Le Frasi di Hermann Hess più belle di sempre
di Elisabetta RossiHermann Hesse è tra gli autori più amati e letti al mondo. Nell'articolo abbiamo raccolto le sue frasi più belle.
Herman Hesse è uno degli scrittori più letti al mondo. Le sue opere sono state tradotte in ben 60 lingue e hanno venduto oltre 150 milioni di copie in tutto il mondo. Il suo successo si deve sia alle storie narrate, sia a uno stile lirico, in cui si alternano spiritualità e sensualità, ragione e sentimento.
In particolare i suoi libri contengono riferimenti alle tematiche che più di tutti gli stanno a cuore, ovvero l’esistenzialismo, lo spiritualismo, il misticismo e la filosofia orientale. Dell’esistenzialismo, dottrina filosofica che riscopre il valore dell’esistenza umana privata e collettiva, ammira soprattutto Schopenhauer, Nietzsche e Heidegger.
Hermann Hesse lascia anche spazio a una dura critica nei confronti del capitalismo e del consumismo americano. Tale inclinazione lo porta ad essere molto apprezzato tra gli hippie, negli anni ’60, quel gruppo di persone contrarie alla guerra del Vietman e in generale al materialismo imperante nella società.
Tra le sue opere più celebri ricordiamo l’acclamato Siddartha, Narciso e Boccadoro e Demian. Gli è anche assegnato il premio Nobel per la letteratura nel 1946.
Frasi Herman Hesse
Per ricordare questo autore abbiamo raccolto nell’articolo le frasi di Hermann Hesse più interessanti e significative.
Hermann HesseIncominciai anche a capire che i dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità, ma per maturarci.
Hermann HesseAlcuni si considerano perfetti, ma è solo perché pretendono meno da loro stessi.
Hermann HesseTroppo spesso togliamo tempo ai nostri amici per dedicarlo ai nostri nemici.
Hermann HesseL'uomo si distingue dal resto della natura soprattutto per uno strato gelatinoso di menzogna che lo veste e lo protegge.
Hermann HesseLa gioventù si conclude quando finisce l'egoismo; la maturità inizia quando si vive per gli altri.
Hermann HesseL'eccessivo valore che diamo ai minuti, la fretta, che sta alla base del nostro vivere, è senza dubbio il peggior nemico del piacere.
Hermann HesseSolo chi ha necessità di un tocco delicato, sa toccare con delicatezza.
Hermann HesseCosa sono i millenni? Un manciata di tempo. Polvere in confronto a un unico sguardo dell'eternità.
Hermann HesseContro le infamie della vita le armi migliori sono il coraggio, l’ostinazione e la pazienza. Il coraggio fortifica, l’ostinazione diverte e la pazienza dà pace.
Hermann HesseQuando un uomo rivolge tutta la volontà verso una data cosa, finisce sempre per raggiungerla.
Hermann HesseTutte le religioni sono belle, ed è indifferente avvicinarsi all'eucarestia cristiana o andare in pellegrinaggio alla Mecca.
Hermann HesseHanno certamente ragione coloro che definiscono la guerra la condizione primigenia e naturale. Finché l'uomo resta un animale, vive per il combattimento, a spese degli altri, teme e odia il prossimo. – La vita, quindi, è guerra.
Hermann HesseIl viaggio fu, in realtà, una delusione, cioè per allora, perché in seguito esso fece maturare i più splendidi frutti.
Hermann HesseParlare: ecco la via più sicura per fraintendere, per rendere tutto piatto e insulso.
Hermann HesseBisogna trovare il proprio sogno perché la strada diventi facile.
Hermann HesseTutte le cose, anche le meno interessanti o le più brutte, hanno un lato piacevole; bisogna solo volerlo vedere...
Hermann HesseLa vita di un uomo puro e generoso è sempre una cosa sacra e miracolosa, da cui si sprigionano forze inaudite che operano anche in lontananza.
Herman Hesse Siddharta frasi
Siddharta è una delle opere più conosciute di Hermann Hesse. Il libro risale al 1922 e racconta, in forma lirica, frammista a un tono epico, la storia di Buddha Siddharta Gautama. Va però detto che il protagonista del libro non è il Buddha originale ma è totalmente inventato. È solo la rappresentazione di una figura mistica. Qui di seguito trovate raccolte le frasi più belle del libro.
Hermann HesseCosì tutti amavano Siddharta. A tutti egli dava gioia, tutti ne traevano piacere.
Hermann HesseUna meta si proponeva Siddharta: diventare vuoto, vuoto di sete, vuoto di desideri, vuoto di sogni, vuoto di gioia e di dolore. Morire a se stesso, non essere più lui, trovare la pace del cuore svuotato, nella spersonalizzazione del pensiero rimanere aperto al miracolo, questa era la sua meta.
Hermann HesseMa valeva la pena saper tutto questo, se non si sapeva l'uno e il tutto, la cosa più importante di tutte, la sola cosa importante?
Hermann HesseLa saggezza non può essere trasmessa. La saggezza che un saggio tenta di trasmettere suona sempre simile alla follia.
Hermann HesseChi fosse riuscito a comprendere quell'acqua e i suoi segreti, avrebbe compreso anche molte altre cose, molti segreti, tutti i segreti.
Hermann HesseTutti sono sottomessi, tutti desiderano obbedire e pensare meno che si può: bambini sono gli uomini.
Hermann HesseEppure era questa che bisognava trovare: scoprire la fonte originaria nel proprio Io, e impadronirsene! Tutto il resto era ricerca, era errore e deviazione.
Hermann Hesse«L'anima tua è l'intero mondo»: così vi stava scritto. E vi stava scritto che l'uomo nel sonno, nel profondo sonno, penetra nel proprio Io e prende stanza nell'Atman.
