Le rose di Versailles, il manga che ha ispirato Lady Oscar

di Giulia Greco

Impossibile non rimanere incantati dal lavoro che Riyoko Ikeda ci ha donato quando ha pubblicato il suo Le rose di Versailles. Scopriamo perché il manga è un capolavoro intramontabile della letteratura nipponica.

Le rose di Versailles, il cui titolo originale è Versailles no Bara, è il manga di Riyoko Ikeda che ha dato vita a Lady Oscar, icona femminista per antonomasia divenuta un modello da seguire per milioni di donne in tutto il mondo.

La vicenda narrata nel manga di Ikeda ha luogo nella Francia del XVIII secolo, agli albori della Rivoluzione del 1789.

Protagonista dell'opera, che ha saputo fondere insieme dramma storico e intrighi di corte, personaggi realmente esistiti ad altri di pura fantasia, è Oscar François de Jarjayes, alla quale, per volere del padre, viene impartita un'educazione prettamente maschile. Il destino di Oscar viene così deciso nel giorno stesso della sua nascita da un padre che la addestra alle armi e al combattimento, noncurante della volontà della figlia.

La giovane Oscar, che a soli quattordici anni viene nominata comandante della Guardia Reale, forte, bellissima, coraggiosa e generosa, è la grande eroina tragica della storia.

Il ritratto che ne fa la maestra Ikeda è infatti quello di una donna sì intrepida e leale verso la corona, ma anche umana, fragile e tormentata.

Il suo animo sensibile troppo spesso si scontra con la drammatica realtà che la circonda. Se da un lato è legata alla nobiltà parigina da un infrangibile giuramento, dall'altro non riesce a voltare le spalle a un popolo che muore di stenti sotto i suoi stessi occhi.

La costruzione del personaggio principale dell'opera è il fiore all'occhiello di un manga considerato un capolavoro della letteratura giapponese a fumetti. Oscar rappresenta al tempo stesso una donna che non si attiene ai canoni di una società conservatrice, che relega le donne al solo ruolo di mogli e madri, ma al tempo stesso, in particolare dopo l'incontro con Hans Axel von Fersen, l'amante della regina per il quale nutre sentimenti romantici, si batte e reclama la propria femminilità e il suo diritto a essere donna.

Allo stesso modo, l'altra grande protagonista del manga di Ikeda, l'altra rosa di Versailles, Maria Antonietta, è dipinta non tanto (o non solo) come la regina capricciosa, insensibile e cieca alle problematiche del suo popolo di cui narrano le cronache storiche, ma soprattutto come una donna costretta a un matrimonio che non desidera, una giovane fanciulla strappata alla sua terra per andare in sposa a un uomo sconosciuto che lei proprio non riesce ad amare.

Come Oscar, anche Maria Antonietta si sente in trappola, prigioniera di un ruolo che non ha scelto, di una vita in cui non c'è posto per l'amore vero, per i desideri e le aspirazioni e che per questo è maledetta, destinata a finire in tragedia.

Sullo sfondo delle vicende delle tormentate protagoniste, che si intrecciano e fanno da contrasto a quelle di due ragazze del popolo di Parigi (Jeanne Valois De La Motte e Rosalie Lamorliere), si stagliano il malcontento delle classi sociali meno agiate, l'emergere dell'astio verso i monarchi e la nascita degli ideali illuministi che porteranno allo scoppio della Rivoluzione.

Le rose di Versailles è un classico intramontabile del fumetto giapponese, un'opera che, tra immaginazione e realtà, ha raccontato una storia che non resta solo ancorata al passato in cui è ambientata, ma che sempre sarà universale, perché tali sono i personaggi e i sentimenti che li animano, umani, quotidiani e per questo riconoscibilissimi e reali.

VOTO10 / 10

Un capolavoro, un classico del fumetto giapponese che ci ha donato un personaggio indimenticabile, insegnandoci anche un po' di storia!