Fëdor Dostoevskij è considerato uno dei più importanti scrittori russi. Nell'articolo abbiamo raccolto le migliori frasi tratte dalle sue opere.
Fëdor Dostoevskij, scrittore e filosofo russo, viene considerato uno dei maggiori e più incisivi romanzieri della storia. Le sue opere, diventate celebri in tutto il mondo, sono caratterizzate da personaggi dall’alta moralità e da altri che possono essere definiti ribelli, ovvero in netto contrasto con i principi conservatori della fede e della tradizione russa.
Dalla vita difficile, prima di raggiungere il successo, Dostoevskij ha dovuto attraversare momenti dolorosi, tra i quali una lunga prigionia e una condanna a morte, evitata all’ultimo. Eventi che hanno segnato profondamente la sua personalità e che si ritrovano raccontati nei suoi romanzi. Ad esempio due capitoli di Delitto e Castigo sono ambientati in una fortezza facilmente identificabile in quella di Omsk, dove è stato rinchiuso.
Dostoevskij frasi
Per ricordare la figura di questo amato scrittore russo, abbiamo raccolto nell’articolo le frasi Dostoevskij più belle e significative di sempre. Eccole qui, tutte per voi!
Fëdor DostoevskijIl tuo amore è sceso su di me come un dono divino, inatteso, improvviso, dopo tanta stanchezza e disperazione.
Fëdor DostoevskijLa fede e le dimostrazioni matematiche sono due cose inconciliabili.
Fëdor DostoevskijLi aveva risuscitati l’amore, il cuore dell’uno racchiudeva infinite fonti di vita per l’altro.
Fëdor DostoevskijLa delicatezza e la dignità non s’imparano dal maestro di ballo ma alla scuola del cuore.
Fëdor DostoevskijMa chi vi ha procurato tutto ciò? È il muzik russo, gran lavoratore, che vi porta il soldino guadagnato con le sue mani callose sottraendolo alla famiglia e ai bisogni dello Stato! Ebbene voi, santi padri, dissanguate il popolo!
Fëdor DostoevskijNegli uomini tutto è abitudine. In ogni cosa, anche nelle faccende di Stato e in politica. L'abitudine è la prima delle molle.
Fëdor DostoevskijIl socialismo è quando tutti sono uguali e la pensano tutti allo stesso modo. Non ci sono più matrimoni, la religione e tutte le leggi ognuno se li fa come gli pare, e così anche tutto il resto.
Fëdor DostoevskijAmate gli animali, Dio ha donato loro un barlume di pensiero e una gioia pacifica. Non tormentate gli animali, non li turbate, non togliete loro la gioia, non opponetevi alla volontà di Dio. Uomo, non innalzarti sopra gli animali. Essi sono senza peccato mentre tu invece, nella tua grandezza, sporchi la Terra con la tua apparizione e lasci la tua putrida traccia dietro di te.
Fëdor DostoevskijIl popolo marcisce nell'ubriachezza e non riesce a liberarsi da questo vizio. E quante crudeltà in famiglia: verso la moglie, verso i bambini, tutte a causa dell'ubriachezza. Nelle fabbriche ho visto perfino dei bambini di 9 anni...
Fëdor DostoevskijLo spirito umano sta diventando ridicolmente incapace di comprendere che la vera sicurezza dell'individuo non consiste nello sforzo isolato del singolo, ma nell'unione di tutti gli uomini.
Fëdor DostoevskijGli uomini sono stati creati per essere felici e chi è felice è veramente degno di dire: 'Ho compiuto il volere di Dio su questa terra'.
Fëdor DostoevskijNon c’è nulla di più irritante che essere ricco, di buona famiglia, avvenente, colto, intelligente e perfino buono e, al tempo stesso, non possedere nessuna attitudine speciale, nessuna originalità o almeno un’idea che possa dirsi veramente personale.
Fëdor DostoevskijLa compassione è la più importante e forse l'unica legge di vita dell'umanità intera.
