Perché non è mai troppo tardi per cominciare a leggere One Piece
di Giulia GrecoOne Piece, il manga di Eiichiro Oda campione di vendite, sta per superare un importante record: presto raggiungerà quota 100 volumi. Per l'occasione, vi invitiamo a scoprire alcuni dei motivi per i quali vale la pena dare una chance al popolare manga.
Mentre si appresta a festeggiare il suo ventesimo compleanno italiano (il primo volume è stato pubblicato da Star Comics il 1 luglio del 2001), One Piece è pronto a tagliare anche un altro traguardo.
Il manga di Eiichiro Oda, che ha saputo superare ogni record e che in Giappone ha già raggiunto quota 1000 capitoli sulla rivista Weekly Shonen Jump, si appresta festeggiare uno straordinario evento. È infatti in arrivo il centesimo volume del manga shonen diventato un vero e proprio fenomeno mondiale.
Ma qual è il segreto del suo successo e perché vale la pena leggerlo?
Se avete mai avuto modo di chiacchierare con un fan di One Piece avrete notato che l'amore che nutre per il manga del maestro Oda è viscerale. Probabilmente vi siete chiesti perché un manga shonen con protagonista un ragazzo di gomma sia così apprezzato e popolare. Dopotutto, a leggere la trama generale dell'opera, One Piece non sembrerebbe essere un prodotto poi così originale. E invece le cose stanno esattamente all'opposto. Con un'idea all'apparenza semplice e banale il maestro Oda è stato capace di creare un vastissimo universo, fatto di personaggi straordinari, lotte al cardiopalma e momenti che ci hanno spezzato il cuore. Proprio per questo, possiamo affermare con assoluta sicurezza che One Piece merita tutto il successo ottenuto e che rappresenta uno dei rari casi in cui popolarità e qualità camminano fianco a fianco.
Ancora non siete convinti che sia giunto il momento di leggere One Piece? E allora ecco alcune ragioni per cui dovreste dare allo shonen di Oda una possibilità.
Un universo strutturato
Dal 1997 a oggi One Piece ha saputo intrattenere i suoi lettori più accaniti con un flusso costante di contenuti entusiasmanti. La serie è riuscita a restare sulla cresta dell'onda per vent'anni grazie alla dedizione e all'impegno che il suo ideatore Eiichiro Oda ha profuso nella realizzazione di un mondo e una storia tentacolari.
Non è solo la sua lunga serie di battaglie a fare di One Piece uno dei manga più avvincenti degli ultimi decenni, ma è l'intrecciarsi della storia a luoghi meravigliosi e originali a far sì che sempre nuovi fan restino incantati da questo vasto mondo nel quale Rufy e la sua ciurma vivono straordinarie avventure.
Pur trattandosi di un'opera di fantasia, la storia creata dal mangaka risulta oltremodo verosimile perché basata su regole ben stabilite che Eiichiro Oda non tradisce mai (restando quindi sempre fedele al patto narrativo tra autore e lettore) e su una solida mitologia. L'universo narrativo di One Piece, pur con le sue stranezze, poggia su strutture sociali, politiche e culturali che lo rendono realistico e comprensibile ai nostri occhi, coerente e sempre convincente.
I pirati, la marina militare, il Governo Mondiale, i Quattro Imperatori, la Flotta dei 7 e poi ancora tutti i regni esplorati dai pirati di Cappello di Paglia e tutto ciò che ancora c'è da scoprire sono gli elementi attraverso i quali Oda ha creato un mondo distante anni luce dal nostro, ma che allo stesso tempo affonda le radici in concetti e situazioni a noi noti che riusciamo con estrema facilità ad analizzare e tradurre sulla base delle nostre esperienze.
Un'avvincente avventura
Come ogni opera coming of age che si rispetti, anche One Piece fa largo uso del tema del viaggio come metafora di crescita e arricchimento personale per i suoi personaggi. Il peregrinare di Rufy & co. porta infatti la ciurma di simpatici pirati non solo a scoprire sempre nuovi posti e a conoscere nuovi amici coi quali vivere appassionanti avventure, ma anche a prendere coscienza del proprio io.
Così come accade in letteratura, il percorso compiuto per mare dalla ciurma di Cappello di Paglia, è accompagnato a un significato simbolico che rappresenta il cambiamento interiore al quale va inevitabilmente incontro ognuno dei personaggi principali della serie.
Rufy, Zoro, Nami e compagni danno inizio alla loro avventura per i sette mari con lo scopo di ottenere riconoscimento e realizzare i propri sogni, ma nel corso della lunga vicenda compiono un viaggio che va alla scoperta di loro stessi, delle loro potenzialità e dei limiti che tentano in ogni modo di superare.
La forza sta del gruppo
Ogni capitolo della vita di Rufy è scandito dalla presenza dei suoi più cari amici. La forza di ciascuno dei protagonisti non consiste tanto nelle capacità del singolo, nel sogno che vuole realizzare o nello scopo che si è prefissato, ma nella determinazione che acquista quando è con i suoi compagni.
I personaggi e il potere dei sentimenti
Scapestrati e naturalmente imperfetti, i personaggi di One Piece sono estremamente realistici. Forse è per questo motivo che è così semplice prenderli in simpatia ed è per la stessa ragione che risulta facile identificarsi con loro.
Nonostante (quasi) tutti i personaggi siano dotati di forza e poteri straordinari, i cambiamenti cui vanno incontro e le sfide personali che affrontano e che permettono loro di crescere e migliorarsi li rendono tremendamente umani.
Il merito va all'abilità di Oda di creare personaggi a tutto tondo, di scavare nel loro passato e raccontare il perché delle loro sofferenze, delle loro ambizioni, delle motivazioni che li spingono a lottare senza sosta per ciò in cui credono.
Attraverso i protagonisti di One Piece e insieme a tutta la schiera di personaggi secondari che li accompagnano, impariamo a riconoscere il valore dei sogni, lo spirito di sacrificio, l'importanza della famiglia e dell'amicizia e la necessità di difendere i più deboli.
I pirati in un manga
One Piece ha portato avanti l'eredità degli shonen che lo hanno preceduto, come Dragon Ball o Yu Yu Hakusho, ma l'ha fatto con un'originalità senza precedenti. Se anche Akira Toriyama, a cui Oda è senza dubbio debitore, aveva già saputo mescolare ingredienti diversi amalgamandoli l'uno con l'altro in perfetto equilibro, Eiichiro Oda ha compiuto un passo ulteriore, inserendo senza troppe difficoltà un elemento tipico della cultura occidentale in quella orientale.
Stiamo parlando ovviamente del tema piratesco. One Piece prende un concept strabusato, mescola personaggi storicamente esistiti ad altri che sono frutto della sola fantasia dell'autore e crea qualcosa di completamente nuovo, eccentrico e strambo, sorprendetemente capace di farsi veicolo di valori e buoni sentimenti.