L'Oriente è stato il più grande amore di Tiziano Terzani e per buona parte della sua vita lo ha raccontato senza pregiudizi, con attitudine pacifista e rispettosa.
Tiziano Terzani è oggi unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi reporter e scrittori di viaggio italiani del secolo scorso. Come giornalista non lavorò soltanto nel nostro paese, ma il suo impiego principale fu quello di corrispondente per il giornale tedesco Der Spiegel. Nella sua carriera ha raccontato i conflitti che hanno sconvolto l’Oriente negli anni ’70, la Cina post-maoista e le culture orientali, sempre con uno sguardo privo di pregiudizi, rispettoso e progressista.
Terzani fu un grandissimo intellettuale le cui opere sono ancora oggi molto attuali e meritano di essere riscoperte non solo per capire meglio il passato ma per gettare una nuova luce sul presente.
Pelle di leopardo. Diario vietnamita di un corrispondente di guerra 1972-1973 (1973)
Nel 1973 Terzani pubblica il suo primo libro, il diario scritto durante la sua prima esperienza di reporter nel corso della guerra in Vietnam. Un resoconto non sterile, non limitato al semplice racconto degli eventi, ma che lo vede impegnato su più fronti nel tentativo di cogliere gli umori e le speranze del popolo, i significati nascosti dietro ogni gesto e le prospettive future. Pelle di leopardo è oggi una delle opere più significative per comprendere i risvolti di questo conflitto.
La porta proibita (1984)
La porta proibita è un’interessante testimonianza sulla società cinese all’indomani della morte di Mao e sull’eredità e le contraddizioni lasciate dal grande leader. Il libro raccoglie gli articoli scritti da Terzani nei quattro anni trascorsi a Pechino come corrispondente, ma anche tante considerazioni personali e il racconto dei giorni trascorsi in carcere dopo esser stato arrestato per aver criticato Mao e le sue politiche. Completa il volume un articolo scritto dai due figli dello scrittore sulla loro personale esperienza nelle scuole cinesi.
Buonanotte, Signor Lenin (1992)
Nel 1991 Terzani si unisce ad una spedizione lungo il fiume Amur, che dalla Cina lo porterà in Siberia, ma quando lo raggiunge la notizia della deposizione di Gorbaciov e capisce che il crollo dell’Unione Sovietica è ormai imminente, abbandona la spedizione per intraprenderne un’altra, che da solo lo conduce attraverso le repubbliche socialiste sovietiche per raccogliere a caldo le reazioni e la nascita dei vari nazionalismi.
Un indovino mi disse (1995)
Nel 1976 un indovino di Hong Kong mette in guardia Terzani sul pericolo di morte che avrebbe dovuto affrontare nel 1993 e gli consiglia per quell’anno di evitare in tutti i modi i viaggi aerei. Ricordandosi delle sue parole, Terzani accetta il consiglio e trasforma la minaccia in una sfida e per un anno intero si muove da e per l’Asia esclusivamente via mare e via terra. Sono viaggi meno rapidi con cui però scopre un altro modo per fare reportage, avvicinandosi alle persone comuni e ai loro modi di vivere. Approfitta poi dell’occasione per incontrare e confrontarsi con altri indovini, stregoni e astrologi.
In Asia (1998)
In Asia è un compendio perfetto per comprendere Tiziano Terzani e il libro migliore da cui partire. Lo scrittore infatti raccolse qui gli articoli giornalistici scritti sin dalla sua prima esperienza nel continente asiatico a Tokyo negli anni ‘60, passando poi per Vietnam, Laos, Cambogia, Cina, Birmania, Filippine e Corea del Nord, sino alle ultime esperienze in India del 1994. Non solo cronache di guerre e conflitti, ma soprattutto riflessioni umane sulle società e le culture con cui entrò in contatto.
Lettere contro la guerra (2002)
All’indomani dell’11 settembre Terzani inizia una collaborazione con Il Corriere della Sera, su cui pubblica una serie di lettere. Le riflessioni raccolte in questo volume sono intrise di pacifismo e non-violenza e l’attacco alle Torri Gemelle è visto come un’occasione per la società occidentale di ripensare al suo presente e al suo futuro, includendo gli altri punti di vista senza pregiudizi
Un altro giro di giostra (2004)
Un altro giro di giostra è un libro atipico nel catalogo di Terzani. Non è infatti una raccolta di resoconti giornalistici, ma un diario intimo che parte dopo che lo scrittore scopre di avere un cancro e ripercorre i viaggi che lo porteranno dall’Europa all’America alla ricerca delle più moderne e avanzate forme di medicina, sino all’Asia alla ricerca invece di metodi più tradizionali e alternativi. Un viaggio dove però Terzani finisce più per ricercare se stesso e una cura dalla sua vera malattia, la paura della morte.
La fine è il mio inizio. Un padre racconta al figlio il grande viaggio della vita (2006)
Pubblicato postumo a due anni dalla sua morte, La fine è il mio inizio è una sorta di autobiografia che lo scrittore lascia a suo figlio, in cui ripercorre la sua vita soffermandosi sui momenti più importanti e sul suo amore per il mondo orientale.
Fantasmi. Dispacci dalla Cambogia (2008)
Fantasmi è infine una raccolta di articoli pubblicati su quotidiani esteri ed italiani che copre un periodo di oltre vent’anni. Si parte infatti dal colpo di stato che sconvolse l’ordine in Cambogia nel 1973, segue il conflitto per intero e termina poi all’indomani della guerra, raccontandone i retroscena e la ripresa della società.