Italo Calvino: le frasi migliori e più iconiche dello scrittore
di Elisabetta RossiItalo Calvino è uno dei maggiori scrittori del secondo Novecento. Nell'articolo abbiamo raccolto le frasi più importanti tratte dalle sue opere.
Italo Calvino è uno dei più noti e amati scrittori del secondo Novecento. Conosciuto a livello internazionale, ha incantato i lettori con storie che parlano di guerra e resistenza e con altre che invece mescolano insieme storia e fantasia. La sua originalità di autore si nota fin dalle prime opere e non lo abbandonerà mai dando vita a romanzi e racconti indimenticabili.
Lo stile di Italo Calvino, pulito, essenziale ed avvincente, è legato a tendenze neorealiste, scientifiche e razionalistiche, ma anche alla favola e alla saggistica. A dimostrazione di quanto l’eclettismo sia una caratteristica fondamentale per quest’autore che non amava restare immobile e ancorato a determinate idee e convinzioni.
Biografia Italo Calvino
Italo Calvino nasce nel 1923 a Cuba. All’età di tre anni la famiglia si trasferisce in Italia, a Sanremo, dove frequenta la scuola. Nel 1944 partecipa alla guerra partigiana, un’esperienza che poi riporterà in vari modi nelle opere letterarie. Alla fine del conflitto mondiale, pubblica dei racconti su alcune riviste e collabora con la casa editrice Einaudi. Risale al 1947 l’uscita del romanzo Il sentiero dei nidi di ragnoe al 1952 quella de Il visconte dimezzato.
Nel 1962 incontra la traduttrice argentina Esther Singer, della quale s’innamorerà intraprendendo una relazione che sfocerà nel matrimonio nel 1962. Le sue pubblicazioni più importanti e di maggiore interesse si concentrano tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta. Tra di esse abbiamo Se una notte d’inverno un viaggiatore e Palomar.
La sua morte sopraggiunge improvvisa nel 1895 mentre lavora alle Lezioni Americane, un cliclo di conferenze che avrebbe dovuto tenere ad Harvard e nelle quali riflette sulle caratteristiche che avrebbe dovuto avere la letteratura del futuro.
Tematiche di Italo Calvino
L’attività di Italo Calvino si può riassumere in tre fasi principali. Nella prima lo scrittore è focalizzato sul neorealismo, la corrente letteraria incentrata sulla narrazione del mondo popolare attraverso un linguaggio semplice e diretto. Tuttavia la arricchisce di elementi originali, ad esempio nel romanzo Il sentiero dei nidi di ragno racconta la vicenda con gli occhi del protagonista Pin, un bambino.
Nella seconda fase, invece, si dedica alla letteratura fantastica, in cui crea racconti e romanzi dove intreccia elementi di storia con altri di fantasia. A questo filone appartengono i tre racconti che compongono la trilogia I nostri antenati, Le cosmicomiche e Ti con zero.
Nell’ultima fase, quella che parte intorno agli anni Settanta, Italo Calvino abbraccia una letteratura di stampo sperimentale, intenzionato a muoversi in nuovi confini che lo portino a rompere qualsiasi legame con la tradizione. A questo periodo si annoverano libri come Palomar, Se una notte d’inverno un viaggiatore e Il castello dei destini incrociati.
Va anche ricordato che Italo Calvino è stato un saggista. Ha infatti scritto svariate opere in tal senso come Il midollo del leone e Il mare dell’oggettività.
Italo Calvino frasi
Italo Calvino ci ha lasciato romanzi e racconti pregevoli, dallo stile fluido e dal piglio originale. Per ricordarlo, abbiamo raccolto in questa sezione le sue frasi più celebri.
Italo CalvinoTutti abbiamo una ferita segreta per riscattare la quale combattiamo.
Italo CalvinoL'uomo porta dentro di sé le sue paure bambine per tutta la vita. Arrivare a non avere più paura, questa è la meta ultima dell'uomo.
Italo CalvinoTutto è già cominciato prima, la prima riga della prima pagina di ogni racconto si riferisce a qualcosa che è già accaduto fuori dal libro.
Italo CalvinoUn classico è un libro che ancora prima di essere finito ti dice quello che deve dire.
Italo CalvinoL'inconscio è l'oceano dell'indicibile, di tutto ciò che è stato espulso dalla terra del linguaggio, rimosso come risultato di un'antica proibizione.
Italo CalvinoLa vita di una persona consiste in un insieme di avvenimenti di cui l'ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l'insieme.
Italo CalvinoRilassati, raccogliti, allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto.
Italo CalvinoA un certo punto era solo questo rapporto a interessarmi, la mia storia diventava soltanto la storia della penna d'oca della monaca che correva sul foglio bianco.
Italo CalvinoCerte cose sulla vita partigiana nessuno le ha mai dette, nessuno ha mai scritto un racconto che sia anche la storia del sangue nelle vene, delle sostanze nell'organismo.
Italo CalvinoCi metto molto a iniziare se ho l'idea per un romanzo, trovo ogni scusa possibile per non lavorarci. Una volta iniziato, so essere molto veloce.
Italo CalvinoAnche per chi ha passato tutta la vita in mare c'è un'età in cui si sbarca.
Italo CalvinoIl genere umano è una zona del vivente che va definita circoscrivendone i confini.
Italo CalvinoNell'eros come nella ghiottoneria, il piacere è fatto di precisione.
