Pasolini: le 40 frasi più rappresentative dello scrittore

di Elisabetta Rossi

Pier Paolo Pasolini è stato uno scrittore eclettico, caratterizzato da una voce personale e indipendente. Nell'articolo abbiamo raccolto le sue frasi più significative.

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Pier Paolo Pasolini è stato un artista eclettico e poliedrico, che si è distinto non solo in ambito letterario ma anche cinematografico. Sono svariate le sue opere di valore entrate a far parte, di diritto, nell’immaginario collettivo del popolo italiano.

Impegnato anche dal punto di vista politico, Pasolini ha avuto spesso idee in netto contrasto a quelle della massa, imponendosi per un punto di vista del tutto personale, scevro da influenze partitiche, nonostante per un periodo abbia militato nel Partito Comunista Italiano (PCI). Nella sua carriera si è anche distinto come linguista, traduttore e saggista.

Da sempre attento osservatore della società del suo tempo, ha attraversato momenti difficili a partire dalla Seconda Guerra Mondiale. Un periodo storico che lo segna profondamente soprattutto perché gli porta via l’amato fratello Guido, assassinato dai Garibaldini. La sua omosessualità invece lo pone al centro dell’interesse pubblico.

In un certo senso Pasolini può essere considerato un innovatore dal punto di vista linguistico in quanto ama impiegare nei suoi romanzi il dialetto romano, quello delle borgate, un luogo che poi diventa anche l’ambientazione dei suoi libri. Al suo interno si muovono personaggi ai margini, che lottano per se stessi, per sopravvivere in una società che pare non avere un posto per loro. Sono storie dal realismo violento, in cui Pasolini fa una fotografia delle classi più povere della società, quelle del sottoproletariato urbano, di persone che non possono neanche permettersi di sognare.

Biografia Pier Paolo Pasolini

Pasolini nasce il 5 marzo del 1922 a Bologna. Suo padre era un tenente di fanteria mentre sua madre, una maestra elementare. Con quest’ultima lo scrittore avrà sempre un rapporto molto stretto, quasi simbiotico.

Brillante studente, a soli 17 anni si iscrive alla facoltà di lettere dell’Università di Bologna. All’epoca ha già iniziato ad appuntare su quaderni, andati poi perduti, le sue prime poesie accompagnate da disegni. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale viene arruolato nell’esercito ma dopo poco decide di fuggire per non piegarsi alla richiesta dei superiori di consegnare armi ai tedeschi. Dopo essersi spostato in varie parti d’Italia si laurea con una tesi su Pascoli e si trasferisce a vivere in Friuli dove viene assunto come insegnante in una scuola media.

La sua vita tranquilla subisce un brusco contraccolpo quando è accusato di aver molestato una minorenne. È il 1949 e tale evento avrà l’effetto di una deflagrazione nella sua esistenza. In un attimo perde il lavoro e si trasferisce a Roma con la madre. Sono anni difficili segnati dalla solitudine e dalla povertà.

Pier Paolo Pasolini riuscirà però a risollevarsi arrivando a pubblicare il romanzo Ragazzi di vita che ha un enorme successo di pubblico. La critica tuttavia non lo accoglie bene, probabilmente a causa della tematica trattata, quella della prostituzione maschile. Nel 1959 esce invece Una vita violenta, dove Pasolini racconta la vita di Tommaso Puzzilli, un giovane delle borgate romane che conduce un’esistenza caratterizzata da furti, fame, povertà e prostituzione.

Pier Paolo Pasolini lavora anche nel mondo del cinema come sceneggiatore e regista, ruoli che gli consentono di girare il mondo. Ad esempio collabora al film di Fellini Le notti di Cabiria.

La morte dello scrittore arriva il 2 novembre 1975. Il suo corpo è rinvenuto senza vita in un campo incolto. Dell’omicidio viene accusato e condannato Piero Pelosi ma la verità su quanto accaduto non uscirà mai fuori.

Poetica di Pier Paolo Pasolini

Pasolini racconta la realtà nel modo più oggettivo possibile. Non esprime giudizi, non fa trapelare nessuna posizione ideologica all’interno delle sue storie. Nonostante questo una certa visione del mondo la veicola, di sua intenzione, attraverso le parole, i gesti, gli accadimenti.

Nei suoi romanzi si nota una notevole ricerca stilistica e linguistica. Abbiamo infatti la voce narrante che si esprime in un italiano diretto e senza fronzoli. I personaggi invece parlano in dialetto romanesco, una raffigurazione delle loro esistenze ai margini, disperate e violente ma caratterizzate da brevi momenti di felicità.

Tuttavia va sottolineato che il suo romanesco non è puro ma contaminato dai dialetti meridionali. La narrazione è rapida, scarna, essenziale e procede in modo fluido portando lo spettatore subito nella scena, nella vita dei suoi ragazzi che si muovono veloci, come se stessero fuggendo o inseguendo demoni del loro passato e del loro presente.

Temi della produzione letteraria di Pier Paolo Pasolini

Il conflitto generazionale, quello tra padri – figli, è tra i temi più ricorrenti di Pasolini. La matrice di esso va probabilmente ricercata nel rapporto difficile che lui ebbe con suo padre.

Altro argomento onnipresente è l’amore per la madre che si riallaccia invece al legame stretto che lo scrittore aveva con la propria. La donna viene rappresentata con le fattezze di una giovane di rara bellezza che possono trasfigurare in un’immagine maschile.

Infine c’è Roma, ambientazione prediletta di Pasolini, centro del suo mondo narrativo. Di essa ama dare spazio alla vita notturna animata da prostitute, protettori e clienti e alle borgate periferiche dove vivono e si muovono i suoi personaggi.

Pasolini frasi

Per celebrare questo indimenticabile scrittore abbiamo raccolto nell’articolo le frasi di Pasolini più belle e significative.

Pasolini frasi celebri

Pasolini è stato un artista dal grande talento che ci ha lasciato opere di grande pregio e riflessioni sulla società del suo tempo ancora oggi valide e interessanti. Qui di seguito abbiamo raccolto i migliori aforismi Pasolini.

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