Dal 2014 Hercule Poirot, il celebre detective di Agatha Christie, è tornato nelle librerie con dei nuovi romanzi inediti scritti da Sophie Hannah. Ma è il nuovo Poirot all'altezza dei classici?
Quando si parla di Agatha Christie si parla di una vera e propria istituzione letteraria che non negli ultimi 100 anni non ha mai perso il suo fascino e che anzi, di decennio in decennio, ha attratto nuove schiere di fedelissimi lettori. Tra tutti i personaggi nati dalla sua penna, è l’elegante Hercule Poirot ad occupare un ruolo di primo piano tra i detective più infallibili e amati nella storia del genere crime.
Poirot è un’icona senza tempo che, da qualche anno, la casa editrice Harper Collins e la Agatha Christe Ltd. (gli eredi che detengono i diritti sulle opere della giallista) hanno deciso di far rivivere in nuove inedite storie. L’operazione letteraria, iniziata nel 2014 e che ad oggi conta ben quattro romanzi, è stata affidata alle mani esperte di Sophie Hannah.
Chi è Sophie Hannah?
Poetessa e romanziera britannica, Sophie Hannah è considerata la regina del thriller psicologico contemporaneo grazie alla fortunata serie con protagonisti i detective Charlie Zailer e Simon Waterhouse. Non poteva quindi esserci penna migliore della sua per rivisitare senza stravolgere il personaggio del detective belga. Appassionata e avida lettrice della Christie, quando è stata proposta del suo editore come candidata, si è resa conto di non aver mai vagliato l’ipotesi di imbarcarsi in un simile lavoro, ma di avere già pronta in mente una trama. Del resto, aveva letto tutti i libri della saga talmente tante volte da sentirsi come “programmata” per questa missione.
Com’è il Poirot di Hannah?
Il pregio di questo particolarissimo reboot è stata la cura con cui Hannah ha mantenuto l’impostazione tradizionale del romanzo “christiano”, senza renderlo antiquato o datato e senza, per esempio, portare Poirot ai tempi nostri o buttarlo ad affrontare situazioni per lui improbabili. Tuttavia, pur volendole rimanere fedele, Hannah ha accuratamente evitato di scrivere esattamente come la Christie e di copiarla sterilmente. Perciò a narrare le vicende troviamo un nuovo personaggio, l’ispettore Edward Catchpoole, che possiamo associare al vecchio Hastings e che in qualche modo indossa i panni di Hannah stessa nel suo modo di conoscere Poirot da lungo tempo.
Per quanto però i casi siano intriganti e ben costruiti, la nota dissonante appare essere la caratterizzazione forzata di Poirot. Le parole francesi, le sue manie, le ossessioni di ordine e pulizia e le sue frasi tipiche sono reiterate all’infinito e rischiano spesso si renderlo una macchietta piuttosto che un personaggio realistico e credibile.
Man mano che si prosegue con la lettura della nuova saga però si avverte una maggiore sicurezza e consapevolezza nell’autrice che si riflette anche nel protagonista e nelle trame, sempre più complesse e ingegnose.
Dei quattro libri pubblicati, l’ultimo The Killings at Kingfisher Hill è uscito quest’anno ma è ancora inedito in Italia. Vediamo quindi nello specifico i tre romanzi precedenti.
Tre stanze per un delitto. Il ritorno di Poirot (2014)
Poirot si concede finalmente una merita vacanza, priva però dello stesso organizzativo della partenza. Ecco quindi che, all’insaputa di tutti, affitta una camera in una pensione londinese. Ma un giorno, mentre beve un caffè in un bar, si imbatte in una donna sconvolta che gli rivela che presto verrà uccisa e lo supplica di non tentare di salvarla né tantomeno di indagare successivamente poiché, a sua detta, lei merita la morte. Tre omicidi sconvolgono però la città quella notte stessa e Poirot non riesce a fare finta di nulla.
La cassa aperta. Un nuovo caso per Hercule Poirot (2016)
Lady Athelinda Playford, eccentrica scrittrice irlandese, invita Poirot, Catchpoole e una manciata di sconosciuti a passare qualche giornata nella sua dimora. Qui annuncerà a tutti la sua decisione di modificare il proprio testamento. Una comunicazione poca saggia da dare di fronte ad un vasto pubblico e che, infatti, in poche ore porterà al ritrovamento del primo cadavere. Un omicidio apparentemente senza alcuna logica, che si intreccia a vaghi versi di Shakespeare senti qua e là e all’inquietante presenza di un cacciatore di eredità.
Il mistero dei tre quarti. Un nuovo caso per Hercule Poirot (2018)
Di ritorno a casa, Poirot si imbatte in una furiosa Sylvia Rule, una donna a cui il detective ha inviato un misterioso bigliettino accusandola dell’omicidio di Barnabas Pandy. La donna però non ha idea di chi sia Pandy né del perché le sia stata rivolta una simile accusa. Ma fatto ancora più strano, Poirot non conosce né lei, né Pandy e non ha mai scritto alcun biglietto. Entrato a casa poi lo attente un certo John McCrodden, recatosi lì per chiedergli spiegazioni su una certa lettera ricevuta dal detective…