Ennio Flaiano è stato un apprezzato scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano, vincitore del primo Premio Strega. Nell'articolo trovate una raccolta delle sue frasi migliori.
Ennio Flaiano è stato uno sceneggiatore, scrittore e giornalista italiano. Il suo talento si è espresso ampiamente in ogni ambito culturale, in particolare si è fatto amare per i suoi elzeviri, articoli di approfondimento sui giornali non legati a fatti di cronaca, e per le sceneggiature di diversi film del dopoguerra ritenute esemplari. Ha infatti collaborato con importanti registi, come Federico Fellini e Michelangelo Antonioni.
In ambito letterario, il suo romanzo più famoso è Tempo di uccidere. Pubblicato nel 1947 si è aggiudicato il primo Premio Strega. Una caratteristica della sua produzione letteraria è quella di avere una vena satirica e grottesca che lo porta a criticare acerbamente gli aspetti più paradossali della realtà del suo tempo. Ma Ennio Flaiano è anche dotato di una notevole sensibilità. Nel corso della carriera si è poi cimentato nella scrittura di aforismi, alcuni dei quali sono considerati ancora attuali.
Ennio Flaiano è stato dunque un grande esempio di uomo di cultura del Novecento, animato da un grande talento artistico che lo ha reso immortale nella memoria degli italiani.
Ennio Flaiano frasi
Per ricordare questo scrittore, giornalista e sceneggiatore abbiamo raccolto qui di seguito gli aforismi Flaiano più belli e interessanti da condividere.
Ennio FlaianoDecise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.
Ennio FlaianoNon c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.
Ennio FlaianoHo una tale sfiducia nel futuro che faccio i miei progetti per il passato
Ennio FlaianoI giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
Ennio FlaianoViaggiare è come tenere i rubinetti aperti e vedere il tempo che va via, sprecato, liquido, intrattenibile.
Ennio FlaianoLa televisione mi fa dormire e mi lascia sempre insoddisfatto, come i veri sonniferi.
Ennio FlaianoL'uomo è un animale pensante, e quando pensa non può essere che in alto. È questa la mia fede. Forse l'unica. Ma mi basta per seguire ancora con curiosità lo spettacolo del mondo.
Ennio FlaianoIo credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.
Ennio FlaianoColui che crede in se stesso vive coi piedi fortemente poggiati sulle nuvole.
Ennio Flaiano tempo di uccidere frasi
Tempo di uccidere è stato pubblicato dalla casa editrice Longanesi nel 1947. Il romanzo è ambientato durante la guerra d’Etiopia e ha per protagonista un ufficiale del Regio Esercito che dopo aver ucciso accidentalmente un’indigena, inizia un pellegrinaggio per il paese pieno di rimorso e pentimento. In questa sezione trovate le frasi più belle del libro.
Ennio FlaianoEro meravigliato di esser vivo, ma stanco di aspettare soccorsi. Stanco soprattutto degli alberi che crescevano lungo il burrone, dovunque ci fosse posto per un seme che capitasse a finirvi i suoi giorni.
Ennio FlaianoSi può impedire ad un uomo di soddisfare i suoi desideri, quando questi non lasciano traccia, futili come sono?
Ennio FlaianoEra una piazza informe, la vedevo per la prima volta e ne ebbi la struggente sensazione di un luogo che abbiamo immaginato e visitandolo non ci disillude, perché la realtà vince l'immaginazione e anzi questa si accorge di aver trascurato gli apporti della luce e dei suoni, l'ammorbidirsi dell'aria al crepuscolo, quando gli alberi si chiudono come ombrelli e le case respirano la stessa tristezza che ci fa rallentare il passo.
Ennio FlaianoNon c'erano denunce. C'era soltanto una lettera di Lei, ma non l'ho ancora aperta.
Ennio FlaianoLei forse conosceva tutti i segreti che io avevo rifiutato senza nemmeno approfondire, come una misera eredità, per accontentarmi di verità noiose e conclamate. Io cercavo la sapienza nei libri e lei la possedeva negli occhi, che mi guardavano da duemila anni, come la luce delle stelle che tanto impiega per essere da noi percepita.
Ennio FlaianoMa sì, l'Africa è lo sgabuzzino delle porcherie, ci si va a sgranchirsi la coscienza.
Ennio FlaianoI soldati vivono tutti per il ritorno. Quel giorno sarà bello – pensano. Invece la realtà è un'altra. Trovare che tutto è cambiato, che il mondo è andato avanti senza di loro, questa sarà la prima delusione. Le altre, diramazioni.
Ennio FlaianoIl prossimo è troppo occupato coi propri delitti per accorgersi dei nostri.
Ennio Flaiano Diario degli errori frasi
Diario degli errori è una raccolta di pensieri dell’autore che coprono l’arco di un ventennio inerenti la vita privata, la quotidianità e il mondo narrati sempre con il suo sguardo lucido e disincantato. Qui di seguito trovate le frasi più interessanti del libro.
Ennio FlaianoSiccome doveva chiavare la donna che gli piaceva, con l'altra fingeva una castità spirituale.
Ennio FlaianoAfflitto da un complesso di parità. Non si sente inferiore a nessuno.
Ennio FlaianoLa morte ha la faccia di certe signore che telefonano al bar col gettone: e a un certo momento, senza smettere di telefonare, vi fanno un cenno di saluto e di sorpresa.
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Biografia Ennio Flaiano
Ennio Flaiano nasce a Pescara il 5 marzo del 1910. Durante l’infanzia ha viaggiato molto con la famiglia, studiando in svariate scuole, tra cui quelle di Camerino, Fermo e Chieti. A Roma si trasferisce nel 1922 e qui porta a termine il percorso scolastico. S’inscrive alla Facoltà di architettura ma non conclude il ciclo di studi universitari.
A partire dagli anni ’30 collabora con alcuni giornali e nel 1940 si sposa con Rosetta Rota dalla quale avrà una figlia Lelè, affetta da una grave encefalopatia, che ne causerà la morte a soli 40 anni nel 1992. Intense e commoventi sono le pagine che Ennio Flaiano le dedica nell’opera La valigia delle Indie.
Il suo lavoro nel cinema inizia nel 1943 con la partecipazione a numerosi film tra i quali ricordiamo Roma città libera, La dolce vita, I vitelloni e La decima vittima. Risale al 1947 la pubblicazione del romanzo Tempo di uccidere.
Nel corso della sua carriera, Ennio Flaiano diventa la voce più vera di Roma. Racconta infatti la città in tutti i suoi molteplici aspetti, nei pregi e nei difetti, ponendo in evidenza anche i suoi stravolgimenti urbanistici. Nel 1972 lavora per il Corriere della sera. Nello stesso anno la sua vita termina a causa di un infarto fulminante.