Tutte le fiabe di Charles Perrault

di Giulia Greco

Che siano scritte in prosa o in versi, le fiabe di Charles Perrault fanno sognare grandi e piccini da secoli. Eccole tutte.

Indice

Reinterpretazioni delle opere di Giambattista Basile e di storie tratte dalle tradizioni popolari, le fiabe di Charles Perrault si caratterizzano principalmente per gli elementi pedagogici ed edulcorati con cui sono state arricchite, che le differenziano dai racconti originali.

Contenute nella raccolta I racconti di mamma oca, le fiabe di Perrault si dividono in due gruppi: quelle scritte in prosa (La bella addormentata nel bosco; Cappuccetto rosso; Barbablù; Mastro gatto o il Gatto con gli stivali; Le fate; Cenerentola o la scarpetta di cristallo; Enrichetto dal ciuffo e Pollicino) e quelle scritte in versi (Pelle d'asino; La pazienza di Griselda; I desideri strampalati), aggiunte postume.

I racconti in prosa

La bella addormentata nel bosco

Ispirata al poema cavalleresco Perceforest e alla successiva Sole, Luna e Talia di Giambattista Basile, La bella addormentata nel bosco di Perrault racconta la classica storia della principessa che, vittima di una maledizione, cade in un sonno profondo dopo essersi punta con un fuso, e che viene successivamente risvegliata da un principe. A differenza delle versioni precedenti (in cui i principi usano violenza contro la ragazza incosciente, che si risveglia dando alla luce il suo primogenito) in quella di Perrault la protagonista si risveglia al solo e semplice arrivo del principe.

Cappuccetto rosso

È di Perrault la versione scritta più antica della fiaba di Cappuccetto rosso. A differenza della successiva dei fratelli Grimm, in cui la figura del Cacciatore riesce a portare in salvo nonna e nipote, quella originale ha un finale macabro e drammatico in cui Cappuccetto rosso viene ingannata dal lupo e costretta a giacere insieme a lui.

La fiaba si conclude con una nota morale da parte dell'autore, in cui avverte i più piccoli di non fidarsi mai degli sconosciuti, perché potrebbero avere cattive intenzioni.

Barbablù

Nata con l'intento di esortare i lettori a non lasciarsi guidare dalla curiosità, la fiaba racconta del ricco Barbablù e del suo disastroso matrimonio con la più giovane delle figlie della sua vicina di casa.

Quando il protagonista è costretto a partire per un viaggio d'affari lasciando la moglie da sola nel castello, le intima di non aprire la porta del suo studiolo, altrimenti dovrà rispondere della sua furia. Una volta rimasta sola, però, la ragazza si lascia trasportare dalla curiosità ed entra nella stanza proibita. Qui trova i cadaveri delle vecchie mogli di Barbablù e ne rimane sconvolta. Al ritorno dal suo viaggio, Barbablù si rende conto di quanto accaduto e decide di uccidere anche la nuova moglie. In suo soccorso arrivano i fratelli di lei, che uccidono Barbablù e la salvano. Rimasta vedova, anni dopo si risposa con un uomo di buon cuore.

Mastro gatto o il Gatto con gli stivali

L'ultimo di tre figli di un vecchio mugnaio riceve in eredità dal padre un semplice gatto. Inizialmente deluso dal dono, il giovane è costretto a ricredersi quando il gatto riesce a farlo diventare ricco: dopo avergli chiesto di procurargli un cappello, un paio di stivali e un sacco, il gatto decide di andare ogni giorno a caccia di selvaggina, portandola puntualmente al re, fingendo che fosse il dono del marchese di Carabas, suo padrone. Scoprendo un giorno che il re era lì di passaggio, intima al suo reale padrone di gettarsi in un fiume fingendo di stare per annegare. A quel punto il gatto chiede aiuto al sovrano, facendogli credere che il ragazzo fosse stato derubato di tutti i suoi averi. Successivamente, il gatto riesce a trarre in inganno anche un orco capace di assumere qualsiasi forma animale. Convincendolo a trasformarsi in un topo, fa di lui un solo boccone e si appropria di tutti i suoi averi, che dona al suo padrone. Divenuto ricco, il ragazzo può così sposare la figlia del re.

