La prima saga di Jojo seppur acerba, mostrava già il prototipo del manga di successo che sarebbe diventato in futuro.
Le Bizzarre Avventure di Jojo è una delle serie più iconiche provenienti dal Giappone, che, nonostante esista da oltre 30 anni, ha avuto un ritorno di successo enorme negli ultimi anni grazie a una serie animata che ha fatto conoscere l’opera di Hirohiko Araki al grande pubblico. Anche Jojo, come molte altre serie è nata su Weekly Shonen Jump nel lontano 1987 con la serie che prende il sottotitolo di Phantom Blood.
In totale attualmente esistono 8 parti della storia creata dal maestro Araki, tutte collegate tra loro dal legame dei protagonisti, ma ognuna di esse può essere anche letta come storia a sé stante. La prima serie che ha dato vita al fenomeno de Le Bizzarre Avventure di Jojo è iniziata nel 1987 e si compone in totale di soli 5 volumi. Il titolo del manga è legato al nome dei protagonisti, che vengono sempre soprannominati Jojo per via dei loro nomi, ad esempio il primo Jojo è chiamato così come diminutivo di Jonathan Joestar.
Il manga è arrivato in Italia sempre pubblicato da Star Comics che, dopo una prima edizione uscita negli anni ’90 e con i volumi molto più piccoli degli originali, ha di recente pubblicato dei volumi deluxe molto grossi, tanto che Phantom Blood è contenuto in soli due volumi. Di recente la prima saga è stata ripubblicata in un’edizione dal formato molto più elegante chiamato Jojonium che la raccoglie in soli tre volumi. L’anime ha poi dato uno scossone al successo dell’opera, che già aveva avuto un buon seguito solo con il manga. La prima serie di 26 episodi è uscita in Giappone nel 2012 ed è attualmente disponibile su Netflix. Questa contiene un fedele rifacimento delle prime due serie di Jojo: Phantom Blood e Battle Tendency.
La trama
La prima serie è ambientata alla fine del 1800 in Inghilterra. George Joestar I sta viaggiando insieme alla sua famiglia quando la sua carrozza ha un grave incidente. A salvarlo è Dario Brando, che in verità era lì per derubarlo. George non comprende il vero intento dell’uomo e lo ringrazia promettendogli che si sdebiterà a dovere. Nell’incidente purtroppo George perde la moglie, ma il figlio Jonathan Joestar riesce a salvarsi e cresce diventando un vero gentiluomo grazie alle attenzioni del padre. Alcuni anni dopo George decide di adottare Dio Brando, il figlio di Dario, dopo che questi muore.
Dio Brando però dimostra di avere un’indole malvagia e mira ad impadronirsi del casato dei Joestar. Dio tenta di rovinare la vita a Jonathan e a uccidere George, ma viene scoperto e messo alle strette dal fratello. In quell’attimo Dio Brando trova la Maschera di Pietra, un antico e misterioso artefatto di origine azteca che lo trasforma in una sorta di vampiro. Jonathan riesce a salvarsi e pensa di aver ucciso Dio, ma in realtà scopre che il suo acerrimo nemico è ancora vivo. Il giovane Jojo dovrà dunque trovare un modo per sconfiggerlo ora che Dio ha un corpo immortale e con una forza sovraumana. In suo aiuto arriverà Will Antonio Zeppeli, maestro della tecnica delle Onde Concentriche, basata su una particolare respirazione che incanala le energie dei raggi solari, che gli farà da maestro per l’ultima sfida con Dio Brando.
La nascita del mito di Jojo
La prima serie di Jojo ha dato vita a una delle serie più importanti nel mondo dei manga. Seppur piuttosto lineare nel proseguimento della storia, e con uno stile che riprende molto i classici manga d’azione degli anni ’80, Phantom Blood mostra i primi guizzi d’originalità tipici di Araki. I poteri Stand non ci sono ancora, ma gli scontri con i poteri delle Onde Concentriche appaiono molto diversi rispetto alla norma degli shonen, con battaglie basate più sulla strategia e sul colpo di scena in grado di ribaltare uno scontro apparentemente perso. Si vede dunque già la base degli elementi che porteranno Jojo al successo.
I personaggi risultano già molto curati ed eccentrici in alcuni casi. Jonathan è un protagonista piuttosto classico: buono e premuroso verso il prossimo, ma che non ha paura di utilizzare la sua forza per fare quello che ritiene giusto. Anche i comprimari, in particolar modo Zeppeli e Speedwagon, riescono a colpire nel segno e a farsi voler bene dai lettori nonostante il poco numero di pagine in cui appaiono. Soprattutto però a catturare la scena è Dio Brando, nemico di questa saga la cui presenza sarà importantissima anche nelle serie successive. Dio è spietato e crudele e ama agire con una certa teatralità, cosa che lo renderà uno dei cattivi più carismatici del mondo dei manga, anche se il suo pieno potenziale arriverà soprattutto nella terza serie.
Le Bizzarre Avventure di Jojo: Phantom Blood rappresenta l’inizio di una delle saghe più divertenti e di successo del mondo dei manga. Viene considerato uno shonen, ma prende una direzione molto diversa dai classici del genere come Dragon Ball o i Cavalieri dello Zodiaco, usciti anch’essi in quel periodo. La sua influenza nel genere è al pari di tanti altri manga famosi, e sono molti gli autori moderni che si sono ispirati alle storie di Araki per creare i loro fumetti. Dunque se volete iniziare a leggere la serie di Jojo dovete iniziare proprio da Phantom Blood, anche se le parti migliore sono altre, questa serie rappresenta le radici della longeva saga creata da Araki.
La prima serie di Jojo è ancora un manga piuttosto classico nell'impostazione, ma inizia a mostrare le peculiarità che hanno reso famosa la serie di Araki. Il giusto punto di inizio per chiunque.