Irvine Welsh: non solo Trainspotting, i migliori libri dello scrittore scozzese

di Simone Alvaro Segatori

Sin dagli esordi con Trainspotting, Welsh non ha mai spesso di indagare con grande ironia e cinismo le dipendenze dell'essere umano, senza tralasciare nulla: droghe, alcol, sesso, violenza, ma anche le paure e i mass media.

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Irvine Welsh è spesso definito l’Émile Zola dei nostri tempi e non a torto. I suoi scritti sono intrisi di un realismo crudo e viscerale e raccontano senza filtri uno spaccato del mondo contemporaneo, più precisamente il distretto di Leith in Scozia. Qui si muovono personaggi deboli, spezzati da vizi, ossessioni e idealismi da quattro soldi. Sono eroinomani, alcolizzati, ragazze che sognano di svoltare con il porno e poliziotti corrotti, tutti disadattati autodistruttivi che scendono a patti con la vita pur di restare a galla.

Utilizzando un linguaggio diretto, scurrile e non edulcorato, Welsh ha seguito l’arco della sua stessa vita e delle sue esperienze, raccontando prima i risvolti delle sottoculture degli ’80 e dei ’90, per arrivare ad oggi, dove chi è sopravvissuto cerca ancora di trovare il proprio spazio in una società che lo mette sempre all’angolo.

Trainspotting (1993)

Nel 1993 Welsh mette insieme i pezzi della sua vita e i diari compilati nel suo periodo di tossicodipendenza e quasi per gioco, ricreando l’eccitazione data dall’eroina e dai rave, nasce Trainspotting, il romanzo che lo consacra ad un successo immediato e duraturo.

Si presenta come un’antologia di racconti apparentemente sconnessi tra di loro, ma con protagonisti irrimediabilmente legati dalla stessa estrazione popolare, dalla stessa rabbia, dall’abuso di droghe e alcol, che cercano una via d’uscita dalla noia e dalla brutalità delle loro vite. Abbiamo tra gli altri Renton e i suoi continui tentativi di disintossicarsi, Begbie la cui droga è la violenza, Sick Boy ossessionato da Sean Connery e il perenne nervoso Spud. Tutti personaggi resi immortali dal film omonimo del 1996, diretto da Danny Boyle.

Tolleranza zero (1995)

Pubblicato nel 1995, Tolleranza zero è uno dei romanzi più crudi e più amati dell’autore. Sesso, droga e violenza non sono che la superfice di una storia che scava nella profondità dell’animo umano, senza abbandonare il tradizionale stile di Welsh cinico, divertito e privo di moralismi.

Il romanzo è un viaggio nella mente di Roy Strang, un giovane entrato in coma dopo un fallito tentativo di suicidio. Ancora molto presente a sé stesso, sente e comprende tutto ciò che succede intorno al suo letto d’ospedale e lotta per rimanere in questo stato di semi incoscienza il più a lungo possibile. Tra i ricordi della sua vita precedente, si inserisce un lungo flusso di coscienza che lo vede protagonista di un’allucinata battuta di caccia al marabù.

Ecstasy (1996)

Ecstasy raccoglie tre racconti lunghi, tre diverse vite attraverso le quali Welsh mette a nudo i risvolti più crudeli della vendetta e delle droghe. In Lorraine va a Livingstone una scrittrice decide di vendicarsi del marito, infedele, corrotto e amante della pornografia; in La fortuna sta sempre nascosta Samantha, nata senza braccia a causa di un farmaco assunto in gravidanza dalla madre, rintraccia chi ha creato il farmaco per vendicarsi del suo destino; infine Ecstasy è la storia di un trentenne diviso tra la passione per l’ecstasy appunto e la violenza negli stadi e contro sua moglie.

