprio dentro una di queste storie, nella necessità di salvare il mondo intero da un crudele piano.
È stato portato al cinema ben due volte: la prima nel 1990 con il titolo di Chi ha paura delle streghe?, diretto da Nicholas Roeg e con la straordinaria Anjelica Huston nei panni della strega suprema; la seconda volta recentemente nel 2020, con la regia di Robert Zemeckis e con Anne Hathaway come cattiva.
La fabbrica di cioccolato - 1964
Senza dubbio il più famoso tra tutti i suoi romanzi, La fabbrica di cioccolato (1964) è incentrato sulla bizzarra iniziativa indetta dell’eccentrico Willy Wonka, il proprietario della più grande fabbrica di dolciumi al mondo, che decide di nasconde nelle sue tavolette di cioccolato cinque biglietti d’oro. Chiunque li trovi potrà visitare la fabbrica e ricevere una scorta di dolci a vita. Charlie Bucket un ragazzino povero e umile trova l’ultimo biglietto, cambiando così per sempre la sua vita.
Gli adattamenti, entrambi di grande successo, sono Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato di Mel Stuart del 1971 con Gene Wilder come proprietario della fabbrica, e La fabbrica di cioccolato del 2005 diretto da Tim Burton, con un magnifico Johnny Depp al centro della vicenda. Ne è stato tratto anche un lungometraggio animato con protagonisti Tom & Jerry.
Furbo, il signor Volpe - 1970
Il signor Volpe si ritrova ad essere il bersaglio dell’odio e della sete di vendetta di tre avidi allevatori, Olio, Lupino e Pertica, a cui ogni notte ruba del bestiame per sfamare la sua famiglia. Inizia così una lunga battaglia tra i quattro fatta di pura forza fisica e tanta furbizia.
Dal libro, scritto nel 1970, Wes Anderson ha tratto Fantastic Mr Fox, il suo primo film d’animazione in stop motion nel 2009.
Il GGG - 1982
Sofia è una bambina orfana che una notte, mentre tutti dormono, vede dalla finestra dell’orfanotrofio un gigante aggirarsi tra le case e sbirciare al loro interno. Sofia si nasconde, ma l’essere riesce a rapirla e portarla con sé nel paese dei giganti, creature spesso crudeli che amano mangiare gli essere umani. Il Grande Gigante Gentile, come rivela di chiamarsi, è però diverso dai suoi simili e instaura sin da subito una forte amicizia con la bambina che lo seguirà in numerose avventure.
Anche Il GGG ha avuto un duplice adattamento: Il mio amico gigante, lungometraggio d’animazione del 1989 diretto da Brian Cosgrove e Mark Hall, e Il GGG di Steven Spielberg prodotto da Disney, con Mark Rylance e Ruby Barnhill.
Matilde - 1988
Chi non ricorda un cattivissimo Denny DeVito ripetere “Io sono un genio e tu sei scema, io sono grande e tu sei piccola, io ho ragione e tu torto”? Chi non ha avuto gli incubi al pensiero di finire nello strozzatoio o tra le grinfie della signorina Trinciabue? Il film diretto appunto da Danny DeVito è stato un grande classico degli anni ’90 che ha cristallizzato il personaggio di Matilda nell’immaginario comune.
Il libro è stato pubblicato nel 1988 e ha come protagonista Matilda Dalverme, una bambina di appena cinque anni dotata di grande intelligenza, nata però in una famiglia che la disprezza proprio per la sua mente e che fa di tutto per soffocarne le inclinazioni. Tra casa e scuola, la bambina riuscirà comunque a trovare diversi metodi efficaci per cavarsela e svilupperà un potere molto particolare.
James e la pesca gigante - 1961
Primo successo dello scrittore, pubblicato nel 1961, racconta l’avventura di James, un bambino rimasto orfano dopo che i suoi genitori sono stati mangiati da un rinoceronte. Viene quindi dato in affidamento alle zie Spugna e Stecco, due vecchie megere che si divertono a maltrattarlo e lo costringono a lavorare tutto il giorno. Sempre più infelice, James un giorno si nasconde dietro a degli arbusti per piangere in santa pace. Incontra così un vecchio che gli regala un sacchetto con dei semini verdi e lo invita a farci un infuso. I semi però cadono in giardino e vengono inghiottiti dal terreno. Il giorno dopo, in quel luogo inizierà a crescere una pesca molto particolare…
Da questo romanzo è stato tratto il film d’animazione omonimo di Henry Selik del 1996.
Agura Trat - 1989
Agura Trat è l’ultimo romanzo pubblicato dall’autore in vita, nel 1989. Questa volta non sono dei bambini ad essere i protagonisti, bensì due pensionati, l’anziano signor Hoppy e la signora Silver, di cui l’uomo è innamorato. La signora Silver ha una tartaruga, Alfio, a cui è molto affezionata e che vorrebbe vedere crescere. Il signor Hoppy per conquistarla le rivela di esser a conoscenza di una formula magica che l’aiuterà. La reazione della signora è di immenso entusiasmo e l’anziano dovrà quindi cercare di non deluderne le aspettative.
Dal romanzo la BBC ha tratto nel 2015 il film per la televisione Roald Dahl’s Esio Trot, con protagonisti Dustin Hoffman e Judi Dench.