Fëdor DostoevskijC’è anche chi mi crede un idiota, non ho mai scoperto perché. In verità, sono stato talmente malato da non essere molto diverso da un idiota; ma com’è possibile che sia idiota anche adesso, quando, io per primo, mi accorgo che la gente mi considera tale?
Fëdor DostoevskijÈ un fatto che all'uomo fa piacere vedersi davanti umiliato anche il suo migliore amico; è proprio sull'umiliazione che si fonda in gran parte l'amicizia, e questa è una vecchia verità, ben nota a tutte le persone intelligenti.
Fëdor DostoevskijPiù scura la notte, più luminose le stelle, più profondo il dolore, più vicino è Dio!
Fëdor DostoevskijIl segreto dell'esistenza umana non sta soltanto nel vivere, ma anche nel sapere per che cosa si vive.
Fëdor DostoevskijPer rendere la verità più verosimile, bisogna assolutamente mescolarvi un po' di menzogna.
Fëdor DostoevskijHo sempre pensato che non v’è nessuna felicità maggiore di quella della famiglia.
Fëdor DostoevskijSulla nostra terra noi possiamo amare in realtà solo col tormento e solo per mezzo del tormento.
Fëdor DostoevskijCapitano a volte incontri con persone a noi assolutamente estranee, per le quali proviamo interesse fin dal primo sguardo, all’improvviso, in maniera inaspettata, prima che una sola parola venga pronunciata.
Fëdor DostoevskijSe vuoi essere rispettato dagli altri, la cosa più grande è rispettare te stesso. Solo in quel modo, solo con il rispetto di te stesso tu obblighi gli altri a rispettarti.
Fëdor DostoevskijFare un nuovo passo, dire una nuova parola, è ciò che la gente teme di più.
Fëdor DostoevskijVi sono uomini che non hanno mai ucciso, eppure sono mille volte più cattivi di chi ha assassinato sei persone.
Fëdor DostoevskijQuando un uomo ha grossi problemi dovrebbe rivolgersi ad un bambino; sono loro, in un modo o nell’altro, a possedere il sogno e la libertà.
Fëdor DostoevskijÈ nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama.
Fëdor DostoevskijNel mondo attuale per libertà s’intende la licenza, mentre la vera libertà consiste in un calmo dominio di se stessi. La licenza conduce soltanto alla schiavitù.
Le notti bianche Dostoevskij frasi
Le notti bianche è un racconto pubblicato da Dostoevskij nel 1848. La storia racconta dell’incontro tra un sognatore e una ragazza. I due si confrontano sulla propria vita, si raccontano i reciproci pensieri e le vicissitudini interiori per poi non rivedersi più.
Fëdor DostoevskijUn attimo di vera beatitudine! È forse poco per riempire tutta la vita di un uomo?
Fëdor DostoevskijIl sognatore non è un uomo ma una specie di essere neutro. Si stabilisce prevalentemente in un angolino inaccessibile, come se volesse nascondersi perfino dalla luce del giorno, e ogni volta che si addentra nel suo angolino, vi aderisce come la chiocciola al guscio, e diventa simile a quell'animale divertente chiamato tartaruga, che è nello stesso tempo un animale e una casa.
Fëdor DostoevskijIo sono un sognatore; ho vissuto così poco la vita reale che attimi come questi non posso non ripeterli nei sogni.
Fëdor DostoevskijQuanto più siamo infelici, tanto più profondamente sentiamo l'infelicità degli altri; il sentimento non si frantuma, ma si concentra.
Fëdor DostoevskijQuanto rendono meravigliosa una persona la gioia e la felicità! Come ferve un cuore innamorato! Sembra che tu voglia riversare tutto il tuo cuore in un altro cuore, vuoi che tutto sia allegro, che tutto rida.
Fëdor DostoevskijInvano il sognatore rovista nei suoi vecchi sogni, come fra la cenere, cercandovi una piccola scintilla per soffiarci sopra e riscaldare con il fuoco rinnovato il proprio cuore freddo, e far risorgere ciò che prima gli era così caro, che commuoveva la sua anima, che gli faceva ribollire il sangue, da strappargli le lacrime dagli occhi, così ingannandolo meravigliosamente.
