Il protagonista delle celebri "vignette" di Facebook si muove nel mondo, in un diario a metà tra romanzo, riflessione sociologica e piccolo manuale di gentilezza.
Andrea Nuzzo, creatore del celebre Bill che attraverso semplici esercizi di logica applicata ci invita a essere come lui (intelligenti, gentili, empatici...), ci accompagna in un'avventura lunga sette giorni, durante i quali il suo omino conosce il mondo e i suoi abitanti.
Trama di Bill esce dal web
Bill, grazie a un moto di straordinaria immaginazione, passa dallo schermo al mondo reale. Lo stickman più famoso dei social diventa portiere in un palazzo: qui si farà carico delle mansioni ordinarie, ma anche di quelle più straordinarie, come riportare pace, armonia e rispetto in un microcosmo che, pagina dopo pagina, ritrova sempre più simile alla rete.
Bill esce dal web: recensione
Questo viaggio in un palazzo gestito dal simpatico Bill mi ha fatta sorridere e pensare in un modo che onestamente, quando ho aperto il libro, non credevo possibile.
Conoscevo Bill, i suoi meme, ma non il pensiero che stava alle spalle di quelle righe e quei punti.
Il lato bello del libro è che mette in luce una realtà che spesso tendiamo a dimenticare, e lo fa con esempi semplici e che per questo sono noti a tutti: il mondo e i social sono abitati dalle stesse persone e chi è scortese nascosto dietro uno schermo, molto probabilmente, lo sarà anche con le persone che quotidianamente gli stanno più vicine. Chi dà credito alle fake news più improbabili, anche nella realtà tenderà a diffondere dicerie e notizie non proprio fondate. Insomma, Bill con le sue avventure ci ricorda che dietro lo schermo, ci siamo noi. Motivo per cui dobbiamo cercare di essere persone migliori sia quando parliamo con i nostri dirimpettai sia quando commentiamo post sui social scritti da qualcuno che non conosciamo.
Altro pregio del libro, oltre alla narrazione semplice in prima persona tempo presente, è la veste grafica che strizza ovviamente l'occhio ai social e alla rete. E sempre apprezzate le vignette che compaiono, tra una pagina e l'altra.
Una rivoluzione gentile e ironica, quella di Bill, che con uno sguardo limpido sul mondo e i suoi abitanti ci mette davanti a uno specchio e lo fa con leggerezza, perché Bill è intelligente e non giudica, non offende, non attacca, non aggredisce. Sarebbe bello se fossimo tutti un po' più come Bill.
Una storia semplice per un messaggio che tutti dovrebbero ripetersi ogni giorno: un inno ironico e gentile all'empatia e alla cordialità, per rendere mondo e rete luoghi migliori.