Alessia Gazzola torna a stregarci con "Un tè a Chaverton House"

di Cristina Migliaccio

Un mistero di famiglia da risolvere e la speranza di trovare il proprio posto nel mondo: Alessia Gazzola, la mamma della serie "L'allieva", torna a deliziare i lettori con un romanzo rosa ambientato nella campagna inglese.

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Avete presente quando, ne La bella addormentata nel bosco, le tre fatine regalano alla dolce Aurora tre pregi che l’accompagneranno per il resto della sua vita? Ebbene, il romanzo di Alessia Gazzola segue la stessa filosofia, condendo la vita della protagonista con una ricca spolverata d’ironia (e di lievito) che accompagnerà il lettore nel corso della storia.

Un tè a Chaverton House: la trama

Angelica, la protagonista, ha 27 anni e non ha le idee molto chiare circa il proprio futuro, rispecchiando in pieno la vita reale: chi, della stessa generazione di Angelica, non ha provato il brivido dell’indefinito? Chi, prima di capire quale strada intraprendere, ha completamente sbagliato rotta? Seguendo il detto “sbagliando s’impara”, Angelica ha commesso uno scivolone dietro l’altro, passando dai banchi di scuola al bancone della panetteria. Seguendo la passione per i cornetti ed eclissando l’amore per l’insegnamento, Angelica ha deciso di giocare in difesa.

Ma, grazie all’intervento di una zia impicciona e di una storia di famiglia poco chiara, Angelica si ritroverà immischiata in una nuova avventura che la condurrà alle porte di Charverton, una bellissima dimora appartenuta ad un Lord e dove, si racconta, abbia lavorato il suo bisnonno, lo stesso bisnonno creduto morto durante la Seconda Guerra Mondiale e che invece, a dispetto di quanto tramandato ai posteri, è sopravvissuto e ha condotto una vita parallela lontano dall’Italia.

Un tè a Chaverton House: la recensione

Angelica è arrivata a Charverton carica di meraviglie, la cui unica intenzione era comprendere cosa fosse accaduto al suo bisnonno e perché avesse preso simili decisioni. Ma, man mano che indaga, Angelica comprende che quel viaggio in realtà è servito a far luce soprattutto dentro di sé, che aveva bisogno di prendere le distanze dalla famiglia claustrofobica e dalle circostanze sgradevoli della propria vita per fare finalmente chiarezza e capire quale strada seguire. Non è mai troppo tardi per mettersi alla prova né per scoprire la verità ed è questo l’insegnamento più prezioso di questo romanzo rosa, deliziosamente orchestrato dalla penna abile della Gazzola che non si smentisce mai.

Un romanzo in cui si respirano le atmosfere di Jane Austen ed Emily Bronte, in cui ritroviamo una storia d’amore che però funge più da contorno alla piena consapevolezza a cui arriva la protagonista, l’importanza di conoscere a fondo la verità, anche quando fa male, e capire che per rimettere insieme i pezzi del puzzle dobbiamo prima ammettere di aver perso qualche pezzo per strada. Ammettere una sconfitta non provoca dolore: quello che fa male è continuare a vivere in quella cappa di menzogne perché non si ha il coraggio di andare avanti.

In questo romanzo, che si legge con piacere, troverete una protagonista molto sbarazzina, un cavaliere forse più simile ad Heatcliff che a Mr Darcy, un mistero da risolvere, una famiglia pignola poco incline a perdonare gli errori (ma in fondo dal cuore morbido) e una bellissima location che vi farà innamorare della campagna inglese.

VOTO9 / 10

Alessia Gazzola regala una storia ambientata nella campagna inglese che profuma di Jane Austen ed Emily Bronte ed è ricca di messaggi positivi, proprio quelli di cui avevamo bisogno.