Marcovaldo Italo Calvino
Marcovaldo è un romanzo del 1963 in cui Calvino racconta la disumanizzazione della società del consumismo e della tecnologia attraverso il personaggio di Marcovaldo, un uomo che si è trasferito a vivere in città con la moglie e i tre figli. La nuova esperienza lo porta a desiderare di tornare a vivere in campagna, a contatto con la natura, lontano dalla quotidianità meccanica e ripetitiva in cui è intrappolato. Qui di seguito trovate le frasi migliori del libro.
Italo CalvinoIl vento, venendo in città da lontano, le porta doni inconsueti, di cui s’accorgono solo poche anime sensibili, come i raffreddati del fieno, che starnutano per pollini di fiori d’altre terre.
Italo CalvinoAccadde che la moglie Domitilla, per ragioni sue, comprò una grande quantità di salciccia. E per tre sere di seguito a cena Marcovaldo trovò salciccia e rape. Ora, quella salciccia doveva essere di cane; solo l'odore bastava a fargli scappare l'appetito. Quanto alle rape, quest'ortaggio pallido e sfuggente era il solo vegetale che Marcovaldo non avesse mai potuto soffrire.
Italo CalvinoMarcovaldo sentiva la neve come amica, come un elemento che annullava la gabbia di muri in cui era imprigionata la sua vita.
Italo CalvinoA un certo punto dell’anno, cominciava il mese d’agosto. Ed ecco: s’assisteva a un cambiamento di sentimenti generale. Alla città non voleva bene più nessuno: gli stessi grattacieli e sottopassaggi pedonali e autoparcheggi fino a ieri tanto amati erano diventati antipatici e irritanti. La popolazione non desiderava altro che andarsene al più presto: e così a furia di riempire treni e ingorgare autostrade, al 15 del mese se ne erano andati proprio tutti.
Italo CalvinoNon c’era tafano sul dorso d’un cavallo, pertugio di tarlo in una tavola, buccia di fico spiaccicata sul marciapiede che Marcovaldo non notasse, e non facesse oggetto di ragionamento, scoprendo i mutamenti della stagione, i desideri del suo animo, e le miserie della sua esistenza.
Italo CalvinoAveva questo Marcovaldo un occhio poco adatto alla vita di città: cartelli, semafori, vetrine, insegne luminose, manifesti, per studiati che fossero a colpire l'attenzione, mai fermavano il suo sguardo che pareva scorrere sulle sabbie del deserto.
Italo CalvinoL’allevatore riesce a far coesistere la bontà verso l’animale e la previsione dell’arrosto nello stesso moto dell’animo.
Italo Calvino Il sentiero dei nidi di ragno
Il sentiero dei nidi di ragno è il romanzo d’esordio di Italo Calvino. Di stampo neorealista, racconta la storia di Pin che viene coinvolto nel furto di una pistola ai nazisti. In seguito entra a far parte di una banda di partigiani, diventando il testimone di una vita dura e complicata. In questa sezione abbiamo raccolto le citazioni più belle del libro.
Italo CalvinoI grandi sono una razza ambigua e traditrice, non hanno quella serietà terribile nei giochi propria dei ragazzi.
Italo CalvinoPin, il codice penale è sbagliato. C'è scritto tutto quello che uno non può fare nella vita: furto, omicidio, ricettazione, appropriazione indebita, ma non c'è scritto cosa uno può fare, invece di fare tutte quelle cose, quando si trova in certe condizioni.
Italo CalvinoIl comunismo è che se entri in una casa e mangiano della minestra, ti diano della minestra, anche se sei stagnino, e se mangiano del panettone, a Natale, ti diano del panettone. Ecco cos'è il comunismo.
Italo CalvinoÈ triste essere come lui, un bambino nel mondo dei grandi, sempre un bambino, trattato dai grandi come qualcosa di divertente e di noioso; e non poter usare quelle loro cose misteriose ed eccitanti, armi e donne, non poter mai far parte dei loro giochi.
Italo CalvinoForse domani morirò, magari prima di quel tedesco, ma tutte le cose che farò prima di morire e la mia morte stessa saranno pezzetti di storia.
Italo CalvinoForse non farò cose importanti, ma la storia è fatta di piccoli gesti anonimi.
Italo CalvinoPin vorrebbe essere grande già adesso, o meglio, non grande, ma ammirato o temuto pur restando com'è, essere bambino e insieme capo dei grandi, per qualche impresa meravigliosa.
Italo CalvinoTrasformare dei fatti in parole non vuol dire cedere alla retorica dei fatti, né cantare il bel canto. Vuol dire mettere nelle parole tutta la vita che si respira a questo mondo, comprimercela e martellarla.
Italo CalvinoTutti i pensieri che sto facendo adesso influiscono sulla mia storia di domani, sulla storia di domani del genere umano.
Italo CalvinoI fascisti utilizzano la miseria per perpetuare la miseria, e l’uomo contro l’uomo.
Italo CalvinoIl mare che ieri era un torbido fondo di nuvola ai margini del cielo, si fa una striscia d’un cupo sempre più denso ed ora è un grande urlo azzurro al di là d’una balaustra di colline e case.
Italo CalvinoAl principio di tutte le storie che finiscono male c’è una donna, non si sbaglia.
Italo CalvinoC’è la speranza che un giorno ci sia un mondo migliore, senza più prigioni.
Italo CalvinoIl nostro lavoro politico è utilizzare anche la nostra miseria umana, utilizzarla contro se stessa, per la nostra redenzione.
Italo CalvinoTu sei giovane, impara quello che ti dico: la guerra è tutta colpa delle donne...
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