Le poesie di Emily Dickinson più belle ed emozionanti
di Elisabetta RossiEmily Dickinson è una delle poetesse più interessanti del XIX secolo. Nell'articolo vi parliamo della sua produzione letteraria.
Emily Dickinson è una delle voci più interessanti della letteratura del XIX secolo. Paragonata al padre della poesia americana, Walt Whitman, si discosta da quest’ultimo per una poesia votata più all’interiorità che all’esteriorità. Infatti la poetessa ha trascorso gran parte della vita chiusa in casa, nella sua camera, intrattenendo con il mondo rapporti solo in virtù della fitta corrispondenza avuta con alcuni fidati amici.
I suoi spazi quindi sono quelli dell’anima e nei suoi scritti emerge spesso la sua immobilità, un profondo senso di solitudine e il silenzio da cui è circondata. Le sue opere si contraddistinguono per la brevità, per il ricorso a rime imperfette, ad assonanze e allitterazioni e a metafore inusuali che stupiscono e colpiscono il lettore.
Tra i temi più ricorrenti, segnaliamo senza alcun dubbio la natura vista nelle sue tante sfaccettature, sia come forza distruttrice che magica e salvifica. La morte analizzata sia dal punto di vista di chi la subisce, sia da chi la vive in qualità di testimone. Il suo interesse verso tale argomento si lega al concetto di eternità e alla considerazione della fine come luogo in cui l’anima si ricongiunge all’universo.
Nelle sue poesie parla inoltre dell’amore e dell’amicizia, tematiche affrontate anche in relazione alla separazione e alla perdita. La grande sensibilità di Emily Dickinson si fa spazio nei suoi versi con immagini potenti e suggestive e attraverso una narrazione che scandaglia a fondo l’anima umana, portando in superficie tutti i suoi turbamenti e le sue emozioni più feroci e devastanti.
Emily Dickinson poesie
In vita Emily Dickinson non ha goduto dei riconoscimenti che avrebbe invece meritato, tuttavia la sua produzione letteraria è stata scoperta e rivalutata in seguito, dai critici del XX secolo. Grazie a loro il suo immenso talento è stato confermato.
Tra le sue poesie più interessanti e suggestive abbiamo il componimento risalente al 1882 in cui prende in esame la spiritualità, un tema a lei molto caro. Nei primi versi parla della fede dei padri, un credere che non ha bisogno di domande mentre nella seconda parte della poesia sottolinea la perdita della fede che si traduce in un agire umano meschino e nella necessità di affidarsi comunque a un credo, che seppur debole, è comunque una luce da preferire al buio eterno.
Quelli - che morivano allora,
Sapevano dove andare -
Andavano alla Destra di Dio -
Quella Mano è amputata ora
E Dio non si riesce a trovare -
L'abdicazione della Fede
Rende l'Agire meschino -
Meglio un fuoco fatuo
Che non illuminare affatto –
In un'altra poesia dello stesso anno, Emily Dickinson tratta il tema della morte vista nel suo carattere contraddittorio. Da un lato è un pozzo scuro e profondo e dall’altro è una promessa d’immortalità.
Alla Morte provo a pensare in questo modo,
Il Pozzo in cui ci depongono
Non è che un Aspetto del Ruscello
Che minacciava non per ucciderci,
Ma per invitarci con quello Sgomento
Che è il Gusto della dolcezza
Allo stesso Fiore Vespertino,
Che ci adesca solo per accoglierci -
Ricordo quando ero una Bambina
Vagante con Compagni più arditi
Sin dove un Ruscello che sembrava un Mare
Ci tratteneva col suo ruggito
Di un Fiore Purpureo al di là
Finché indotto ad afferrarlo
Fosse pure Rovina il risultato,
Il più ardito balzò, e lo afferrò –
Nel 1883, tra le poesie di Emily Dickinson ce n’è una che parla della fama. Essa è qualcosa di effimero, destinata a cadere nell’oblio della dimenticanza. Tuttavia si può essere soddisfatti di questo perché significa aver soggiornato nella mente di qualcuno.
Essere dimenticata da te
Sorpassa la Memoria
Di altre menti
Il Cuore non può dimenticare
A meno che non contempli
Ciò che rifiuta
Fui reputata allora
Innalzata dall'oblio
Una singola volta
Essere ricordata a che prò -
Degna di essere dimenticata
La mia umile fama
Nel componimento seguente Emily Dickinson ricorda con nostalgia la madre morta, sottolineando il senso di vuoto che l’attanaglia.
