Kuroko no Basket: canestri con i superpoteri

di Silvio Mazzitelli

Kuroko no Basket ha avuto un discreto successo di pubblico soprattutto in patria, grazie anche alle tre serie animate che ne ripercorrono la storia.

Indice

Dopo l’avvento di Slam Dunk tra i manga sportivi, il genere definito come “spokon” ha avuto un’impennata di nuove aggiunte, e molti altri manga hanno provato a ripercorrere la via del basket proprio sulle orme del capolavoro di Takehiko Inoue. Tra questi vi è Kuroko no Basket, un manga di Tadatoshi Fujimaki pubblicato su Weekly Shonen Jump proprio come il suo predecessore Slam Dunk. Il manga è stato pubblicato tra il 2008 e il 2014 per un totale di 30 volumi arrivati anche in Italia tramite l’editore Star Comics. Il manga originale ha avuto anche un breve sequel chiamato Kuroko no Basket: Extra Game di soli due volumi e una serie spin-off chiamata Kuroko no Basket: Replace Plus che si focalizza sulla vita di tutti i giorni dei vari personaggi e che è composta da 10 volumi. Anche queste due serie sono arrivate in Italia grazie a Star Comics.

L’intera storia di Kuroko no Basket è stata trasposta in un anime iniziato nel 2012 e andato avanti fino al 2015 per un totale di tre stagioni. La serie animata è da poco disponibile anche su Netflix, che per il momento ha portato la prima stagione anche sulla piattaforma di streaming più seguita al mondo. Scopriamo di cosa parla quest’opera dedicata a uno degli sport più amati del mondo.

La Trama

Kuroko no Basket personaggiShueisha

La storia di Kuroko no Basket parla dell’ascesa della promettente squadra di basket del Liceo Seirin. In passato esisteva una squadra delle scuole medie chiamata Teiko con alcuni giocatori formidabili, tanto che venne chiamata la “Generazione dei Miracoli” dato che nessuno poteva batterli. Una volta diplomati, ognuno dei cinque giocatori titolari andò in un liceo diverso, ma pochi sapevano che esisteva un sesto giocatore della “Generazione dei Miracoli” altrettanto importante chiamato Tetsuya Kuroko.

Adesso Kuroko si è iscritto al Liceo Seirin dove fa la conoscenza con Taiga Kagami un giocatore estremamente talentuoso che ha vissuto tutto il periodo delle scuole medie in America. I due sono pronti a guidare la squadra del Seirin fino ai campionati nazionali di Basket, e per vincere sanno già che dovranno affrontare i cinque precedenti giocatori della Generazione dei Miracoli. Il campionato ha dunque inizio.

Il giocatore fantasma

Kuroko no Basket protagonistaShueisha

Kuroko no Basket è un manga sportivo molto leggero e che punta più alla spettacolarità che al realismo durante le tante partite impresse su carta che l’opera ci mostra nei suoi trenta volumi. Infatti tutti i giocatori più forti hanno una sorta di talento speciale che funziona quasi come una sorta di superpotere, anche se ovviamente si tenta di restare sempre nei limiti umani. Ad esempio Kuroko è in grado di celare la sua presenza in campo passando inosservato, cosa che gli permette di rubare più facilmente palla, altri giocatori hanno capacità come una precisione impressionante nei tiri da 3, un particolare stato di trance in cui diventano molto più veloci e inarrestabili e così via.

La trama è piuttosto lineare e sa molto di già visto per chiunque abbia già letto manga di questo tipo: si passa da una fase iniziale di presentazione dei personaggi principali, poi si passa ai rivali principali fino a quando non si mette in scena il torneo regionale e poi quello nazionale. Un percorso che è ormai comune alla maggioranza dei manga a tema sportivo ambientati a scuola.

Il problema di Kuroko no Basket è quello però di non portare davvero niente di realmente originale. Ad esempio anche Haikyuu!!, manga sulla pallavolo, segue un percorso simile nella sua storia, ma la caratterizzazione dei personaggi e il ritmo delle partite lo rendono molto avvincente nonostante non sprizzi d’originalità nelle basi della storia. Kuroko invece si basa molto su cliché e personaggi stereotipati, con partite che si basano più sulle nuove tecniche speciali dei giocatori più che su una vera e propria evoluzione dei giocatori e delle loro tattiche.

Kuroko no Basket è dunque un manga appena sufficiente che non può minimamente paragonarsi a un mostro sacro come Slam Dunk, e verrà probabilmente a noia molto presto a chiunque abbia letto molti spokon. Interessante soltanto se si vuole una lettura semplice e piena di esagerazioni tipiche giapponesi per spegnere il cervello e rilassarsi.

VOTO5.5 / 10

Un manga sul basket che predilige più lo spettacolo che il realismo. Nulla di male se non fosse che la storia sa molto di già visto per chiunque abbia letto altri manga sportivi.