Paradise Kiss, recensione del manga di Ai Yazawa
di Giulia GrecoPassione per la moda e spirito di sacrificio si fondono nel manga di Ai Yazawa che narra la storia della giovane Yukari, alla ricerca della propria identità.
Anello di congiunzione tra Cortili del Cuore, di cui è il naturale sequel, e Nana, Paradise Kiss è un racconto di formazione, una storia a tratti malinconica, avvolta da un'aura cinica e realista che conduce a un inevitabile finale agrodolce.
Nonostante sia il sequel di Cortili del Cuore, Paradise Kiss ha poco a cui spartire con l'opera precedente di Ai Yazawa. Nonostante la presenza di personaggi già visti in Cortili, i temi in Paradise Kiss si fanno più adulti, i toni leggermente più cupi e invece che seguire il percorso di una protagonista che già sa cosa desidera dalla vita, stavolta abbiamo a che fare con un'adolescente smarrita come tante altre. Yukari Hayasaka, detta Caroline, ha diciotto anni e per tutta la vita non ha fatto altro che tentare, senza risultati, di compiacere la madre, che la vorrebbe studentessa modella della prestigiosa scuola superiore Seiei.
Yukari ha vissuto tutta la sua vita seguendo un percorso disegnato per lei, ma che non desidera veramente percorrere. Come fare a smettere che siano gli altri a definirla? Come fare a prendere le proprie decisioni, a far valere la propria volontà? Domande a cui sembra impossibile dare una risposta, soprattutto se quella risposta non la si è ancora trovata.
Tutto cambia quando alcuni studenti dell'istituto d'arte Yaza (tra cui la vivace Miwako, sorella della Mikako protagonista di Cortili) incrociano il cammino di Yukari chiedendole di far loro da modella per un'importante sfilata che potrebbe dare una svolta al loro futuro.
È solo a questo punto che Yukari, mettendo in dubbio ogni certezza, si trova finalmente nella posizione di poter scegliere da sé cosa fare della propria vita. Il legame col carismatico Joji, protagonista maschile del manga, la scuote dalla sua apatia, permettendole di osservare il mondo da una prospettiva diversa, di maturare e capire di non poter lasciare che siano altri e decidere del suo futuro.
E se neppure la relazione con Joji è tutta rose e fiori, è fondamentale per Yukari, perché la sprona a mettersi in gioco, a interrogarsi e domandarsi quali siano i suoi più reconditi desideri, quali gli obiettivi da raggiungere.
Aveva trasformato il mio mondo in bianco e nero, in un universo di pazzi colori. Ecco ciò che Joji aveva fatto per me.
E alla fine Yukari trova una risposta, imbocca la strada giusta, passando naturalmente per una miriade di scelte sbagliate e scoprendo, nel frattempo, l'amore e la passione più profonda e travolgente.
Apripista alle tematiche ancor più mature che caratterizzeranno Nana (ultima opera, tuttora incompleta, dell'autrice), Paradise Kiss spicca nel panorama del manga giapponese per ragazze non solo per il perfetto equilibrio tra dramma e commedia che già aveva caratterizzato Cortili del Cuore, ma anche per l'attento lavoro psicologico fatto sui personaggi e il personalissimo stile grafico che contraddistingue le opere della mangaka. Un capolavoro senza tempo. Imperdibile!
Nato dalla penna di Ai Yazawa, Paradise Kiss è un inno alla passione, all'impegno e alla perseveranza. Una breve serie manga che ogni creativo e soprattutto ogni appassionato di moda non può perdersi.