Piero della Francesca si muove in una Firenze sempre ricca di fascino, tra opere d'arte, scuole di pensiero segrete e una scia di omicidi che sembra puntare dritta verso di lui.
Ci sono libri che sfuggono ai generi, che rifiutano di incasellarsi sotto un'unica etichetta.
Penso che questa sia la forza del libro di Chiara Montani, Il mistero della pittrice ribelle. Si potrebbe facilmente dire che è un giallo, ma la verità è che, sulla trama sicuramente ricca di mistero, si innestano con grazia e intelligenza approfondimenti di opere d'arte e rimandi storici.
Insomma, una lettura che mi sento di consigliare.
Il mistero della pittrice ribelle: la trama
Lavinia, nipote di un pittore fiorentino, sogna di poter dipingere, ma si ritrova invece incasellata nel suo ruolo subalterno di donna, promessa sposa a Lorenzo, un buon partito che però non accetterebbe mai la sua passione per pennelli e pigmenti.
Domenico, zio di Lavinia, lotta per tenere a galla la sua carriera di pittore, fra commissioni varie.
Piero della Francesca, amico di Domenico, richiamato a Firenze da una lettera con cui si richiede urgentemente il suo aiuto, perché un'oscura minaccia aleggia sul suo amico.
Questi tre personaggi si trovano invischiati in una serie di omicidi e avvenimenti che sembrano mettere a rischio le loro esistenze. Sullo sfondo, una magnifica Firenze, turbata da congiure e lotte di potere, e diverse opere d'arte che vengono elevate, dalla narrazione, al pari dei personaggi stessi.
Recensione de Il mistero della pittrice ribelle
Da diplomata al liceo artistico, non potevo non amare questo libro. Perché la cura che emerge nella descrizione delle opere, della luce ma anche dei metodi pittorici è evidente, tanto quanto la passione che ha animato la penna dell'autrice.
Il mistero della pittrice ribelle è un bel libro che, come dicevo, non si incasella facilmente sotto la sola etichetta di giallo, nonostante il mistero e i colpi di scena non manchino. La sola critica che sento di muovere al libro è che per me, che di thriller, crime e gialli ne ho letti un po', uno dei colpi di scena finali non era così ben celato fra le pagine. Detto questo, la Montani si è fatta subito perdonare inserendo un ulteriore cambio di prospettiva e regalandomi un finale d'effetto, non scontato e ben gestito.
Ho apprezzato, oltre alle spiegazioni delle opere, anche i forti rimandi anche lessicali al periodo storico: le descrizioni degli abiti, degli ambienti, delle cariche... Tutto ha contribuito a farmi fare davvero un passo indietro nella storia ogni volta che aprivo il libro.
Per concludere, quindi, Il mistero della pittrice ribelle è un bel libro, che consiglio di leggere a chi ama le storie avvincenti e non fini a se stesse. Qui, per arricchire una storia di mistero, si è messa in gioco l'arte: non male!
Un giallo che intreccia arte, filosofia e storia. Una lettura appassionante e piacevole che, se da un lato non inganna i più avvezzi al thriller, dall'altro si rivela ben scritto e godibile.