Giuseppe Ungaretti: le frasi più intense del grande poeta novecentesco

di Elisabetta Rossi

Giuseppe Ungaretti è uno dei più grandi poeti del Novecento. Nell'articolo abbiamo raccolto le sue frasi più belle e intense.

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Giuseppe Ungaretti è uno dei più grandi poeti italiani del Novecento. La sua poesia, che rompe ogni legame con la tradizione, indaga gli abissi più bui dell’animo umano, il dolore più acuto e straziante, senza però mai abbandonare la speranza, a dimostrazione di un’anima coraggiosa e guerriera per nulla disposta ad arrendersi.

Le sue liriche colpiscono e coinvolgono ancora oggi grazie all’uso di un linguaggio semplice, comune, che tutti conoscono e che facilita l’identificazione nel testo. Ogni parola scelta da Giuseppe Ungaretti si carica di significato, diventa veicolo di emozioni e sentimenti, l’espressione del suo pensiero più intimo.

Leggere questo poeta è entrare in diretta connessione con la vita e le sofferenze che può infliggere all’essere umano. Immergersi nelle sue composizioni è ascoltare il canto del suo cuore rimasto forte e immutato nonostante il tempo trascorso.

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Frasi Ungaretti

Per celebrare questo indimenticabile poeta italiano, abbiamo raccolto nell’articolo le citazioni Ungaretti più belle e memorabili.

Ungaretti frasi celebri

Chiunque abbia incontrato la poesia di Ungaretti non l’ha mai dimenticata. Le sue parole restano ancorate all’anima in tutta la loro suggestiva intensità. Qui di seguito trovate raccolti gli aforismi Ungaretti più celebri.

Frasi Ungaretti sull’amore

Concludiamo questa monografia di Giuseppe Ungaretti, proponendovi una selezione delle sue frasi incentrate sul tema dell’amore.

Biografia di Giuseppe Ungaretti

Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d’Egitto nel 1888, città dove i suoi genitori si erano trasferiti per questioni di lavoro. Il padre infatti lavorava alla realizzazione del Canale di Suez e lì purtroppo perde la vita a causa di un incidente. La madre farà di tutto per mantenerlo con dignità e per dargli una preparazione culturale adeguata. Proprio a scuola, all’Ecole Suisse Jacot, scopre il suo amore per la letteratura.

Anni dopo si stabilisce in Francia dove entra in contatto con molti artisti dell’epoca. Nel 1915, allo scoppio della Grande Guerra, decide di arruolarsi come volontario nella fanteria. L’esperienza drammatica e traumatica che vive al fronte diventerà la forza motrice della sua prima grande raccolta poetica intitolata Il Porto Sepolto. Nel 1919 esce invece Allegria di Naufragi.

Nel 1920 convola a nozze con Jeanne Dupoix da cui ha due figli, Antonino e Annamaria. Il primo lo perderà per un’appendicite mal curata all’età di soli nove anni, un evento che lo getta nello sconforto più totale causandogli un dolore sordo dal quale fatica ad uscire. Nel 1931 viene pubblicata Allegria, una raccolta poetica in cui confluiscono i componimenti dei due libri precedenti.

Nel 1933 vede la luce Sentimento del tempo in cui, rispetto ad Allegria, ritorna a una poesia più tradizionale anche se conserva alcuni elementi di rottura con la tradizione, come la grande importanza attribuita alla singola parola. Il lutto per la morte del fratello, per quella del figlio, i numerosi viaggi compiuti, creano la base per la realizzazione di un’altra grande raccolta poetica, Il dolore, uscita nel 1947.

Giuseppe Ungaretti muore a Milano nel giugno del 1970 lasciando una grande eredità letteraria al nostro paese.

Poetica di Giuseppe Ungaretti

Giuseppe Ungaretti viene considerato il precursore ma anche uno dei maggiori rappresentanti dell’ermetismo, un movimento letterario in cui i poeti vogliono distaccarsi dal dannunzianesimo e dal crepuscolarismo, per riallacciarsi al simbolismo francese. Danno quindi spazio a una poesia pura, libera, scarna, densa di pensieri e di significati in cui vi è un continuo dialogo con loro stessi, con l’angoscia che alberga nell’anima.

Tutti elementi questi che si ritrovano nella produzione di Ungaretti, come la scelta di una parola ridotta all’essenziale. Anche la punteggiatura viene abolita dal poeta, della quale conserva solo il punto interrogativo. Al suo posto dominano gli spazi bianchi tra le parole, gli a capo, una decisione stilistica indirizzata a caricare di senso ogni termine scelto.

Indubbiamente la sua poesia è fortemente influenzata dalle esperienze di vita personali, anzi possiamo dire che è il grido del suo dolore. La guerra e le gravi perdite subite in famiglia costituiscono la materia delle liriche, come anche i temi della fragilità della vita, della solitudine, della sofferenza, della fratellanza umana, del desiderio di pace e del ritrovare una condizione di armonia con la natura.

Le opere di Ungaretti sono confluite nel libro Vita di un uomo che è la sua autentica autobiografia poetica. In essa si ritrova tutto il suo percorso letterario ma è anche una narrazione dell’umanità, dei suoi strazi, attraverso quelli vissuti dal poeta.