World Trigger: visitatori da altri mondi in questo manga d'azione
di Silvio MazzitelliUna serie tra azione e fantascienza che ha saputo dire la sua nel mondo dei manga.
La rivista Weekly Shonen Jump ha dato i natali ad alcuni dei più grandi manga di successo, tra Dragon Ball, One Piece, Naruto e i recenti Demon Slayer e My Hero Academia. Ogni anno vengono lanciate tante nuove serie ma sono poche quelle che riescono realmente ad affermarsi. Nell’ultima generazione di manga, tra quelli che si sono distinti vi è anche World Trigger, opera di Daisuke Ashihara iniziata sulla famosa rivista nel 2013.
La serie è stata pubblicata su Weekly Shonen Jump fino al 2018 per poi cambiare rivista passando alla mensile Jump Square a causa di problemi di salute dell’autore che non riusciva più a garantire una cadenza settimanale per il suo manga. Al momento in totale sono usciti 22 volumi in Giappone, mentre l’opera in Italia è arrivata a 20 volumi pubblicati dalla casa editrice Star Comics. Per colpa dei problemi di salute dell’autore la serie è stata in pausa per più di un anno prima di passare alla pubblicazione su nuova rivista, ma nonostante questo ha mantenuto un discreto successo tra i lettori, tanto da aver visto la nascita di due serie animate.
La prima stagione dell’anime ha superato i 70 episodi iniziando nel 2014 e finendo nel 2016. A gennaio 2021 è invece iniziata una seconda stagione che riprende le vicende dalla fine della precedente. Scopriamo dunque le atmosfere da fantascienza di World Trigger.
La trama
La storia è ambientata nel Giappone attuale, dove un giorno un misterioso portale dimensionale si apre sulla cittadina di Mikado City facendo uscire degli esseri alieni chiamati Neighbor. Questi esseri umanoidi iniziano a distruggere la città e le forze di difesa della Terra a fatica riescono a respingerli. Dopo questo attacco viene fondata un’agenzia di difesa chiamata Border, con il compito di difendere l’umanità da questi alieni. La Border, studiando le conoscenze aliene, sviluppa una nuova tecnologia chiamata Trigger. Questa sfrutta una forma di energia precedentemente mai rilevata chiamata Trion presente in ogni essere vivente e prodotta da un organo vicino al cuore. Ogni persona ha un diverso quantitativo di Trion che ne influenza anche le capacità in battaglia. Il Trigger può assumere diverse forme, tra spade, armi da fuoco e altri poteri più particolari, a seconda di chi lo utilizza. Inoltre, esistono anche i Black Trigger, una variante creata da utilizzatori esperti dopo la loro morte, che può essere usata soltanto da persone compatibili. I Black Trigger sono molto più potenti dei normali Trigger e sono molto rari.
La storia inizia 4 anni dopo l’apertura del primo portale, quando la scuola in cui studia Osamu Mikumo, un membro appena entrato nella Border, viene attaccata dai Neighbor. Mikumo non è ancora molto bravo a utilizzare il Trigger ma decide di combattere. Quando sta per avere la peggio arriva in suo aiuto Yuma Kuga, un nuovo studente appena trasferito che lo salva utilizzando un Black Trigger. Kuga rivela a Mikumo di essere anch’egli un Neighbor, nato in un’altra dimensione e che attualmente è giunto sulla Terra per cercare un amico di suo padre.
Guerre tra dimensioni
World Trigger ha un’ambientazione affascinante e piena di misteri ancora da svelare. La storia ha delle grandi influenze derivate dai videogiochi, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo del Trigger e la divisione in classi dei membri combattenti della Border. Ogni membro infatti può equipaggiare vari tipi di armi fatte con il Trigger e le può usare soltanto entro i propri limiti di Trion. Una cosa che soprattutto fa pensare ai videogiochi è che i combattimenti non vengono affrontati con corpi reali, ma con corpi fatti di Trion, quindi quando qualcuno viene sconfitto non muore ma lascia solamente il campo di battaglia tornando al suo corpo vero tenuto al sicuro in un altro luogo, un po’ come se fosse un game over. Inoltre spesso il manga ci mostra battaglie tra i membri della Border per migliorare il proprio rango all’interno dell’organizzazione.
Nonostante il fascino che l’ambientazione lascia trasparire, con l’esistenza di mondi in altre dimensioni a cui è legata la missione di Yuma e Osamu, questi vengono lasciati al momento da parte per coprire continui combattimenti per fare in modo che il gruppo di protagonisti venga scelto per essere mandato in missione in un’altra dimensione. Il difetto più grande dell’autore è infatti quello di essere troppo prolisso, dipingendo dettagliatamente anche gli scontri superflui di allenamento che rallentano tremendamente la narrazione facendolo perdere in sottotrame di poco conto. Inoltre, l’autore continua a inserire nuovi personaggi su nuovi personaggi, ed essendo questi non particolarmente caratterizzati, si finisce per creare un’enorme confusione nel lettore che a lungo andare vede citati nomi senza riuscire ad associarli al giusto personaggio.
Purtroppo l’autore, come ha spiegato in uno degli ultimi volumi, ha e continua ad avere diversi problemi di salute, cosa che rallenta molto anche la pubblicazione del manga. Essendo già molto lento di suo nella narrazione c’è seriamente il rischio che pian piano World Trigger diventi un nuovo Hunter X Hunter come lentezza nelle uscite (anche se la qualità del manga non è al livello di quella dell’opera di Togashi). World Trigger è dunque un manga godibile con un’ambientazione interessante, ma afflitto da numerosi problemi, tra cui la lentezza nel pubblicare nuovi volumi, che potrebbe minare la voglia dei lettori a continuare a seguire le avventure di Yuma.
World Trigger ha una storia affascinante e piena di misteri, peccato si perda via nell'estrema lentezza narrativa e nel caos di innumerevoli personaggi introdotti che confondono solo il lettore.