Fëdor DostoevskijPerché non ci comportiamo tutti come fratelli? Perché anche l'uomo migliore è come se nascondesse sempre qualcosa all'altro e gli tacesse qualcosa?
Fëdor DostoevskijUn giorno tu ti sveglierai e vedrai una bella giornata. Ci sarà il sole, e tutto sarà nuovo, cambiato, limpido. Quello che prima ti sembrava impossibile diventerà semplice, normale.
Fëdor DostoevskijPasseranno ancora altri anni, a loro seguirà una triste solitudine, arriverà la vecchiaia barcollante sulle grucce e poi l'angoscia e la tristezza. Impallidirà il tuo mondo fantastico, svaniranno, appassiranno i tuoi sogni, e cadranno come le foglie gialle dagli alberi.
L’idiota Dostoevskij frasi
L’idiota è considerato un autentico capolavoro della letteratura russa, dove l’autore narra la storia di un uomo buono, una sorta di nuovo Gesù. Il romanzo ha avuto diverse trasposizioni teatrali, televisive e cinematografiche. Qui di seguito abbiamo inserito le frasi più belle dell’opera.
Fëdor Dostoevskij"Perlomeno," osservò poi, "non soffre quasi per niente quando la testa schizza via."
Fëdor DostoevskijSecondo me, uccidere perché si è ucciso rappresenta una punizione incomparabilmente più terribile dello stesso delitto commesso. Venire giustiziato in base ad un verdetto è molto più terribile che venire ucciso da briganti.
Fëdor DostoevskijNon passione ci vuole, ma compassione, capacità cioè di estrarre dall’altro la radice prima del suo dolore e di farla propria senza esitazione.
Fëdor DostoevskijVoi mancate di pietà: non volete essere nient’altro che giusto, il che vuol dire che siete ingiusto.
Fëdor DostoevskijOh, sì che è notevole; lei è una vera bellezza, Aglàja Ivànovna, una bellezza straordinaria. Lei è così bella che si ha addirittura paura di guardarla.
Fëdor DostoevskijÈ difficile valutare la bellezza, e io non ci sono preparato. La bellezza è un enigma.
Fëdor DostoevskijVedi, la gioia che prova una madre quando coglie il primo sorriso del suo bambino dev'essere proprio la stessa che prova Iddio ogni volta che, su dal cielo, vede un peccatore che gli rivolge una preghiera con tutto il suo cuore.
Fëdor DostoevskijLa compassione era la massima e forse unica legge di vita per l'intera umanità.
Fëdor DostoevskijOgni fatto reale, per quanto obbedisca a proprie, immutabili leggi, ci appare quasi sempre incredibile e inverosimile. E quanto più è reale, tanto più talora ci appare inverosimile.
Il giocatore Dostoevskij frasi
Il giocatore è un’altra grande opera di Dostoevskij, sebbene sia stata scritta più per necessità che per un’autentica ispirazione. Come suggerisce lo stesso titolo, in questo romanzo lo scrittore racconta tutte le varie sfaccettare del gioco d’azzardo attraverso vari tipi di giocatori che appartengono a nazionalità diverse. In questa sezione abbiamo inserito le frasi più interessanti del libro.
Fëdor DostoevskijL'uomo ama vedere il suo migliore amico umiliato davanti a lui. Per la maggior parte degli uomini, l'amicizia è fondata sull'umiliazione.
Fëdor DostoevskijLa cosa più antipatica, che saltava agli occhi alla prima occhiata in tutta quella marmaglia di giocatori di roulette, era l'ostentato rispetto per l'occupazione a cui si dedicavano, l'aspetto serio e perfino rispettabile che assumevano tutti coloro che circondavano i tavoli.
Fëdor DostoevskijC'è una voluttà nell'estremo grado dell'umiliazione e dell'avvilimento.
Fëdor DostoevskijI giocatori sanno bene che si può resistere addirittura per ventiquattr'ore di seguito con le carte in mano senza neanche gettare un'occhiata a destra o a sinistra.
