Pier Paolo Pasolini è stato uno scrittore eclettico, caratterizzato da una voce personale e indipendente. Nell'articolo abbiamo raccolto le sue frasi più significative.
Pier Paolo Pasolini è stato un artista eclettico e poliedrico, che si è distinto non solo in ambito letterario ma anche cinematografico. Sono svariate le sue opere di valore entrate a far parte, di diritto, nell’immaginario collettivo del popolo italiano.
Impegnato anche dal punto di vista politico, Pasolini ha avuto spesso idee in netto contrasto a quelle della massa, imponendosi per un punto di vista del tutto personale, scevro da influenze partitiche, nonostante per un periodo abbia militato nel Partito Comunista Italiano (PCI). Nella sua carriera si è anche distinto come linguista, traduttore e saggista.
Da sempre attento osservatore della società del suo tempo, ha attraversato momenti difficili a partire dalla Seconda Guerra Mondiale. Un periodo storico che lo segna profondamente soprattutto perché gli porta via l’amato fratello Guido, assassinato dai Garibaldini. La sua omosessualità invece lo pone al centro dell’interesse pubblico.
In un certo senso Pasolini può essere considerato un innovatore dal punto di vista linguistico in quanto ama impiegare nei suoi romanzi il dialetto romano, quello delle borgate, un luogo che poi diventa anche l’ambientazione dei suoi libri. Al suo interno si muovono personaggi ai margini, che lottano per se stessi, per sopravvivere in una società che pare non avere un posto per loro. Sono storie dal realismo violento, in cui Pasolini fa una fotografia delle classi più povere della società, quelle del sottoproletariato urbano, di persone che non possono neanche permettersi di sognare.
Biografia Pier Paolo Pasolini
Pasolini nasce il 5 marzo del 1922 a Bologna. Suo padre era un tenente di fanteria mentre sua madre, una maestra elementare. Con quest’ultima lo scrittore avrà sempre un rapporto molto stretto, quasi simbiotico.
Brillante studente, a soli 17 anni si iscrive alla facoltà di lettere dell’Università di Bologna. All’epoca ha già iniziato ad appuntare su quaderni, andati poi perduti, le sue prime poesie accompagnate da disegni. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale viene arruolato nell’esercito ma dopo poco decide di fuggire per non piegarsi alla richiesta dei superiori di consegnare armi ai tedeschi. Dopo essersi spostato in varie parti d’Italia si laurea con una tesi su Pascoli e si trasferisce a vivere in Friuli dove viene assunto come insegnante in una scuola media.
La sua vita tranquilla subisce un brusco contraccolpo quando è accusato di aver molestato una minorenne. È il 1949 e tale evento avrà l’effetto di una deflagrazione nella sua esistenza. In un attimo perde il lavoro e si trasferisce a Roma con la madre. Sono anni difficili segnati dalla solitudine e dalla povertà.
Pier Paolo Pasolini riuscirà però a risollevarsi arrivando a pubblicare il romanzo Ragazzi di vita che ha un enorme successo di pubblico. La critica tuttavia non lo accoglie bene, probabilmente a causa della tematica trattata, quella della prostituzione maschile. Nel 1959 esce invece Una vita violenta, dove Pasolini racconta la vita di Tommaso Puzzilli, un giovane delle borgate romane che conduce un’esistenza caratterizzata da furti, fame, povertà e prostituzione.
Pier Paolo Pasolini lavora anche nel mondo del cinema come sceneggiatore e regista, ruoli che gli consentono di girare il mondo. Ad esempio collabora al film di Fellini Le notti di Cabiria.
La morte dello scrittore arriva il 2 novembre 1975. Il suo corpo è rinvenuto senza vita in un campo incolto. Dell’omicidio viene accusato e condannato Piero Pelosi ma la verità su quanto accaduto non uscirà mai fuori.
Poetica di Pier Paolo Pasolini
Pasolini racconta la realtà nel modo più oggettivo possibile. Non esprime giudizi, non fa trapelare nessuna posizione ideologica all’interno delle sue storie. Nonostante questo una certa visione del mondo la veicola, di sua intenzione, attraverso le parole, i gesti, gli accadimenti.
Nei suoi romanzi si nota una notevole ricerca stilistica e linguistica. Abbiamo infatti la voce narrante che si esprime in un italiano diretto e senza fronzoli. I personaggi invece parlano in dialetto romanesco, una raffigurazione delle loro esistenze ai margini, disperate e violente ma caratterizzate da brevi momenti di felicità.
Tuttavia va sottolineato che il suo romanesco non è puro ma contaminato dai dialetti meridionali. La narrazione è rapida, scarna, essenziale e procede in modo fluido portando lo spettatore subito nella scena, nella vita dei suoi ragazzi che si muovono veloci, come se stessero fuggendo o inseguendo demoni del loro passato e del loro presente.
Temi della produzione letteraria di Pier Paolo Pasolini
Il conflitto generazionale, quello tra padri – figli, è tra i temi più ricorrenti di Pasolini. La matrice di esso va probabilmente ricercata nel rapporto difficile che lui ebbe con suo padre.
Altro argomento onnipresente è l’amore per la madre che si riallaccia invece al legame stretto che lo scrittore aveva con la propria. La donna viene rappresentata con le fattezze di una giovane di rara bellezza che possono trasfigurare in un’immagine maschile.
Infine c’è Roma, ambientazione prediletta di Pasolini, centro del suo mondo narrativo. Di essa ama dare spazio alla vita notturna animata da prostitute, protettori e clienti e alle borgate periferiche dove vivono e si muovono i suoi personaggi.
