Un manga sulla passione per il cibo e la cucina portata all'estremo in un mondo fantasy davvero esagerato.
La buona cucina è uno degli argomenti preferiti di una vasta fetta di pubblico. Basti pensare al successo dei programmi di cucina, tanto da arrivare a creare canali tematici in televisione che trasmettono questo tipo di show 24 ore su 24. Questa passione per il cibo esiste da sempre ed è esplosa di recente grazie a diversi nuovi media. Anche nel mondo del fumetto giapponese l’amore per la cucina esiste da sempre con alcuni manga storici, come Oishinbo (da noi inedito), che vanno avanti da decenni, oppure il più recente Food Wars aveva catturato l’attenzione di molti. Sulle pagine di Weekly Shonen Jump però esiste un manga ancora più esagerato di Food Wars chiamato Toriko.
Se Food Wars metteva diversi cuochi uno contro l’altro in sfide puramente culinarie (per quanto a volte piene di eccessi), Toriko è su un altro livello in quanto le sfide tra cuochi, o tra persone del settore culinario, diventano dei veri e propri combattimenti in stile Dragon Ball. Toriko è un manga disegnato da Mitsutoshi Shimabukuro, iniziato nel 2008. L’opera si è conclusa nel 2016 con un totale di 43 volumi. L’intera serie è poi stata portata in Italia da Star Comics che ha già concluso la pubblicazione. Anche di Toriko è stato tratto un anime di ben 147 episodi, iniziato nel 2011 e conclusosi nel 2014 in Giappone. Famosi sono anche alcuni episodi in cui viene realizzato un crossover con il famoso One Piece. Vediamo di cosa parla più nel dettaglio Toriko.
La trama
Il mondo vive nell’Era del Buongusto, un’epoca in cui la ricerca culinaria è al suo apice e i cuochi di tutto il mondo cercano sempre nuovi ingredienti rari per portare a un nuovo livello i propri piatti. Il mondo però è popolato da creature potentissime da cacciare, e spesso un intero esercito non potrebbe far nulla contro questi esseri. Per questo esistono i cacciatori di alimenti di lusso, in grado di cacciare qualsiasi animale esistente. Uno dei più bravi in circolazione è Toriko, appartenente ai “quattro sovrani del cielo”, quattro individui considerati tra i migliori cacciatori di alimenti.
L’obiettivo di Toriko è quello di creare il suo menù definitivo scegliendo le varie portate tra gli alimenti più buoni che è riuscito a procurarsi. In una delle sue missioni Toriko conosce Komatsu un timido cuoco che però nasconde un grande potenziale. I due allora iniziano a viaggiare insieme così che Komatsu possa allenarsi a diventare un grande chef cucinando ciò che Toriko si procura. Nel suo viaggio però Toriko dovrà vedersela anche contro pericolosi avversari che tenteranno di mettergli i bastoni tra le ruote, come la Mafia Alimentare, un’organizzazione criminale che vuole monopolizzare il mercato degli alimenti rari e N.E.O. un’altra organizzazione misteriosa che sfrutta tecnologie avanzate per un piano che di buono non ha nulla. Toriko si ritroverà quindi coinvolto in battaglie sempre più difficili ed esagerate, ma dalla sua può contare su una forza sovrumana e diversi fedeli alleati.
Un mondo dedicato al cibo
Il manga di Shimabukuro è un concentrato di esagerazioni sempre più grandi. La struttura da shonen pieno di combattimenti con poteri sovrumani è alternata spesso da parti dedicate all’avventura e alla cucina, che ricordano vagamente altre opere, una su tutti Hunter X Hunter. L’autore tenta in tutto il manga di continuare a stupire il lettore con ambientazioni sempre più esagerate e creature sempre più strane, inserendo poi ingredienti folli e impensabili. Un plauso dunque all’originalità, peccato che questa continua corsa all’esagerazione non si ferma mai e si arriva nella parte finale della storia a momenti davvero troppo esagerati anche per chi ormai pensava di aver visto tutto. Il senso del limite infatti non esiste, e questo invece di migliorare la qualità del fumetto la penalizza molto quando ogni aspetto del manga è portato all’estremo.
Anche i combattimenti seguono lo stesso percorso, con battaglie interessanti e divertenti per il modo in cui l’autore riesce a trasformare utensili da cucina in armi di distruzione di massa, fino a sfociare in esagerazioni non ben giustificate che nemmeno Dragon Ball si sarebbe mai sognato di mettere in scena.
Il tratto di Shimabukuro è leggermente grezzo ma godibile, i personaggi sono caratterizzati in maniera piuttosto stereotipata, con ad esempio Toriko che è il classico protagonista all’apparenza invincibile che sa sempre cosa fare, mentre Komatsu è il classico personaggio timido e pauroso che pian piano diventa sempre più coraggioso e sicuro di quello che fa. Tutto sommato non risultano mai fastidiosi o incoerenti con le loro azioni, e molti personaggi secondari sono più che riusciti.
Toriko è un manga godibile, ma senza niente che lo renda più di questo: divertente da leggere per spegnere il cervello e vedere quale nuova follia si è inventato l’autore per alzare di un gradino la scala delle esagerazioni.
Toriko è un manga che si diverte a creare un mondo basato sul cibo tentando di stupire continuamente il lettore con esagerazioni estreme. Peccato che alla lunga ciò risulti stancante.