Hermann HesseSerenamente contemplava la corrente del fiume; mai un'acqua gli era tanto piaciuta come questa, mai aveva sentito così forti e così belli la voce e il significato dell'acqua che passa.
Hermann Hesse frasi Narciso e Boccadoro
Narciso e Boccadoro, altro libro molto amato di Hermann Hesse, è un romanzo di formazione in quanto pone in evidenza la maturazione e la crescita dei personaggi.
Narciso e Boccadoro si conoscono presso il monastero di Mariabronn. Il primo insegna greco, mentre il secondo è stato costretto ad andare là dal padre che vuole avviarlo alla vita religiosa. Tra i due nasce uno splendido rapporto di amicizia grazie al quale Boccadoro comprende qual è il suo vero io e la necessità di assecondarlo. Partirà così in giro per il mondo e diventerà alla fine uno scultore.
Hermann HesseDi chi era quella voce? Tese l'orecchio, pensò, trovò. Era Narciso. Narciso? E in un attimo, con un colpo brusco, tutto ritornò presente: ricordò, seppe. Oh! mamma, mamma! Montagne di macerie, mari d'oblìo erano rimossi, scomparsi; con superbi occhi azzurri e luminosi la Perduta lo guardò di nuovo, l'ineffabilmente Amata.
Hermann HesseSolo la scissione e il contrasto rendono ricca e fiorente una vita.
Hermann HesseCome l'estasi d'amore nel momento della sua massima tensione e felicità è sicura di dover scomparire e morire l'istante appresso, così l'intima solitudine e l'abbandono alla tristezza erano sicuri d'essere ad un tratto inghiottiti dal desiderio, da un nuovo volgersi al lato luminoso della vita.
Hermann HesseAnche i dolori sfiorivano e appassivano. Nulla aveva consistenza, neppure il dolore.
Hermann HesseDall'ultimo foglio tagliò via un pezzo e vi disegnò chiaro, a tratti sobri, il viso di Maria, coi suoi begli occhi e nella bocca un'espressione di rinuncia. Glielo donò.
Hermann HesseLo spirito ama ciò che è saldo, formato, vuole poter essere sicuro dei suoi segni, ama ciò che è, non ciò che diviene, il reale e non il possibile.
Hermann HesseLo spirito non può vivere nella natura, ma solo di fronte ad essa, come suo contrapposto.
Hermann Hesse"Mai più!" diceva imperiosa la sua volontà. "Domani ancora!" supplicava il cuore singhiozzante.
Frasi Herman Hess amore
In questa sezione trovate una raccolta di aforismi Hermann Hesse sull’amore. Potete anche scaricare gratis le frasi!
Hermann HesseAmiamo ciò che ci somiglia e comprendiamo ciò che il vento ha scritto sulla sabbia.
Hermann HesseL'amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo. L'amore deve avere la forza di attingere la certezza in se stesso. Allora non sarà trascinato, ma trascinerà.
Hermann HesseL'amore non esiste per renderci felici, ma per dimostrarci quanto sia forte la nostra capacità di sopportare il dolore.
Hermann HesseÈ tanto bello appartenere a una donna, darsi a lei, non è la stessa cosa che tu chiami 'essere innamorati', e che è un pochino schernirsi. Non è da schernire. Per me è la via che conduce alla vita, al senso della vita.
Hermann HesseAmore è ogni moto della nostra anima in cui essa sente se stessa e percepisce la propria vita.
Hermann HesseSenza amore di sé neppure l'amore per gli altri è possibile. L'odio per se stessi è esattamente identico al flagrante egoismo, e conduce alla fine al medesimo crudeleisolamento, alla medesima disperazione.
Hermann HessePerché ti amo, di notte son venuto da te così impetuoso e titubante e tu non mi potrai più dimenticare l'anima tua son venuto a rubare.
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La vita di Hermann Hesse
Hermann Hesse nasce a Calw il 2 luglio del 1877. Il padre era un missionario pietista e sua madre lavorava con lui come assistente. L’educazione che riceve, severa e rigida, gli causa non pochi problemi d’instabilità mentale, in quanto fin da giovane manifesta una grande avversione per le regole e gli obblighi che gli vengono imposti.
Il suo atteggiamento testardo e ribelle causa diversi grattacapi ai genitori. La madre in particolare esprime molta preoccupazione per lui, su come sarebbe potuto essere il suo futuro. Grande importanza nella sua crescita culturale riveste il nonno materno, missionario anche lui ed esperto conoscitore dei dialetti indiani. La sua vasta libreria è il luogo in cui Hermann Hesse acquisisce la propria formazione extrascolastica.
Nel 1888 inizia a frequentare il ginnasio di Calw e poi nel 1891 entra in seminario a Maulbronn. Qui si manifestano i primi problemi di nevrosi dello scrittore, che fugge dall’istituto sei mesi dopo. Trovato e riportato indietro, svilupperà uno stato depressivo che culminerà in un tentato suicidio, avvenuto a casa di un pastore dove era stato mandato in cura. Nonostante queste gravi crisi, Hermann Hesse riesce a coltivare l’attività letteraria. Nelle pagine dei suoi libri trovano spazio i contrasti che deteriorano la sua anima, in particolare quello tra gli obblighi famigliari e la sua personalità.
Nel 1895 viene assunto come apprendista in una libreria a Tubinga dove rimane per tre anni. Nell’arco di questo periodo attraverserà altre crisi scatenate dalla sua incapacità a conformarsi a un’esistenza borghese. Nel 1924 ritorna in Svizzera, dove resterà fino alla morte sopraggiunta il 9 agosto del 1962 per un’emorragia celebrale.