Le fate

Le fate racconta di due sorelle, figlie di una donna rimasta vedova, e delle loro differenze caratteriali: la prima vile e scontrosa, la seconda dolce e gentile. Cecchina, la minore, si prodiga giorno dopo giorno con lavori faticosi e pesanti, tra cui quello di procurarsi l'acqua da una fonte lontana. Quando, durante uno dei suoi viaggi, incontra e aiuta una vecchietta in difficoltà (che si scopre essere in realtà una fata), viene ripagata con un dono incredibile: pietre preziose escono dalla sua bocca a ogni sua parola. Spinta dalla madre a recarsi nello stesso luogo per ricevere anche lei lo stesso regalo, la sorella maggiore tratta con indifferenza la fata sotto mentite spoglie, e viene ripagata con serpi e rospi al posto delle pietre preziose. Pensando sia colpa di Cecchina, la madre la butta fuori di casa, ma la ragazza, sola e disperata, viene avvicinata da un principe, che se ne innamora e la sposa.

Cenerentola o La scarpetta di cristallo

Ispirata a La gatta Cenerentola di Basile, la fiaba di Perrault narra le vicende della giovane ragazza che, rimasta sola con matrigna e sorellastre crudeli alla morte del padre, è costretta a servirle subendo numerosi soprusi. Aiutata dalla magia della fata madrina, che le consente di andare al gran ballo cittadino vestita con un meraviglioso abito regale, riesce a conquistare l'amore del principe. L'incantesimo della fata madrina, però, svanisce a mezzanotte, e Cenerentola è costretta a fuggire, perdendo nella fuga una scarpetta di cristallo. Quando il principe proclama che avrebbe preso in moglie la ragazza alla quale la scarpetta sarebbe calzata a pennello, Cenerentola riesce a coronare il suo sogno d'amore rivelandosi al figlio del re e sposandolo. A differenza della versione originale e di quella successiva dei fratelli Grimm, in quella di Charles Perrault le due sorellastre si pentono del male perpetrato nei confronti di Cenerentola, che le perdona, le porta con sé a palazzo e fa loro sposare due nobiluomini.

Enrichetto dal ciuffo

Figlio brutto e deforme della regina, Enrichetto riceve in dono dalle fate una grande intelligenza e la possibilità di rendere altrettanto intelligente la persona amata. Quando, una volta cresciuto, il protagonista incontra una principessa bella, ma molto sciocca, se ne innamora facendola diventare sveglia come lui, e le chiede di diventare sua moglie. La ragazza, che a sua volta aveva ricevuto alla nascita il dono di rendere bello come lei il suo innamorato, accetta di sposarlo. A quel punto Enrichetto diventa bellissimo, non a causa della magia delle fate, ma agli occhi della principessa, che vede in lui solo la bellezza del suo animo.

Pollicino

Ultimo di sette fratelli, tutti figli di due boscaioli, Pollicino è un bimbo minuto, ma decisamente sveglio. Quando, durante un periodo di grande carestia, i genitori decidono di abbandonare nel bosco lui e il resto dei suoi fratelli perché impossibilitati a sfamarli, Pollicino, venuto a conoscenza della situazione, utilizza dei sassolini per tracciare la strada di casa e tornare indietro. Dopo un periodo di abbondanza, però, ne segue un altro di povertà, e i boscaioli nuovamente allontanano i figli abbandonandoli. Privo di sassolini, Pollicino fa a pezzi un tozzo di pane le cui briciole, però, vengono divorate dagli uccelli. I sette fratelli cercano ospitalità a casa di un orco, che li accoglie perché intenzionato a mangiarli. Riusciti a sfuggire con un inganno, i fratelli si nascondono mentre Pollicino chiede un riscatto alla moglie dell'orco fingendo che questi sia stato rapito. Il minuto ragazzino diviene così ricco e, tornato a casa, riesce a provvedere così a fratelli e genitori.

I racconti in poesia

Pelle d'asino

Pelle d'asino narra le vicende di una giovane fanciulla costretta a sfuggire dal padre che intende sposarla per realizzare il desiderio della defunta moglie che, sul letto di morte, si era fatta promettere che si sarebbe risposato solo con una ragazza più giovane e bella di lei. Rivestita solo di pelle d'asino, la fanciulla trova rifugio in una fattoria.

Qui viene notata da un principe che si innamora di lei al primo sguardo e la chiede in sposa. La ragazza accetta, ottenendo anche la benedizione del padre che, rinsavito, presenzia felice alla cerimonia.

La pazienza di Griselda

La pazienza di Griselda racconta del difficile matrimonio della protagonista. Continuamente tradita dal principe suo marito, riesce a portare pazienza fino a che il marito non si pente comprendendo di dover smettere di esserle infedele e decidendo di dedicarsi solamente a lei.

I desideri strampalati

I desideri strampalati ha per protagonista un misero boscaiolo a cui viene promesso dal dio Giove di realizzare tre desideri. Tornato a casa, ne esprime due inavvertitamente (mangiare una focaccia, e che quella stessa focaccia si attacchi al naso della moglie), così per il terzo non gli rimane altro se non chiedere che sua moglie torni come prima.