Il lercio (1998)

Bruce Robertson, agente di polizia corrotto e violento di Leith, è al centro della narrazione de Il lercio ed è tutto tranne che un personaggio positivo. Esponente di una loggia massonica scozzese, conservatore, razzista e omofobo, è convinto di essere un vincente e passa le sue giornate tra droga, prostitute e alcool, approcciandosi agli altri solo con crudeltà. Mentre indaga sull’omicidio di un giovane ragazzo di colore, gli viene diagnosticato il verme solitario, a cui Welsh darà la parola e il compito di leggere nell’anima del suo riluttante ospite.

Colla (2001)

Con il suo inconfondibile stile, Welsh realizza con Colla un romanzo di formazione, privo di sentimentalismi ma che scava a fondo tra il disagio adolescenziale e le problematiche sociali della Scozia a cavallo degli anni ’90. Gas Terry, Business Birrell, Gally e DJ N-Sign sono i protagonisti del romanzo e di un’amicizia che tra alti e bassi si sviluppa dall’infanzia sino all’età adulta.

Porno (2002)

Nel 2002 Welsh riprese i fortunati personaggi di Trainspotting per raccontarci le loro vicende dieci anni dopo l’affare che conclude il primo romanzo. C’è chi si è ripulito, chi ancora ci casca e chi invece non ha mai smesso. La vendetta è solo una delle tematiche portanti di questo seguito corale, in cui trovano spazio anche alcuni personaggi di Colla. A Porno sono seguiti poi anche L’artista del coltello (2016) incentrato sulle vicissitudini di Begbie in California, e Morto che cammina (2018) che chiude il ciclo.

I segreti erotici dei grandi chef (2006)

Negli ambienti dei ristoranti di lusso di Edimburgo si sviluppa la storia di due ispettori sanitari, Brian Kibby e Danny Skinner, due personaggi agli antipodi. Il primo è un ragazzo noioso, con un’infanzia monotona ma tranquilla alle spalle e che passa la maggior parte del suo tempo a completare un plastico ferroviario iniziato con il padre. Danny, invece, il padre non l’ha mai conosciuto, è cresciuto con una madre punk ed è fin troppo dedito ai vizi. I conflitti tra i due non mancano ma si acuiscono quando entrambi iniziano a provare interesse per la collega Shannon McDowall. Un romanzo profondo, dove non mancano le ossessioni e con un finale che scardina ogni convinzione del lettore.

Una testa mozzata (2007)

In un’anonima cittadina di provincia, il locale campione di subbuteo, Jason King, tira a campare come meglio può, tra lavori legali e non. L’incontro fortuito con Jenni Cahill, una goth con tendenze suicide, porta Jason a sperare in un futuro migliore e nel riscatto sociale. Una testa mozzata è forse il romanzo più positivo dello scrittore, che non rinuncia però al suo humor nero e a tratteggiare ogni personaggio in modo grottesco.

Skagboys (2012)

Nel 2012 Welsh ritorna romanticamente nei luoghi di Trainspotting e realizza un brillante prequel. È il 1984 e Renton, Spud e Sick Boy muovono inesorabilmente i primi passi dentro il mondo dell’eroina mentre tutti gli altri personaggi che gravitano intorno a loro sono attratti dalle proprie ossessioni. Welsh mette in scena l’origine della loro rabbia e del loro disagio sociale, tratteggiando con ironia e forza brutale l’inizio della decadenza fisica e morale che li intrappolerà per anni.

La vita sessuale delle gemelle siamesi (2014)

La vita sessuale delle gemelle siamesi rappresenta una momentanea cesura con la produzione precedente. L’ambientazione si sposta infatti dalla cupa periferia scozzese alla soleggiata Miami e al centro della narrazione troviamo due donne, Lucy Brennan e Lena Soreson, appassionata di fitness la prima e bulimica e obesa la seconda. Un’apparente cambio di rotta, con cui in realtà Welsh continua a riflettere e ad indagare le dipendenze e le nuove droghe: il cibo, le apparenze, la forma fisica e soprattutto i mass media.