Nel luminoso oriente lei vola,
Fratelli del Paradiso
Rimandatela a casa
Senza un cambio d'ali
O cose adatte all'Amore
Indotta a venire.
Fantasticando cos'è,
Scandagliando cos'era,
Crediamo di sognare -
E ciò dissolve i giorni
Tra i quali l'esistenza si smarrisce
Senza casa a casa.
Il tema dell’amore è centrale invece in questa breve poesia Emily Dickinson.
Che l’Amore è tutto
È tutto ciò che sappiamo dell’Amore,
È abbastanza, il carico dev’essere
Proporzionato al solco.
La natura ricorre nella lirica successiva dove viene sottolineato come qualsiasi cosa faccia parte di essa, come abbia uno scopo, un suo posto nel mondo.
Nella sua Casa derisa
Una Gramigna Estiva arrivò -
Non sapeva del suo basso ceto
Né della fama d'Ignominia -
Si sistemò per tutta l'estate
Su un fiore senza orpelli -
Poi si dileguò da quel disdegno lieve
Come una Signora dal suo Pergolato -
Di Beatitudine i Codici sono pochi -
Come Gesù che cita Se stesso -
"Venga a me" la Metà
Che sospinge il Serafino –
Emily Dickinson poesie d’amore
Emily Dickinson ha affrontato spesso nelle sue liriche il tema sentimentale, trattandolo con la sua classica sensibilità, facendo emergere i fremiti che può causare nell’animo umano e la sua dirompente forza.
A tal proposito, nella lirica A un cuore a pezzi, la poetessa condensa in pochi versi la desolazione di un amore infelice, non corrisposto o finito.
A un cuore in pezzi
Nessuno s’avvicini
Senza l’alto privilegio
Di aver sofferto altrettanto
Il binomio amore/eternità ricorre nel componimento Chi è amato non conosce morte. Qui Emily Dickinson sottolinea come i sentimenti ci rendano immortali, come siano capaci di sconfiggere persino la morte.
Chi è amato non conosce morte,
perché l'amore è immortalità,
o meglio, è sostanza divina.Chi ama non conosce morte,
perché l'amore fa rinascere la vita
nella divinità.
I versi che vi presentiamo adesso si pensa siano dedicati al giudice Otis Lord, con cui la poetessa ha avuto una relazione nonostante la notevole differenza d’età. L’uomo infatti era più grande di lei di ben vent’anni. La poesia pare risalire al periodo della morte del compagno.
Non è l'esitante figura che ci manca -
È il Cuore risoluto,
Che se avesse battuto per mille anni,
Soltanto all'Amore si sarebbe piegato -
Il suo fervore l'elettrico Remo,
Che lo sorresse fino alla Tomba -
Noi, negati al privilegio,
Sconsolati ci sentiamo –
Nella lirica seguente, Emily Dickinson identifica la vita con l’amore. Dunque senza amore non può esserci vita e se quest’ultima è immortale, anche l’amore lo sarà. Tuttavia se chi si ama dubita di tale sentimento, si fa spazio nel cuore alla sofferenza, a un calvario.
Ho sempre amato,
e te ne do la prova:
prima di amare,
io non ho mai vissuto pienamente.
Sempre amerò,
e questo è il mio argomento:
l’amore è vita
e la vita ha qualcosa di immortale.
Se dubiti di questo,
allora io, amore,
nient’altro ho da mostrare,
nient’altro che il Calvario.
Una poesia Emily Dickinson breve ma molto intensa, con una similitudine finale da brivido è quella che vi presentiamo ora. In essa si concentra un sentimento d’amore travolgente.
Così tanto da poter vivere senza di te -
Ti amo - dunque Quanto è grande il mio amore?
Tanto quanto quello di Gesù?
Provamelo
Che Lui - amò gli Uomini -
Quanto io - amo te –
Concludiamo il nostro viaggio nelle poesie di Emily Dickinson con un componimento che probabilmente è stato scritto in occasione della morte di Harriet Cutler.
Incapaci sono gli Amati di morire
Perché l'Amore è Immortalità,
Anzi, è Deità -
Incapaci coloro che amano - di morire
Perché l'Amore trasforma la Vitalità
In Divinità.
Se siete rimasti colpiti dalla produzione letteraria di Emily Dickinson, vi consigliamo di acquistare il libro Poesie dove troverete altre sue meravigliose liriche.