Pasolini frasi
Per celebrare questo indimenticabile scrittore abbiamo raccolto nell’articolo le frasi di Pasolini più belle e significative.
Pier Paolo PasoliniPuoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell’esperienza speciale che è la cultura.
Pier Paolo PasoliniPerò, a coso, sta attento ai mulinelli che te porteno affonno! Er piccolo Genesio m’avrà ‘nteso?’
Pier Paolo PasoliniEra una caldissima giornata di luglio. Il Riccetto che doveva farsi la prima comunione e la cresima, s'era alzato già alle cinque; ma mentre scendeva giù per via Donna Olimpia coi calzoni lunghi grigi e la camicetta bianca, piuttosto he un comunicando o un soldato di Gesù pareva un pischello quando se ne va acchittato peilungoteveri a rimorchiare.
Pier Paolo PasoliniLa droga viene a riempire un vuoto causato dal desiderio di morte e che è dunque un vuoto di cultura.
Pier Paolo PasoliniIo so questo che i napoletani oggi sono una grande tribù che anziché vivere nel deserto o nella savana, come i Tuareg e i Beja, vive nel ventre di una grande città di mare.
Pier Paolo PasoliniFinché l’uomo sfrutterà l’uomo, finché l’umanità sarà divisa in padroni e servi, non ci sarà né normalità né pace.
Pier Paolo PasoliniTu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore, ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.
Pier Paolo PasoliniAmo ferocemente, disperatamente la vita. E credo che questa ferocia, questa disperazione mi porteranno alla fine.
Pier Paolo PasoliniL’amore per la vita è divenuto per me un vizio più micidiale della cocaina. Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile.
Pier Paolo PasoliniL'Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è ora, il fascismo.
Pier Paolo PasoliniMa io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere in modo sleale. Grave colpa da parte mia, lo so!
Pier Paolo PasoliniNon illuderti: la passione non ottiene mai perdono. Non ti perdono neanch'io, che vivo di passione.
Pier Paolo PasoliniChi si scandalizza è sempre banale: ma, aggiungo, è anche sempre male informato.
Pier Paolo PasoliniLa televisione è un medium di massa, e come tale non può che mercificarci e alienarci.
Pier Paolo PasoliniSiamo stanchi di diventare giovani seri o contenti per forza, o criminali, o nevrotici: vogliamo ridere, essere innocenti, aspettare qualcosa dalla vita, chiedere, ignorare. Non vogliamo essere subito già così senza sogni.
Pasolini frasi celebri
Pasolini è stato un artista dal grande talento che ci ha lasciato opere di grande pregio e riflessioni sulla società del suo tempo ancora oggi valide e interessanti. Qui di seguito abbiamo raccolto i migliori aforismi Pasolini.
Pier Paolo PasoliniLa morte non è nel non poter comunicare ma nel non poter più essere compresi.
Pier Paolo PasoliniHo nostalgia della gente povera e vera che si batteva per abbattere quel padrone senza diventare quel padrone.
Pier Paolo PasoliniIo avevo voglia di stare da solo, perché soltanto solo, sperduto, muto, a piedi, riesco a riconoscere le cose.
Pier Paolo PasoliniE io camminerò leggero, andando avanti, scegliendo per sempre la vita, la gioventù.
Pier Paolo PasoliniSono scandaloso. Lo sono nella misura in cui tendo una corda, anzi un cordone ombelicale, tra il sacro e il profano.
Pier Paolo PasoliniHo voluto la mia solitudine. Sono senza amore, mentre, barbaro o miseramente borghese, il mondo è pieno, pieno d’amore…
Pier Paolo PasoliniI primi ricordi della vita sono ricordi visivi. La vita, nel ricordo, diventa un film muto.
Pier Paolo PasoliniChi dice che io sono uno che non crede, mi conosce meglio di quanto io conosca me stesso. Io posso essere uno che non crede, ma uno che non crede che ha nostalgia per qualcosa in cui credere.
Pier Paolo PasoliniSolo l’amare, solo il conoscere conta, non l’aver amato, non l’aver conosciuto.
Pier Paolo PasoliniO gioia, gioia, gioia… C’era ancora gioia in quest’assurda notte preparata per noi?
Pier Paolo PasoliniLa volgarità è il momento di pieno rigoglio del conformismo.
Pier Paolo PasoliniSolo nell’attimo in cui si è a tu per tu con la regola da infrangere si può sfiorare la rivelazione della verità.
Pier Paolo PasoliniIo so questo: che chi pretende la libertà, poi non sa cosa farsene.
Pier Paolo PasoliniNel quartiere borghese c'è la pace di cui ognuno dentro si contenta, anche vilmente, e di cui vorrebbe piena di ogni sera l'esistenza.
Pier Paolo PasoliniQuesto nostro mondo umano, che ai poveri toglie il pane, ai poeti la pace.
Pier Paolo PasoliniIl potere ha avuto bisogno di un tipo diverso di suddito, che fosse prima di tutto un consumatore.
Pier Paolo PasoliniIo ti ricordo, Narciso, avevi il colore della sera, quando le campane suonano a morto.
Pier Paolo PasoliniIo sono nero di amore, né fanciullo né usignolo, tutto intero come un fiore, desidero senza desiderio.
Pier Paolo PasoliniTutto si integra nell'eterno ritorno: ciò lo sanno gli umoristi, i santi e gli innocenti.
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