Salto: Elena D'Amario tira le somme della propria vita nel suo primo libro

di Giulia Greco

Elena D'Amario esordisce con Salto, un libro nel quale racconta della storia d'amore più importante della sua vita, quella con la danza. Tra rinunce, sacrifici e tante soddisfazioni, Elena fa un bilancio del proprio vissuto.

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L'abbiamo conosciuta con Il ballo delle debuttanti, l'abbiamo rivista ad Amici di Maria De Filippi e oggi la riconosciamo come una delle ballerine più note al mondo.

Nominata ai Clive Barnes Awards, prima ballerina della Parsons Dance, Elena D'Amario si racconta in Salto, il suo libro d'esordio, una biografia in cui si mostra per la prima volta senza filtri, esternando paure, delusioni, desideri, trionfi che hanno costellato la sua vita fin dal suo primo incontro con la danza.

Per dieci anni Elena non si è mai fermata, ha calcato i palcoscenici più prestigiosi, da New York a Hong Kong con la compagnia di David Parsons, ma nel 2020 ha dovuto farlo, come tutti.

L'impossibilità di ballare non è stato però uno scoglio alla creatività dell'artista che, ospite della nonna a Termoli, ha deciso di riversare tutta sé stessa nelle pagine della sua prima opera da scrittrice.

Salto, pubblicato da Mondadori, è un volume scorrevole, colloquiale, quasi fosse un diario nel quale D'Amario passa in rassegna alti e bassi della propria esperienza di vita, non solo quella artistica, ma anche personale, due percorsi che spesso si sono intrecciati, ma che altrettanto di frequente si sono rivelati inconciliabili.

Nel nome della danza

In Salto, Elena D'Amario racconta quanto sia costato il suo sogno e gli enormi sacrifici che desiderare di diventare una ballerina ha sempre comportato. La danzatrice di Pescara ricorda le rinunce fatte, fin da giovanissima, in nome della danza. Eppure, nonostante non sia stata in grado di condividere con le sue coetanee una miriade di esperienze, ogni momento trascorso in sale prove, il sudore e le lacrime versate hanno fatto sì che Elena raggiungesse obiettivi che in un primo momento sembravano irraggiungibili.

Grazie all'enorme forza d'animo e alla determinazione che l'hanno da sempre contraddistinta, Elena è stata capace di trasformare un sogno in una realtà tangibile.

Non ero quella con più talento. Ma avevo l’interesse e ho avuto la costanza, la tenacia. E anche il coraggio: di investire tutto il mio tempo, di rinunciare a tutte le esperienze che avrei potuto fare a quell’età.

Salto è una lettera d'amore alla danza, ma non solo ed Elena D'Amario ci tiene a sottolinearlo:

Prima ancora che una ballerina sono una donna. Una donna piena di voglia di fare bene, di impegnarmi, di riuscire, di lottare per ottenere quello che voglio, di amare chi mi sta vicino. Ma soprattutto di sognare.

Nella sua prima fatica da scrittrice emerge chiaramente non tanto la necessità di D'Amario di condividere le vittorie ottenute, i traguardi raggiunti e gli ostacoli brillantemente superati, ma piuttosto il bisogno di raccontarsi innanzitutto come persona.

È forse proprio per questa ragione che il viaggio tra le pagine di Salto ha quasi il sapore di una chiacchierata con una vecchia e cara amica, con qualcuno disposto a spronarci, invogliarci a dare sempre il meglio di noi stessi e credere nelle nostre possibilità. Attraverso le sue parole, spontanee e mai artificiose, Elena colpisce il lettore dritto al cuore, gli parla come se volesse confidargli il più grande e allo stesso tempo il più banale dei segreti. Ed è proprio in questo che consiste la bellezza di Salto. Pagina dopo pagina scopriamo una Elena D'Amario che non ha mai perso la propria grinta e determinazione, che non ha mai sgomitato per emergere ma ci è riuscita con impegno, dedizione e costanza, un'eterna sognatrice che ci incoraggia a sognare insieme a lei e che, come ogni donna, è elettrizzata e al tempo stesso terrorizzata da ciò che la attende.

Ho voglia di raccontare. Per dire a chi pensa di non farcela, che ce la può fare. A chi pensa di non essere abbastanza, che lo è. A chi crede che tutto gli sia dovuto, che nessuno ti regala niente. A chi non ama il suo corpo, che è il nostro alleato più prezioso. E a chi pensa che basti il talento: no, non basta per niente. Puoi arrivare primo, anche se non sei il più bravo. Dietro a ogni sogno c'è tanta fatica, ma ne vale sempre la pena.

Salto è un libro da leggere non perché si ama la danza, non perché si desidera calcare gli stessi palchi che hanno consacrato Elena D'Amario. Non solo, almeno. Salto è una lettura piacevole perché è il racconto di una ragazza come ce ne sono tante, che ha incontrato un'insegnate ostile a scuola, che si è sentita troppe volte dire che non avrebbe sfondato, che non definisce il successo in termini di popolarità ma di soddisfazioni personali, che nel tempo ha imparato ad accettare i propri difetti trasformandoli in punti di forza. Il ritratto che ne emerge (l'autoritratto) è quello di una donna che sogna il grande amore (quello vero), una famiglia e dei figli, quello di uno spirito in eterno movimento, sempre alla ricerca di nuovi stimoli, di progetti coi quali mettersi ancora una volta alla prova anche quando, un giorno, la sua lunga storia d'amore con la danza dovrà finirà.

VOTO8 / 10

Salto è un libro che si legge tutto d'un fiato, che parla di grandi sogni e lo fa dal punto di vista di una donna che conosce il significato profondo dell'impegno e della determinazione.