Ugo Foscolo: le frasi più belle tratte dalle sue opere

di Elisabetta Rossi

Ugo Foscolo è uno degli intellettuali più importanti dell'Ottocento. Nell'articolo abbiamo raccolto le sue frasi più belle.

Indice

Ugo Foscolo viene considerato uno dei più importanti letterati del suo tempo. A metà tra neoclassicismo e romanticismo, intriso anche di ideali illuministici, ha fatto convergere nelle sue opere le principali aspirazioni che incendiavano il suo periodo storico.

Frasi Ugo FoscoloFrasiX

Costretto fin da piccolo ad abbandonare la patria natia, l’isola greca di Zacinto, oggi conosciuta come Zante, ha vissuto viaggiando in Italia e all’estero con addosso la perenne sensazione di essere un esule. Nutriva infatti una profonda nostalgia per il luogo di nascita, tanto da dedicargli il celebre sonetto A Zacinto. Era comunque molto legato anche all’Italia considerata la sua madrepatria.

Tra le opere più conosciute di Ugo Foscolo ci sono Le ultime lettere di Jacopo Ortis, un libro in cui è possibile ritrovare elementi autobiografici, sebbene poi la fantasia prevalga sulla realtà. Diversa è anche la strada che il protagonista decide di perseguire, in quanto arriva al suicidio, a differenza invece del suo creatore.

Frasi Ugo Foscolo

Per ricordare questo grande poeta e scrittore italiano, abbiamo raccolto qui di seguito le frasi Ugo Foscolo più belle.

Frasi celebri Ugo Foscolo

Concludiamo la nostra monografia con una selezione delle citazioni Ugo Foscolo più emozionanti, celebri e intense.

Biografia di Ugo Foscolo

Ugo Foscolo nasce a Zante nel febbraio del 1778. In seguito alla scomparsa del padre, si trasferisce a Venezia e qui nutre per qualche tempo simpatia per gli ideali napoleonici, cosa di cui si pente dopo il trattato di Campoformio, con il quale Venezia viene ceduta agli austriaci.

Lasciata la città, si rifugia a Milano dove stringe amicizia con il Monti e il Parini e dove scrive per il Monitore Italiano. In seguito va a vivere a Bologna, lavorando come aiutante cancelliere in un tribunale militare. Si arruola poi nella Guardia Nazionale e insieme ai francesi partecipa alla guerra contro gli austro-russi.

Nel 1804 cambia ancora luogo di residenza, stavolta va in Francia e qui intraprende una focosa e appassionata relazione con Fanny Emerytt, da cui avrà la figlia Floriana. Anni dopo viaggia di nuovo in varie città d’Italia fino a stabilirsi per un periodo a Londra in cui viene accolto con favore dall’alta società. Le sue opere sono apprezzate dal pubblico ma i soldi guadagnati con la loro vendita li sperpera nei vizi. Si fa anche a costruire una lussuosa villa ma non riesce a finire di pagarla, nonostante il prestito della figlia. Finisce così in carcere e alla fine va a vivere di Turnham Green dove muore nel 1827.

Poetica di Ugo Foscolo

In Ugo Foscolo permangono due anime: una neoclassica amante del bello e dell’armonia e una romantica, animata da un’inquietudine profonda e da un perenne conflitto tra sentimento e ragione. È proprio in virtù di una simile duplicità, che si parla di neoclassicismo romantico in riferimento a questo scrittore. Il suo ideale neoclassico infatti è ancorato ai problemi del tempo e alle passioni che percorrono la sua vita, quali la malinconia, il dolore e la nostalgia.

Inoltre Ugo Foscolo ha aderito alle dottrine sensistiche e materialistiche tipiche dell’Illuminismo cercando contemporaneamente di superarle per liberare l’uomo da una morte che significa totale dissoluzione di sé.

Per superare tale condizione e allo scopo di recuperare i valori spirituali negati dalla ragione, il poeta concepisce la religione delle illusioni, ovvero una fede nella bellezza, nell’eroismo e nella giustizia. Tra queste illusioni la più importante è la poesia, il cui compito è esaltare gli altri ideali e rendere eterni gli spiriti dei grandi uomini che li hanno realizzati.