Fëdor DostoevskijMa il piacere è sempre utile, e il sentimento di disporre di un potere assurdo e sconfinato su qualcuno — fosse pure su una mosca — ci dà un certo piacere. L'uomo è un despota per natura e ama infliggere tormenti.
Fëdor DostoevskijDappertutto gli uomini non fanno altro che togliersi o vincersi qualcosa a vicenda.
Fëdor DostoevskijUn vero giocatore sa bene cosa vogliono dire certi "scherzi" del caso.
Fëdor DostoevskijÈ forse possibile accostarsi al tavolo da gioco senza farsi immediatamente contagiare da superstiziosi presentimenti?
Fëdor DostoevskijPossibile che allora sia uscito di senno e sia stato rinchiuso, per tutto questo tempo, in un qualche manicomio? E, forse, ci sono rinchiuso anche adesso, cosicché mi è soltanto sembrato che mi sia accaduto tutto ciò e ancor oggi mi sembra soltanto.
Biografia Dostoevskij
Fëdor Dostoevskij nasce a Mosca nel 1821 da un medico militare e da una donna figlia di importanti commercianti russi. Il padre autoritario e severo lo indirizza agli studi di ingegneria militare, ai quali il figlio adempie di malavoglia perché l’interesse per la letteratura è già vivo dentro di lui.
Perde la madre in giovane età a causa della tisi e poi il padre, probabilmente ucciso dai contadini che lavoravano per lui tra soprusi e maltrattamenti. A seguito di quest’ennesimo tragico evento, Fëdor Dostoevskij inizia ad avere attacchi epilettici che lo accompagneranno per il resto della sua vita. Riesce comunque a diplomarsi nel 1843 ma l’anno dopo decide di lasciare il servizio militare per lavorare al suo primo libro, Povera gente, pubblicato nel 1846.
Il 1849 è un anno drammatico per lo scrittore. Viene infatti arrestato con l’accusa di aver preso parte a una società segreta. Condannato a morte, è poi salvato dallo zar Nicola I che trasforma la pena in lavori forzati. Liberato nel 1859, si stabilisce a Tver’ e inizia a lavorare al libro Memorie dalla casa dei morti. Nel 1866 procede alla pubblicazione a puntate del romanzo Delitto e Castigo. In quest’occasione conosce la stenografa Anna Grigor'evna Snitkina, dalla quale avrà due figlie, Sonja, che muore tre mesi dopo la nascita, e Ljubov'.
La sua attività letteraria rimane a lungo molto intensa, tanto che nel 1870 comincia a scrivere I Demoni e a partire dal 1873 pubblica Diario di uno scrittore, una serie di articoli che affrontano tematiche di attualità. Nel 1879 le sue condizioni di salute peggiorano e infatti la stesura del suo ultimo romanzo, I fratelli Karamazov, procede a rilento, caratterizzata da lunghe pause. Riesce comunque a portarlo a termine prima della morte sopraggiunta il 28 Gennaio 1881 a San Pietroburgo.
Pensiero di Dostoevskij
Una delle caratteristiche più evidenti dei romanzi di Dostoevskij è l’assenza di un solo protagonista principale. Piuttosto nelle sue opere sono presenti vari personaggi nelle cui vicende vengono incarnate le storture della società. Abbiamo così l’isolamento sociale, l’ipocrisia delle convenzioni della società del tempo, la sanità mentale e la malattia, la fede e l’ateismo. Insomma le sue storie ruotano intorno allo scontro tra ideologie differenti e contrapposte.
Dostoevskij non esprime alcun giudizio sui suoi personaggi, cerca di restare al di fuori della storia, limitandosi a narrare quanto accade e a porre il lettore nella condizione di conoscere i travagli interori dei suoi uomini e delle sue donne. Lui ha posto in evidenza, per la prima volta, la crisi dell’uomo contemporaneo, privo di qualsiasi certezza e senza alcun punto di riferimento per definire la propria moralità. L’umanità di Fëdor Dostoevskij è violenta, sadica, immorale e tende a prevaricare i più deboli. L’unico modo di risolvere, almeno in parte, la situazione è affidarsi alla fede, a Cristo.