Alan Moore: le opere che hanno cambiato per sempre il mondo dei fumetti
di Simone Alvaro SegatoriAlan Moore ha rivoluzionato il mondo del fumetto creando eroi imperfetti, trasformando in superuomini i protagonisti della letteratura vittoriana e dando la propria versione di episodi storici dimenticati o divenuti leggenda.
A partire dagli anni ‘80 il mondo del fumetto ha subito una rivoluzione interna, prima sotterranea e poi sempre più profonda, che lo ha radicalmente cambiato. Fautore di questo cambiamento è stato l’anarchico Alan Moore, scrittore e fumettista britannico. I suoi numerosi capolavori sono permeati da riflessioni dure e prive di filtri sulla realtà, da uno sguardo disilluso e da uomini e donne spezzati, ma ancora carichi di rabbia ed ideali.
Molte delle sue opere sono oggi note al grande pubblico per i loro adattamenti cinematografici e televisivi, ma accanto ai nomi più amati vi sono anche piccole perle che aspettano di essere ancora scoperte.
V per Vendetta (1982-1989)
L’opera più influente di Alan Moore è senza dubbio la distopia di V per Vendetta, da lui scritta e disegnata da David Lloyd, pubblicata inizialmente sulla rivista Warrior e completata a colori nei volumi della DC Comics.
In seguito ad una guerra nucleare, la Gran Bretagna è sotto il controllo di una dittatura, le cui forme di controllo e repressione richiamano i regimi totalitari nazista e fascista e il mondo raccontato da George Orwell in 1984.
È il 5 novembre 1997 e ricorre l’anniversario della congiura delle Polveri, quando la giovane Evey Hammond viene aggredita da degli agenti della polizia segreta. Viene salvata da un uomo il cui volto è nascosto dalla maschera di Guy Fawkes che la porta in seguito ad assistere all’esplosione del parlamento inglese. E questo è solo l’inizio.
Saga of the Swamp Thing (1984-1987)
Nato inizialmente nel 1971 da un’idea di Len Wein, Swamp Thing ottiene l’attenzione del grande pubblico soltanto un decennio più tardi grazie alla riscrittura di Moore che ne evita così la chiusura, dando al contempo una nuova direzione all’intero universo DC.
Moore ne trasforma i topos poco originali che attraversano la storia nei suoi reali punti di forza. Ridefinisce il rapporto tra lo scienziato Alec Holland e la creatura della palude, dando alla sua vicenda dei connotati più metafisici che si imperniano sui temi dell’ambientalismo e del rapporto tra uomo e natura. Intervengono poi negli albi vecchi personaggi soprannaturali della casa fumettistica quali Lo Spettro e Lo Straniero Fantasma e viene introdotto per la prima volta l’esperto d’occultismo John Constantine.
Che cosa è successo all'Uomo del Domani? (1986)
Con questa storia Alan Moore diede nel 1986 un finale definitivo al Superman della Silver Age prima del suo ingresso nell’era moderna con Man of steel, definendo una delle linee narrative più amate di sempre.
Dieci anni dopo la morte del compianto supereroe, una giornalista vuole scrivere un pezzo sugli ultimi giorni di vita di Superman e si reca da Lois Lane, tra i pochi testimoni dei fatti ancora in vita e ormai sposata con un uomo di nome Jordan Elliot. Il loro racconto è come un turbine di follia ricco di tensione, che vede il mondo intero impazzire e un supereroe fallire di fronte ai propri ideali, sino alla decisione finale di abbracciare finalmente la morte.
Watchmen (1986-1987)
Ideata e scritta da Alan Moore e disegnata da Dave Gibbons, Watchmen aggiunge un altro importante tassello al cambiamento innescato dallo scrittore britannico, con una manciata di supereroi prima di tutto umani, fallibili, pieni di difetti e tormentati da personali demoni.
È il 1985 e gli Stati Uniti fronteggiano con l’Unione Sovietica una guerra fredda che rischia di sfociare in una guerra nucleare. Quella statunitense è una società che riconosce l’esistenza dei supereroi e che fino a pochi decenni prima se ne serviva per mantenere l’ordine pubblico. L’amore nei confronti di Gufo Notturno, Il Comico, Rorschach, Spettro di Seta, Ozymandias e il Dottor Manhattan si era però trasformato in malcontento che li aveva costretti a ritirarsi dalla scena dopo esser stati dichiarati fuorilegge. L’assassinio di uno di loro, rimasto in attività, fa venire alla luce un complotto che mira alla loro distruzione…
Batman: The Killing Joke (1988)
Nel 1988 Alan Moore e Brian Bolland danno un passato al Joker, il nemico più vecchio e misterioso di Batman.
Joker ha un obiettivo: dimostrare che chiunque, anche la persona più normale e remissiva, può diventare pazzo a causa di una singola giornata storta. Per farlo gambizza Barbara Gordon e rapisce il padre adottivo, il commissario di polizia Jim Gordon. L’indagine di Batman viene così intervallata dai ricordi di un uomo qualunque, un comico fallito che cerca il successo e tenta di rimettere apposto i pezzi di una vita che si sta sgretolando.
From Hell (1991-1996)
Con From Hell Alan Moore e Eddie Campbell danno la propria interpretazione della vicenda di Jack lo Squatratore, il serial killer che con cinque omicidi sconvolse la Londra di fine ‘800. Gli eventi narrati si ispirano ad alcune teorie che volevano leggere dietro gli omicidi un complotto più grande che estendeva i propri tentacoli sino alla famiglia reale. Per l’innumerevole quantità di dettagli e per l’accuratezza con cui la vicenda e il contesto storico vengono narrati From Hell appare quasi come un compendio dell’Inghilterra Vittoriana.
La Lega degli Straordinari Gentlemen (1999-2000)
Con La Lega degli Straordinari Gentlemen Moore conferma il debito che ha contratto con l’età vittoriana. Questa novella Justice League infatti chiama a raccolta i personaggi più interessanti della letteratura ottocentesca, riunendo in una lega al servizio dell’Impero Britannico personaggi quali Mina Murray (Dracula), l’Uomo Invisibile (dal romanzo omonimo di H.G. Wells), il Capitano Nemo (Ventimila Leghe sotto i mari), il dottor Jeckyll (Lo strano caso del dottor Jeckyll e del signor Hyde), Allan Quatermain (dai romanzi d’avventura di H. Rider Haggard) e Mycroft Holmes (fratello del celebre Sherlock), insieme per mantenere salda l’influenza britannica nel mondo e al contempo salvarlo da una grande minaccia.
Providence (2015-2017)
Providence è una serie di 12 albi (raccolti in tre volumi in Italia) scritta da Moore tra il 2015 e il 2017 e disegnata da Jacen Burrows. Si ispira a Lovecraft ed in particolare al suo Ciclo di Cthulhu e si ricollega alle altre serie a fumetti di Moore Neonomicon e Il cortile.
Ne è protagonista Robert Black, un giornalista omosessuale che nel 1919 aspira, come tanti altri, a scrivere il grande romanzo americano. Attirato dai miti nati dalla mente dello scrittore di Providence, Black inizia ad indagare su di essi finendo però per sprofondarci dentro e portando all’esterno paranoie e paure che era meglio lasciare nascoste.