Ugo Foscolo è uno degli intellettuali più importanti dell'Ottocento. Nell'articolo abbiamo raccolto le sue frasi più belle.
Ugo Foscolo viene considerato uno dei più importanti letterati del suo tempo. A metà tra neoclassicismo e romanticismo, intriso anche di ideali illuministici, ha fatto convergere nelle sue opere le principali aspirazioni che incendiavano il suo periodo storico.
Costretto fin da piccolo ad abbandonare la patria natia, l’isola greca di Zacinto, oggi conosciuta come Zante, ha vissuto viaggiando in Italia e all’estero con addosso la perenne sensazione di essere un esule. Nutriva infatti una profonda nostalgia per il luogo di nascita, tanto da dedicargli il celebre sonetto A Zacinto. Era comunque molto legato anche all’Italia considerata la sua madrepatria.
Tra le opere più conosciute di Ugo Foscolo ci sono Le ultime lettere di Jacopo Ortis, un libro in cui è possibile ritrovare elementi autobiografici, sebbene poi la fantasia prevalga sulla realtà. Diversa è anche la strada che il protagonista decide di perseguire, in quanto arriva al suicidio, a differenza invece del suo creatore.
Frasi Ugo Foscolo
Per ricordare questo grande poeta e scrittore italiano, abbiamo raccolto qui di seguito le frasi Ugo Foscolo più belle.
Ugo FoscoloUn amante infelice merita di essere compianto; ma un amante riamato, che soffre ogni ora i tormenti dell'inferno, merita di essere rispettato.
Ugo FoscoloIo non odio persona alcuna, ma vi son uomini ch'io ho bisogno di vedere soltanto da lontano.
Ugo FoscoloFacciamo tesoro di ricordi cari e soavi i quali ci destino, negli anni che ancora lunghi e tormentati ci avanzano, le memorie che non siamo sempre vissuti nel dolore
Ugo FoscoloAll’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?
Ugo FoscoloUna parte di uomini opera senza pensare, una parte pensa senza operare, pochi operano dopo aver pensato.
Ugo FoscoloSi può bensì anche in mezzo alle ingiustizie sentirsi giusto, forte e libero; e la dignità dell'uomo si vendica più nel sopportare nobilmente, che nel lamentarsi e gridare invano.
Ugo FoscoloA egregie cose il forte animo accendono l'urne de' forti, o Pindemonte.
Ugo FoscoloQuando per giovar debolmente ad altri si corre rischio di nuocere gravemente a se stessi, l'intricarsene è pazzia da bastone.
Ugo FoscoloColoro che non furono mai sventurati, non sono degni della loro felicità.
Ugo FoscoloPreparami un migliaio di baci, ch’io verrò stasera a succhiarli dalla tua bocca celeste.
Frasi celebri Ugo Foscolo
Concludiamo la nostra monografia con una selezione delle citazioni Ugo Foscolo più emozionanti, celebri e intense.
Ugo FoscoloLe sciocche e laide abitudini sono le corruzioni della nostra natura.
Ugo FoscoloNon son chi fui: perì di noi gran parte: questo che avanza è sol languore e pianto.
Ugo FoscoloTu non altro che il canto avrai del figlio, o materna mia terra; a noi prescrisse il fato illacrimata sepoltura.
Ugo FoscoloL'arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentarle con novità.
Ugo FoscoloChe è mai l'uomo? Il coraggio fu sempre dominatore dell'universo perché tutto è debolezza e paura.
Ugo FoscoloLa Natura siede qui solitaria e minacciosa, e caccia da questo suo regno tutti i viventi.
Ugo FoscoloQuesto so bene: né per ripulse, né per favori, né per biasimi, né per lodi, mi rimuoverò mai dal mio proponimento.
Ugo FoscoloVagar mi fai co’ miei pensier su l’orme che vanno al nulla eterno; e intanto fugge questo reo tempo, e van con lui le torme.
Ugo FoscoloGli amori della moltitudine sono brevi ed infausti; giudica, più che dall'intento, dalla fortuna; chiama virtù il delitto utile, e scelleraggine l'onestà che le pare dannosa; e per avere i suoi plausi conviene o atterrirla, o ingrassarla, e ingannarla sempre.
Ugo FoscoloQuell'istinto ispirato dall'alto che costituisce il genio non vive che nella indipendenza e nella solitudine.
Ugo FoscoloSento gli avversi numi, e le secrete cure che al viver tuo furon tempesta, e prego anch’io nel tuo porto quiete.
Ugo FoscoloNon sono felice! mi disse Teresa; e con questa parola mi strappò il cuore.
Ugo FoscoloSe gli uomini si conducessero sempre al fianco la morte, non servirebbero sì vilmente.
Ugo FoscoloTre vaghissime donne a cui le trecce infiora di felici itale rose giovinezza, e per cui splende più bello sul lor sembiante il giorno, all'ara vostra sacerdotesse, o care Grazie, io guido.
Biografia di Ugo Foscolo
Ugo Foscolo nasce a Zante nel febbraio del 1778. In seguito alla scomparsa del padre, si trasferisce a Venezia e qui nutre per qualche tempo simpatia per gli ideali napoleonici, cosa di cui si pente dopo il trattato di Campoformio, con il quale Venezia viene ceduta agli austriaci.
Lasciata la città, si rifugia a Milano dove stringe amicizia con il Monti e il Parini e dove scrive per il Monitore Italiano. In seguito va a vivere a Bologna, lavorando come aiutante cancelliere in un tribunale militare. Si arruola poi nella Guardia Nazionale e insieme ai francesi partecipa alla guerra contro gli austro-russi.
Nel 1804 cambia ancora luogo di residenza, stavolta va in Francia e qui intraprende una focosa e appassionata relazione con Fanny Emerytt, da cui avrà la figlia Floriana. Anni dopo viaggia di nuovo in varie città d’Italia fino a stabilirsi per un periodo a Londra in cui viene accolto con favore dall’alta società. Le sue opere sono apprezzate dal pubblico ma i soldi guadagnati con la loro vendita li sperpera nei vizi. Si fa anche a costruire una lussuosa villa ma non riesce a finire di pagarla, nonostante il prestito della figlia. Finisce così in carcere e alla fine va a vivere di Turnham Green dove muore nel 1827.
Poetica di Ugo Foscolo
In Ugo Foscolo permangono due anime: una neoclassica amante del bello e dell’armonia e una romantica, animata da un’inquietudine profonda e da un perenne conflitto tra sentimento e ragione. È proprio in virtù di una simile duplicità, che si parla di neoclassicismo romantico in riferimento a questo scrittore. Il suo ideale neoclassico infatti è ancorato ai problemi del tempo e alle passioni che percorrono la sua vita, quali la malinconia, il dolore e la nostalgia.
Inoltre Ugo Foscolo ha aderito alle dottrine sensistiche e materialistiche tipiche dell’Illuminismo cercando contemporaneamente di superarle per liberare l’uomo da una morte che significa totale dissoluzione di sé.
Per superare tale condizione e allo scopo di recuperare i valori spirituali negati dalla ragione, il poeta concepisce la religione delle illusioni, ovvero una fede nella bellezza, nell’eroismo e nella giustizia. Tra queste illusioni la più importante è la poesia, il cui compito è esaltare gli altri ideali e rendere eterni gli spiriti dei grandi uomini che li hanno realizzati.